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Quando Haki lasciò la stanza Yori lo seguì con lo sguardo nel tentativo di trasmettergli telepaticamente il chiaro messaggio "ti prego non lasciarmi da solo con lui, non ora", ma venendo ignorato, al castano non rimase altro che afferrare il coraggio a due mani e guardare finalmente in direzione di Kaito.

Si sarebbe aspettato di tutto,
Di vederlo ridere per la sua figura di merda,
Di vederlo ghignare con uno sguardo divertito, si sarebbe aspettato ogni tipo di proposta sconcia per sdrammatizzare la situazione, ma mai, si sarebbe aspettato di vederlo con le gambe strette al petto mentre i capelli gli ricadevano sul volto schermandolo E a quella vista, ogni dubbio che poteva nascere nella mente dell'omega svanì in un istante.

Senza esitare si sedette al suo fianco imitando la sua posizione, posò il capo contro la sua spalla e fissò il muro davanti a sé

Y: "Haki?"

Ma kaito scosse la testa negando, per poi alzare il capo senza nascondere gli occhi leggermente arrossati

K: "no, è stata colpa mia questa volta"

Yori annuì, rimanendo ugualmente immobile, non sapeva bene come comportarsi, non era mai stato bravo a rallegrare gli animi, ma iniziò a rilasciare il suo odore, sperando che almeno in parte potesse aiutare

Y: "Raiden?"

K: "come fai a-"

Y: "saperlo? Bhe, ho solo tirato ad indovinare, l'ultima discussione è avvenuta a causa sua e ho pensato che, bhe, dato il tuo carattere, poche cose ti avrebbero potuto far arrabbiare, oppure è solo istinto da omega e... da mate"

Kaito si sfregò gli occhi con il dorso della mano cacciando via le lacrime, per poi circondare le spalle del minore attirandolo a sé.

K: " Raiden... Non è un cattivo ragazzo, anzi, ne sono consapevole, eppure, eppure non riesco ancora ad accertare che mi abbia strappato via qualcuno di... Insomma, di così vicino a me"

Yori sorrise e si sistemò meglio nell'incavo del suo collo prendendo poi a far scorrere le lunghe ciocche di capelli fra le dita

Y: " è normale che tu faccia fatica ad accettarlo, sei un alpha, un magnifico alpha e non intendo solo esteriormente, penso che anche Haki ne sia a conoscenza e non credo gli dia fastidio la tua gelosia, la rispetta, però come tutti noi sta costruendo il suo futuro no? Non darti la colpa, dentro di te sai di averlo già accettato, lo hai dimostrato più volte, sono sicuro che col tempo smetterà anche di fare male e se non passa bhe... Ci sono qui io no?"

Kaito annuì sorridendo, spostandosi leggermente per lasciare un bacio sulle labbra morbide del minore che sorrise a sua volta

K: "hai ragione, grazie amore"

Le guancia di Yori si colorarono di colpo portandolo a distogliere lo sguardo

Y: "e-ecco, p-per... S-sta mattina, i-io ti c-chiedo scusa, ero, n-non ero cosciente e m-mi dispiace di- sì insomma, hai capito no?"

Una lieve risata lasciò il maggiore mentre si avvicinava al suo volto distando solo pochi centimetri

K: "vuoi dire che coscienziosamente non faresti mai una cosa del genere con me?"

La mano di Yori si spinse sul suo volto allontanandolo e divincolandosi dalla sua presa trovò il piumone improvvisamente interessante

Y: "n-non ho mai detto questo... "

Lo sguardo stupito sul volto di Kaito lasciò presto il posto ad un caldo sorriso per poi afferrarlo dalle spalle e ricominciare quella pseudo lotta che avevano interrotto la sera precedente.

Alla sorpresa un urlo risuonò nella stanza e Yori si trovò in poco tempo con la schiena contro il materasso e Kaito che troneggiava su di sé, ma, intuito il gioco, un ghigno solcò le sue labbra, mentre facendo leva con le gambe ribaltò la situazione, adesso bloccando le gambe di Kaito con le ginocchia e le sue mani con le proprie,
Un colpo di reni e le posizioni si scambiarono nuovamente mentre le risate iniziarono ad essere l'unico suono percepibile insieme al cigolio del letto e
L'alpha e l'omega continuavano a rotolarsi lasciandosi piccoli morsi reciproci, giocando come due cuccioli di lupo senza un vero fine.

Avevano entrambi il fiatone quando Yori bloccò, nuovamente, sotto di sé l'alpha, rosso nell'oro le iridi dell'omega sondarono fameliche quel volto e quel corpo che non opponeva la minima resistenza.

La pelle chiara, arrossata leggermente sulle gote per lo sforzo, la linea netta della mandibola, quella sottile ma ben definita del collo, le scapole che sporgevano leggermente con due cunette ai lati delle spalle, i pettorali gonfi, gli addominali lasciati in bella vista dall'assenza di un indumento.
Le pupille di Yori si dilatarono leggermente mentre un rivolo di saliva colava dai canini lungo il suo mento ed il suo corpo si abbassò di colpo, le labbra si unirono in un bacio umido e passionale, così come il bacino di entrambi, che senza nemmeno accorgersene aveva iniziato a collidere, mentre i loro corpi si inseguivano in una danza, dalla quale, questa volta, non sarebbero riusciti a scappare.

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