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Arrivati al locale la musica era già udibile dall'esterno mentre i ragazzi si avviavano verso l'ingresso e il primo istinto di Yori al vedere la quantità spropositata di gente e luci al suo interno fu quello di portarsi le mani alle orecchie e avvicinarsi maggiormente al suo alpha che stringendolo per le spalle si chinò al suo orecchio per farsi sentire

K: "Hey, se è troppo possiamo uscire, non voglio che stai male "

Ma il castano deglutì a vuoto negando con il capo ed abbassando le braccia,  intrecciando le dita a quelle di Kaito

Y: "non sta sera, va... Va tutto bene, devo solo abituarmici "

Per poi sorridergli dolcemente e continuare a seguire haki davanti a sé verso il bancone nel tentativo di eliminare completamente quel piccolo accenno di inadeguatezza.

Le canzoni scorrevano così come l'alcool che i ragazzi iniziarono ad ingerire, hakihiko e Raiden si erano da poco spostati sulla pista da ballo, rimando d'accordo sul ritrovarsi alle quattro fuori dal locale nel caso si fossero persi di vista, mentre Kaito non si mosse di un millimetro dal fianco del suo mate, lanciando sguardi di fuoco a chiunque osservasse il suo omega per più di pochi secondi.

Il quarto drink era stato appena finito dal minore che sembrava però, non subirne gli effetti, solo una leggera tonalità di rosso ricopriva le sue gote e Kaito iniziò seriamente a preoccuparsi per quanto avrebbe potuto continuare prima di stare male sul serio, pensiero che in un qualche modo Yori sembrò intuire appoggiando il bicchiere sul piano per poi porsi di schiena fra le gambe del compagno reclinando il capo per osservarlo

Y: " quindi... Ora... Per seguire il la logica dovremmo alzarci e ballare anche noi giusto?"

Le braccia del maggiore si strinsero sull'addome del castano lasciandogli un bacio a fior di labbra prima di rispondere

K: " potremmo farlo, almeno sarebbe un modo per tenerti lontano dal bicchiere "

Y: " tranquillo, mi sono stancato non penso di poter reggere una goccia di più... La canzone non è così brutta, ne hanno passate decisamente delle peggiori, perciò... "

Yori sorrise alzandosi di scatto per tendere una mano al maggiore dirigendosi verso il centro, solo che, il vero dilemma iniziava in quel momento, l'omega provò a guardarsi intorno per capire come muoversi ma ognuno dei presenti, ai suoi occhi e sotto l'incantesimo della verità dell'alcool, sembrava incredibilmente stupido.

Una mandria di corpi che si muovevano senza un idea precisa di dove mettere mani o piedi, molti dei quali non andavano nemmeno a ritmo
A Kaito sfuggì una risata all'espressione schifata del ragazzo per poi afferrargli il mento con due dita e riportare l'attenzione su di sé

K: " cucciolo benvenuto nel mondo dei ragazzi comuni "

Y: "mi stai dicendo che sono strano?"

Le sopracciglia di Yori si corrugarono per un istante ma il volto di Kaito si fece ancora più vicino e con un ghigno sul volto gli sussurrò sulle labbra

K: "sto dicendo che sei speciale, che sono l'alpha più fortunato del mondo ad averti incontrato e che sei il mio e solo mio, piccolo sociopatico incazzato e sei perfetto così come sei "

Le labbra si unirono in un bacio al qualche Yori non si sottrasse chiudendo gli occhi e sorridendo soddisfatto del nomignolo accuratamente scelto per descriverlo, le dita di Kaito scivolarono lungo la sua colonna vertebrale fermandosi sulla zona lombare della schiena ed esercitando una lieve pressione avvicinandolo a sé, lo guidò a ritmo di quelle note che rimbombavano nella sala finché non lo sentì a suo agio e quando si staccarono in carenza d'ossigeno, si guardarono negli occhi ed il sorriso risplendeva su entrambi in quella bolla tutta loro che si erano creati, dove tutte le altre persone sembravano non esistere...

Ma ci fu un istante, un secondo  in cui gli occhi di Yori si spostarono sullo sfondo e tutto ciò che riuscì a vedere fu bianco...

Una chioma lunga di capelli biondo platino catturò la sua attenzione come un faro nella notte ed il respiro gli mancò nei polmoni mentre le pupille si restringevano

K: " -ori... Yori, Hey, tutto bene?"

Il suo sguardo si spostò su Kaito prima di tornare a fissarsi nello stesso punto ma la sagoma del ragazzo era ormai sparita facendo ripiombare il salone nuovamente nel buio

K: " Yori per farore dimmi cosa succede, stai male? vuoi uscire? Sì forse è meglio... Vien- "

Kaito iniziò a voltarsi ma le braccia di Yori lo trattennero ed i due rimasero fermi l'uno di fronte all'altro mentre Yori negò col capo

Y: "no... Va... Va tutto bene, è stato solo... Niente, devo essermi sbagliato"

K: " Yori..."

Y: "no davvero, sto bene solo... Ti prego... Baciami Kaito, baciami ora e stringimi a te, non... Non lasciami pensare"

E Kaito lo fece, unì le loro labbra dolcemente, abbracciandolo e schermandolo con le sue ali, sapeva che c'era qualcosa che non andava, poteva chiaramente sentirlo e percepirlo ma sapeva anche che l'unica cosa che poteva fare era convincere il suo omega che poteva fidarsi di lui, che era lì e qualsiasi cosa l'avesse turbato non era da solo, anche se non voleva dirgli il perché del suo terrore, Kaito non si sarebbe tirato indietro... Mai

Yori era ancora scosso...
E se non fosse stato per Kaito i suoi piedi non si sarebbero fermati, sarebbe corso dietro quel ragazzo, solo per lacerare nuovamente il suo cuore quando avrebbe scoperto che la sua identità non era colui che cercava...
Sarebbe scoppiato a piangere, quando la verità gli avrebbe nuovamente sputato in faccia e quella sera non voleva, quella sera si era ripromesso di stare bene e lasciarsi alle spalle il passato, quella sera lui era solo Yori e Kaito era l'unico ragazzo che voleva al suo fianco, così si strinse a lui, si aggrappò a quell'amore con le unghie e con i denti per non crollare ed alla fine, protetto e cullato dal suo alpha, il respiro si regolarizzò, mentre il sorriso compariva nuovamente sul suo volto.

Era la prima volta che si sentiva così e sapeva che non era l'alcool a fargli battere forte il cuore, si rese conto, che il ragazzo che amava era di fronte a lui e che non c'era dolore in quell'amore e glielo continuava a dimostrare in cogni carezza in ogni movimento che quelle dita compivano verso la sua anima

Yori riprese a far danzare i loro corpi sollevando il volto e regalando un sorriso stupendo all'alpha che percependo il suo migliore stato d'animo lo  ricambiò con premura, senza però lasciarlo andare.
Il minore prese a far scorrere le proprie dita lungo i suoi addominali per poi scendere fino a stringergli i glutei e attirarlo su di sé in un rapido gesto facendo sospirare il maggiore quando le loro intimità giunsero a contatto

Y: " cazzo... Sai Kaito... Penso di essermi innamorato "

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