[...Io... Io non sarò come mio padre... Non ti lascerò mai solo, perché ti amo e sei il mio Omega ed io...sono il tuo Alpha...]
~Omegaverse ambientata nel mondo di My hero academia ma con protagonisti i figli delle nostre coppie preferite~
La stori...
Dopo aver evitato un soffocamento da parte di Kaito e placato la sfuriata fra i due alpha appresa la notizia, riuscendo anche a separare Haki dal braccio di Raiden che non lo voleva lasciar andare, ma era necessario se non si voleva procedere con un genocidio del violetto, i tre ragazzi si ritrovano nuovamente davanti ad un portone in legno.
Kaito di fronte ad esso deglutiva a vuoto mentre sentiva gli occhi di Yori perforargli l'anima, l'unico che sembrava ignaro dell'assurdità della situazione e della tensione che si stava accumulando fra la coppia era Haki che dopo aver suonato il campanello se ne stava a ciondolare canticchiando un motivetto nell'attesa che la porta venisse aperta...
E fu proprio lui il primo a parlare quando Touya Todoroki si presentò di fronte a loro
H: "ciao zio, io vado a farmi una doccia, non starò a spiegarti perché, penso che il tuo olfatto abbia già capito che non posso tornare a casa in queste condizioni"
Al che, semplicemente, l'albino si scostò leggermente permettendogli il passaggio
T: "conosci la casa... E SAPPI CHE SONO ORGOGLIOSO DI TE"
Con il ghigno stampato in faccia l'alpha tornò a guardare sull'ingresso ma il sorriso gli morì in volto quando al fianco di suo figlio, Yori che tentava di inspirare il meno possibile quell'odore così simile a quello del suo mate, aveva le braccia incrociate al petto e lo sguardo glaciale e minaccioso, fisso nelle iridi azzurre....
Iridi che si spalancarono di colpo mentre il cuore sembrò fermarsi al centro del suo petto...
Quegli occhi...
I suoi occhi... Li avrebbe riconosciuti fra milioni...
E le sue parole, dopo anni di strafottenza, piene di ego smisurato verso chiunque fosse un estraneo, risultarono quasi spezzate quando senza battere palpebra si rivolse a suo figlio
T: "è- è lui? Ne... Ne sei proprio sicuro?"
Kaito sospirò e si avvicinò a Yori posandogli una mano sulla spalla, notando come il suo corpo aveva iniziato a tremare
K: "sì papà ti presento il mio mate"
Touya deglutì a vuoto, permettendo ai due ragazzi di entrare in casa per poi richiudersi la porta alle spalle alzando la voce per farsi udire dal compagno
T: "K-keigo... Io te lo dicevo che non dovevi preoccuparti, nostro figlio ha già deciso di presentarcelo, perché non vieni a conoscerlo... ORA !!!"
ci fu un secondo, uno soltanto in cui la casa sprofondò nel più completo silenzio, prima che il rumore di oggetti che cadevano al suolo, insieme a qualcosa di più pesante, si udì provenire dall'altra stanza, seguito da un sibilo causato da un veloce spostamento d'aria e la figura di Keigo sbucare dal corridoio volando, mentre una scia di piume rosse veniva lasciata dietro di lui...
E Yori non riuscì ad impedire alla sua bocca di aprirsi leggermente quando l'ex eroe gli fu di fronte a testa in giù, porgendogli una mano
K: "piacere io sono Keigo ma credo non ci sia bisogno delle presentazioni... Figlio di Tenko e Kai giusto?"
Quasi incantato dai suoi movimenti e dalle sue iridi Yori non si rese nemmeno conto di avergli stretto la mano prima di ritirarla di scatto cercando di mantenere un apperante faccia stizzita
Y: "spero lei si renda conto che mio padre ha passato le pene dell'inferno a causa vostra... Non mi sembra il caso di giocare a fare gli amici"
H: " ok ok, so che fra me e tuo padre non c'è mai stato buon sangue, ma non per questo significa che noi due dobbiamo farci la guerra no? Andiamo, siamo entrambi incastrati con due alpha che prenderemo a mazzate dalla mattina alla sera, almeno fra noi omega dobbiamo darci manforte... A proposito, sia ringraziato il cielo che tu stia bene, quel disgraziato mi ha raccontato cosa ti ha fatto, vieni, perché non andiamo in cucina a prenderci una tazza di tè, ti piace vero? così diamo il tempo ai due coglioni di riprendersi e fare tutte le loro cose drammatiche da alpha, vieni tranquillo consideralo come un gesto di scuse anche da parte mia e raccontami un po' di te, sono una persona curiosa, ma questo penso tu già lo sappia, forza andiamo non avere paura, fra omega ci si capisce"
E dopo un primo attimo in cui Yori provò a mantenere la sua solita compostezza, non riuscì a trattenersi dal sorridere nel sentire con quanta leggerezza il padre stesso prendeva in giro la sua famiglia facendo sciogliere la tensione creata e riempiendo la stanza di un dolce profumo di crema che lo fece sentire cullato e a casa, tanto da portarlo ad annuire, lasciandosi guidare dal maggiore che con una mano a sfiorargli la spalla lo condusse verso la cucina, ignorando completamente lo sguardo stupito e la mandibola che quasi toccava il suolo dei due alpha, che non si aspettavano certamente di vederli instaurare un legame nell'immediato.
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