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Il primo ad apre gli occhi fu Yori, le iridi rosso sangue sfarfallarono un paio di volte prima che la sua mente, ancora attonita dal dolce profumo dell'alpha e rilassato dopo un sonno stranamente senza incubi, riuscisse a connettere quello che era realmente successo durante quell'ora.

Il sangue gli si geló in vena, i muscoli si tesero, lo sguardo saettò da un lato all'altro della scena, il volto di Kaito così vicino al suo, il piumaggio candido a fargli da coperta.

No... No no no no no

Il respiro iniziò a giungere rarefatto ai suoi polmoni ed il respiro accellerò alla disperata ricerca d'aria, gli occhi colmi di panico e terrore si riempirono di lacrime mentre il suo corpo inizió a tremare...

Non... Non di nuovo

L'ala candida e morbida di Kaito, alla mente provata dell'omega, si trasformò nuovamente in quella coda squamosa, che un tempo lo aveva avvolto con la stessa gentilezza, i lunghi capelli di Kaito cambiarono colore così come i suoi lineamenti, mentre l'immagine di sé stesso più giovane, rilassato fra le braccia di quel ragazzo, gli spezzò il fiato in gola, lasciando trapelare solo un guaito disperato...

Kaito nel frattempo era di fronte a lui, che scuoteva il corpo di Yori nel disperato tentativo di svegliarlo dal suo incubo ad occhi aperti.
L'alpha si era destato poco dopo il minore, allarmato dal repentino cambio d'odore e dal tremore del suo corpo

K: "Yori! Yori ti prego! Non di nuovo, permettimi di aiutarti, sono qui cazzo, guardami! Sono io "

Il castano però continuava a rivivere quella scena, ancora ed ancora, l'incontro, la fiducia, l'amicizia, il tradimento...

No, basta, n-non respiro... Ti prego... Non guardarmi così... Perché? Perché mi fai questo? A-aiutami...

Il volto di Yori era sempre più cianotico, mentre il già pallido colorito della sua pelle assumeva sempre più le sfumature bluastre...

Gli occhi di Kaito si spalancarono terrorizzati, mentre calde lacrime presero a tracciare il suo volto

K: "SVEGLIATI! TI PREGO SVEGLIATI!"

Le mani dell'alpha furono di nuovo su quelle del castano, ma questa volta in un  disperato tentativo di allentare la morsa che stavano esercitando sulle bende che ricoprivano il suo collo

K: "N-NON PUOI FARMI QUESTO, NON PUOI MORIRE DI FRONTE A ME, NON COSÌ, NON PER COLPA MIA! "

le labbra del maggiore si schiantarono come ultima risorsa su quelle pallide del compagno, soffiandoci all'interno, sperando almeno di destare la sua attenzione

E quando staccandosi, un colpo di tosse giunse alle sue orecchie seguito da un profondo respiro, anche Kaito sembrò tornare a respirare solo per sentire nuovamente l'intero mondo crollare sulle sue spalle, quando con le lacrime agli occhi, Yori iniziò a dimenarsi urlando con quanto più fiato aveva in gola finché non riuscì a liberarsi dalla sua presa, alzarsi e correre il più velocemente possibile lontano da lui.

L'omega corse, non sapeva nemmeno lui dove, non sapeva quanta strada aveva percorso, ma decise di fermarsi solo quando ormai stremato dal pianto e con i muscoli lacerati, le forze abbandonarono il suo corpo, lasciandosi cadere al suolo e trascinandosi fino al primo muro, posandoci la schiena contro e con le gambe al petto, nascondere il volto fra le ginocchia senza trattenere i singhiozzi o le urla che di tanto in tanto squarciavano il silenzio di quel vecchio vicolo...

Y: "no... Non voglio, non voglio soffrire così di nuovo"

Non smise di piangere nemmeno quando percepì la presenza di un altra persona davanti a lui, non smise di piangere nemmeno quando l'odore di kaito gli invase le narici, lo percepiva, aveva paura, era spaventato almeno tanto quanto lui, ma era lì, al suo fianco, non lo toccava, non lo guardava, si era solo seduto al suo fianco, il capo reclinato contro il muro, mentre puro dolore ed angoscia sembravano essere le uniche emozioni che riempivano l'aria...

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