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Quando Kaito si separò dalle labbra di Yori il sorriso si estendeva sulle sue, mentre Yori leggermente rosso tornò a guardare la chitarra...

K: "ecco... Posso... Posso continuare a chiedere di lui? M-ma se preferisci non parlarne lo capisco, quindi, n-non sentirti a disagio ok? Ero... Solo curioso... Tutto qui"

Yori annuì lievemente, mentre il lenzuolo diventava improvvisamente interessante

Y: "s-sí, è... Il minimo che possa fare... "

Kaito intrecciò le loro dita, mentre si sdraiava latere affondando il volto fra i cuscini

L'unica cosa che voleva era ricreare un'atmosfera serena nonostante l'argomento spigoloso

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L'unica cosa che voleva era ricreare un'atmosfera serena nonostante l'argomento spigoloso

K: " che CD ti ha regalato? Spero non sia lo stesso perché altrimenti avrei fatto una magnifica figura di merda"

A Yori sfuggì un sorriso riuscendo finalmente a guardarlo negli occhi, spostandogli una ciocca di capelli che era ricaduta sul suo viso e negando col capo

Y: " set the world on fire dei b-"

K: "black veil brides... Amo quella band "

La risata sorse spontanea dalla gola dell'omega a cui si illuminarono gli occhi mentre si lasciava ricadere al suo fianco

Y: " a quanto pare siamo in tre ad avere gli stessi gusti musicali... Bhe... S-saremmo stati... Hibiki li adorava, mi raccontò che sentì una loro canzone passare per la radio di una macchina che si era fermata sotto la finestra dell'orfanotrofio e fu amore a prima nota... quella nota lo spinse ad imparare a suonare la chitarra, una volta trovata stabilità economica, quella stessa nota che mi dedicò insieme al CD"

Le dita di Kaito giocarono con le ciocche più lunghe del castano che creavano piccoli raggi sul tessuto morbido

K: " n-non sapevo fosse orfano... M-mi dispiace "

Y: " ci sono molte cose che non sai di lui, Hibiki... Hibiki era una continua scoperta, sembrava capace di interpretare qualsiasi ruolo uno gli proponesse, ma... Io... Credevo di averlo visto, credevo di essere riuscito a togliergli la maschera, ma a quanto pare, non era così, eppure, eppure non riesco a fargliene una colpa, a mente lucida, non riesco a non chiedermi se in realtà anche quello non fosse l'ennesimo copione che si accingeva a recitare, nessuno lo ha mai visto e sono quasi certo che quei mostri non lo conoscessero, nemmeno lontanamente per come lo conoscevo io, ma forse risento solo dello strascico di un sentimento troppo forte che non riesco ancora a lasciare andare, si è sempre dimostrato dolce, dolce nella sua fragilità, dolce nella sua forza, perché Hibiki era così, forte e fragile allo stesso tempo, tanto da farsi carico sulle sue sole spalle del peso della vita, ed io ancora mi do la colpa di non essere riuscito a portare con lui il mondo, la pena di Atlante sarebbe stata meno crudele a quel punto non credi? Eppure, eppure le sue braccia erano la mia casa quando gente di ogni genere mi vedeva solo come il mostro capace di disintegrare qualsiasi cosa si trovasse di fronte e lui... Bhe... Riuscì a farmi capire che non ero come loro, riuscì a trovare il mio colore e a farlo risplendere inseme al suo... Era... Era tutto ciò che volevo e stoltamente pensai che io fossi lo stesso per lui, perché anche Hibiki scoppiava a piangere sulla mia spalla, anche lui mi stringeva a sé come se fossi fatto di cristallo... Anche lui sembrava mi amasse... Ma come ho detto, si fa fatica a capire quando un attore sta recitando o quando è finalmente sceso dal palcoscenico, ma non è colpa sua, sono io che avrei dovuto osservare con più attenzione e forse... Forse sarei riuscito a capire quando la maschera si abbassava e forse le cose sarebbero potute andare diversamente... "

Yori terminò il suo monologo sospirando, non riusciva a spiegarlo, dopo tutto il dolore che aveva provato a causa di quel ragazzo, dopo tutte le lacrime ed i pianti, non riusciva a toglierselo dalla testa, nemmeno lì, quando di fronte a sé aveva il suo mate, colui con cui il destino aveva deciso di intrecciare il suo filo, eppure... Eppure perché sentiva che un'estremità di quello stesso filo si fosse spezzata per sempre?

Kaito lo attirò a sé, facendogli posare il volto sul suo petto, accarezzandogli la schiena, mentre le sue braccia lo circondavano schermandolo dal resto, da tutto quello che non erano loro.

K: "non è colpa tua piccolo, non è mai stata colpa tua... Ci sono... Scelte... Che a volte è impossibile spiegare, ci sono sentimenti... Che la logica non può raggiungere, ci sono azioni, che non avremmo mai voluto compiere eppure le abbiamo fatte, non darti la colpa della sua morte, non l'hai ucciso tu Yori "

Y: "ti prego Kaito... N-non dirlo, perché se la colpa non è mia, non saprei su chi far ricadere i mei sentimenti ed io... Non voglio abbandonarli... Sai, c'è stato un periodo, poco dopo l'accaduto, che delirando passai interi giorni a piangere disperato sul grembo di mio padre, pregandolo di riportarlo in vita, di ricomporlo col suo quirk, sapevo che era impossibile, sapevo che ormai era troppo tardi eppure... Eppure le urla seccarono la mia gola, le lacrime tracciarono solchi rossi che bruciavano sulla mia pelle, il volto dei miei genitori rifletteva il dolore di vedere il proprio figlio ridotto allo stremo, non so quante volte mi furono accamtano durante notti insonni in cui mi svegliavo solo per ricominciare ad urlare... Per settimane mangiai giusto per non morire, per mesi non uscii di casa se non per recarmi a scuola... Per anni il mio amore fu macchiato da una pura e viscerale tristezza, che si accostava alla rabbia, che si mischiava col dolore e predominava sulla paura...

Ed io... Non voglio dimenticare tutto questo, non ho voluto eliminare le tracce visibili e ancor meno quelle che non si vedono... Io esisto anche per merito di Hibiki e nel bene e nel male... Non voglio dimenticarlo"

K: "ed io non ti chiederei mai di farlo, puoi fidarti di me, sono disposto ad amare anche quello che ancora è rimasto di lui, pur di averti al mio fianco Yori, voglio amare tutto di te e se questo comprende anche lui, io  sono qui e ci sarò per sempre "

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