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Un colpo...

Macchie scarlatte sporcarono il grigio pavimento in cemento...

Un altro e una scia di sangue prese a colare dal naso del violetto che sputò al suolo

R: "tzs... Tutto qui quello che sai fare?"

Il pugno colpì lo stomaco del rosso che si piegò boccheggiante per poi avventarsi nuovamente contro l'altro alpha

K: " CHE CAZZO GLI HAI FATTO? COME HAI POTUTO TOCCARLO PEZZO DI MERDA!"

R: " IO SAREI IL PEZZO DI MERDA?! TU HAI FOTTUTAMENTE COSTRETTO IL TUO OMEGA AL MURO SENZA NEMMENO SAPERE IL SUO NOME!"

K: " SÌ MA NON GLI HO STRAPPATO LA VERGINITÀ AL PRIMO APPUNTAMENTO COGLIONE!"

Il ringhio fu rauco e gutturale mentre le unghie di Kaito si allungavano diventando affilate e taglienti lasciando impresse  cinque scie rosse sul petto dell'altro che ringhiò a sua volta sofferente

R: "SI PUÒ SAPERE CHE CAZZO STAI DICENDO?!"

K: "PORCA PUTTANA HA SU DI SÉ LA PROVA DI QUEL CHE HAI FATTO! COME PUOI CONTINUARE A MENTIRE!!!"

R: "NON HO FATTO NULLA CHE LUI NON VOLESSE E CAZZO NON L'HO PRESO!!!"

K: "NON TI CREDO..."

Il maggiore stava per attaccare nuovamente ma Raiden, questa volta, schivò il primo colpo mentre gli occhi iniziarono a tornare del loro colore, non accorgendosi però del calcio che lo costrinse al suolo e in un battito d'ali Kaito gli fu sopra, la mano alzata, gli artigli che brillavano scarlatti contro i raggi del sole, i canini esposti che gocciolavano sul volto tumefatto dell'alpha, gli occhi come due pozzi oscuri, quasi come se la luce venisse assorbita al loro interno, il petto si alzava ed abbassava velocemente e la mano aveva già iniziato la sua discesa, quando davanti al suo volto una chioma verde si frappose in protezione del violetto

H: "KAITO NO!!!!!"

L'urlo fu agghiacciante, all'alpha  il sangue si geló in vena mentre si immobilizzò con la mano a mezz'aria

H: "NON MI HA FATTO NIENTE... IO LO VOLEVO KAITO, NON MI HA FATTO MALE... "

le lacrime presero a scorrere copiose sul volto dell'omega che tremava spaventato e nascose il volto nell'incavo del collo del suo compagno tamponandogli le ferite mentre gli faceva da scudo col suo corpo

H: " NON FARGLI DEL MALE... TI PREGO... ALPHA... IO SONO FELICE AL SUO FIANCO, NON FARGLI MALE... SE TI RICORDI ANCORA DI ME, SE MI VUOI AMCORA BENE, TI PREGO NON FARGLI MALE... IO STO BENE, L'OMEGA STA BENE, NON AVERE TIMORE ALPHA, IO LO AMO E LUI AMA ME... NON MI FAREBBE MAI DEL MALE"

l'alpha rimase immobile per qualche istante, mentre le sue corde vocali vibrarono per chiedere conferma, risposta che non tardò ad arrivare dell'omega, che con le pupille dilatate uggiolò di dolore per la sorte del suo mate e l'odore rilasciato esprimeva paura e preoccupazione... Indirizzate unicamente verso kaito...

L'alpha ebbe un tremito e l'oscurità all'interno dei suoi occhi sembrò riempirsi di rimpianto, prima che il suo corpo iniziasse a tornare normale e le iridi al loro colore naturale

L'alpha ebbe un tremito e l'oscurità all'interno dei suoi occhi sembrò riempirsi di rimpianto, prima che il suo corpo iniziasse a tornare normale e le iridi al loro colore naturale

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Kaito riprese conoscenza di sé, mentre sentiva il sangue macchiare la sua pelle ed espandersi ovunque nel suo campo visivo...

Le ali si spalancarono e con un battito il ragazzo si sollevò arretrando di qualche metro, una mano venne portata allo stomaco e le ginocchia raschiarono il cemento mentre si piegava in due per vomitare.
La gola bruciava, così come l'aria che sembrò mancare nei suoi polmoni, alle sue orecchie un fischio continuo e stridulo lo stava facendo impazzire mentre la vista iniziò a vacillare sfuocando le immagini e dividendole in tanti puntini neri...

E stava quasi per cedere, stava quasi per lasciarsi andare all'oblio quando sentì due braccia tirarlo indietro, le sentì sollevargli i capelli dal volto all'ennesimo rigurgito, le sentì pulirgli le labbra, le sentì stringersi a sé, non capiva le parole che quella persona stava pronunciando...
Non sentiva le urla preoccupate di Yori, troppo intontito dal suono che giungeva offuscato e sconnesso ai suoi sensi...

Non lo sentiva, ma lo percepiva, percepì il battito veloce del suo cuore, percepì l'odore carco di terrore, percepì le lacrime bagnargli la spalla e il suo istinto lo aiutò a rimanere vigile, perché nonostante fosse stanco, nonostante fosse spaventato lui stesso, nonostante fosse fisicamente e mentalmente a pezzi...
Non esisteva ragione per cui avrebbe accettato di lasciare il SUO omega in quello stato...

Le braccia del maggiore si mossero nonostante i muscoli doloranti, si sollevarono, nonostante sentisse milioni di aghi conficcarsi lungo tutti i tendini e le strinse delicate alla schiena di Yori, portandolo ad appoggiarsi a lui, mentre il suo volto si posò sulla sua spalla, rilasciando i suoi feromoni

K: "s-sono qui Yori... Sono qui... È... È tutto finito..."

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