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Kaito, nonostante qualche lamentela e dubbioso sul poter lasciare Yori nella sua casa senza la sua presenza, alla fine aveva ceduto e sotto richiesta di suo padre era uscito di casa per dirigersi al supermercato più vicino, nonostante questa repentina richiesta gli puzzasse parecchio, soprattutto visti i soggetti in questione, c'era stato un momento, poco dopo il loro ingresso in casa, in cui Haki e Keigo si erano guardati, per poi passare ad osservare, suo padre il suo compagno e Haki Yori e la cosa, non lo tranquillizzava... Per niente

Forza Kaito non ci vorrà molto, voli fino al negozio, prendi il pane, paghi e torni indietro a salvare Yori da qui due maniaci, non possono fargli nulla nel giro di pochi minuti giusto? 

ma sospirò al ricordo di suo padre ed Haki insieme, pregando che al suo ritorno il suo ragazzo fosse ancora tutto intero

Forse dovrei ufficializzare la cosa? Insomma, io lo amo, lui ha detto che mi ama, questo ci porta a essere fidanzati no? Però non l'abbiamo mai detto PER DAVVERO, insomma, Haki e Raiden si chiamano con epiteti come "il mio ragazzo" tutti i giorni perciò penso che per loro sia stato facile, ma io? Se gli prendo un regalo e sbaglio, va a finire che me lo tira in testa, se gli prendo un regalo e ci azzecco, probabilmente per l'imbarazzo mi mena, ma se non gli prendo niente mi pare così orribile e poi mi farebbe piacere se tutti sapessero che è solo mio, certo la collana con la mia piuma fa già il suo grande effetto, però... sarebbe carino, non che non mi fidi di lui, cazzo ho visto cosa può fare con quelle mani se ha la luna storta, però insomma... È mio e voglio dimostrarlo in ogni modo possibile, fose potrei davvero prendergli qualcosa e ignorare le conseguenze, sì, penso farò così...
Lo porterò in un luogo in cui siamo solo noi, magari di nuovo su quel palazzo e lì gli darò un anello

Sul volto del ragazzo il sorriso splendeva al solo immaginare la scena e stava quasi per tirare fuori i soldi dal portafoglio quando lo vide.

In fondo all'ultima cassa, quella stessa chioma bionda e quell'inconfondibile coda non lasciarono dubbi alla mente di Kaito su chi fosse il ragazzo e senza nemmeno pensare le sue labbra si aprirono pronunciando il suo nome, avendo così la conferma, che quel ragazzo era reale e ora a pochi metri da lui

K : " HIBIKI "

l'omega, all'udire il suo nome, alzò lo sguardo solo per riempirsi di puro terrore quando vide l'alpha poco distante da sé e senza aspettare la ricevuta, corse fuori dal negozio il più velocemente possibile

K: " NO ASPETTA! ... cazzo... "

I soldi vennero quasi lanciati alla commessa, imprecando, mentre si infilava in tasca il resto e correva fuori dall'edificio.

Kaito cercò per minuti, non poteva essere andato lontano no?

Eppure, di hibiki nemmeno l'ombra, guardò dietro ogni muro, dietro ogni angolo o ogni cespuglio, pattugliò persino la zona limitrofa in volo, ma quell'omega sembrava essersi dissolto nel nulla.

K: "fanculo"

E con i nervi a fior di pelle il ragazzo si diresse verso casa

È vivo... Hibiki... È veramente vivo, ho chiesto anche alla commessa e mi ha garantito che anche lei lo ha visto, lo scontrino lo conferma... Hibiki... Lui è vivo... Ed io non sono pazzo, dei meno male, sapevo fosse vivo, insomma l'ho visto tre giorni fa però sai, era notte, non ci si vedeva bene, magari mi ero solo sbagliato ed il mio subconscio mi aveva fatto immaginare tutto, invece NO, lui esiste e... Sta bene! Sta bene!
Io devo trovarlo, oooooh sì lo troverò e sta volta cazzo, dovessi usare la voce da alpha, lui mi ascolterà, fine.

La finestra aperta, permise un rapido accesso al salotto della propria abitazione, solo per concedergli una visuale chiara e vivida della scena che gli si presentò dinanzi.

Yori era su suo padre, stretti in un abbraccio che separarono quando lo sentirono arrivare ed il volto leggermente rosso del minore si mostrò a Kaito, gli occhi, lucidi e gonfi dal pianto,
risaltavano sulla sua figura e qualcosa, nel cervello dell'alpha sembrò spegnersi.

Le buste caddero al suolo e nemmeno il tempo di un battito di ciglia e Kaito fu di fronti ai due.

Un ringhio basso e gutturale lasciò la sua gola, mentre afferrava per un polso il castano per poi stringerlo a sé, portando una mano a proteggergli la nuca mentre l'altra era rivolta verso il padre, gli artigli esposti, così come i canini, continuando a ringhiargli contro.

Touya spalancò gli occhi, valutò per qualche istante il modo migliore d'agire, ma sapeva che se solo si fosse mosso, l'alpha avrebbe attaccato e nemmeno le parole sarebbero servite a qualcosa, se non ad irritarlo maggiormente,  perciò, decise solo di alzare lentamente le mani in segno di resa e mostrare il collo, sottomettendosi al ragazzo, potendo intuire il motivo di quella reazione.

Ma l'unica cosa che riuscì a placarlo fu il flebile suono che iniziò a produrre l'omega, mentre gli legava le braccia al collo, rilasciano il suo odore e strusciando leggermente il volto sulla ghiandola del maggiore

Y: "sono qui Kaito, sto bene, ora va tutto bene, non sono in pericolo, sono solo tuo alpha " 

E solo allora l'alpha rilassò i muscoli, sciogliendo la posizione d'attacco, solo per stringere a sé il compagno

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