Ryker"Volevo rimanere dietro quel
vetro di cristallo, che alterava
la realtà fino a renderla
più gradevole."
Alysa LeyEro disperso in una foresta da molto tempo, oramai.
Solo, completamente solo.
In una selva di tormenti e incubi che non faticavano a mostrarsi a me.
Allora, io, non reagivo.
Abituato e stanco di tutte le angosce e paure.
Ero rassegnato.
Nessun movimento di ciglio, nessuna ruga d'espressione sulla fronte, nessuna piegatura della bocca in simbolo di stupore.
Camminavo lungo un sentiero lungo e piatto, passavo accanto ai miei mostri e li ignoravo.
Almeno, era quello che tentavo.
Tuttavia, certi mostri facevano sempre più rumore degli altri.
Nel corso della mia adolescenza, ebbi molti periodi cupi.
Dove toccavo il fondo con le dita dei piedi.
Non rispondevo a nulla e a nessuno, passavo la maggior parte del tempo chiuso nella mia stanza in totale solitudine o in giro, insieme a qualche ragazza.
Non avevo nessuna forza fisica e voglia di fare qualcosa, se non tenere spenta la mia mente.
Mi odiavo come ora, del resto.
Eppure, dentro di me c'erano un turbinio di emozioni potenti: rabbia, tristezza, dolore, disgusto...
Ma non riuscivo a muovere un solo dito per poterle esternare, le tenevo dentro.
Ancora oggi, chiuso in questa cella vecchia e sporca, avevo tanta voglia di sfogarmi ma non ne ero capace.
Giravo avanti e indietro, percorrendo gli stessi passi da ore.
Non avevo idea di che ora fosse.
Poteva già essere pomeriggio inoltrato e non ne ero neanche consapevole.
Mi avevano chiuso qui questa mattina, un'ora dopo il mio tranquillo risveglio.
Stavo per uscire e andare da Alex quando il campanello suonò.
Qualche istante prima sentii la sirena di una volante di polizia e lì, capii che ero fottuto.
Non avevo scampo, potevo solo andare incontro al mio destino.
Non che io volessi scappare. Non ero mai stato un codardo.
Aprii la porta e due agenti fecero il mio nome e cognome, chiedendo di me.
Non erano venuti per arrestarmi, ma qualcuno aveva fatto il mio nome prima della sua morte.
Dissi la verità e mi ritrovai qui.
Intrappolato, di nuovo.
L'idea di stare in un posto stretto, chiuso e con poche finestre, non mi faceva sprizzare gioia.
Anzi, mi stava facendo saltare tutti i pochi nervi che mi erano rimasti saldi.
Non potevo neanche essere sicuro che qualcuno mi venisse a liberare, poiché non avevo nessuno disposto a farlo.
Certo, c'erano i miei amici, c'era Alex.
Lui avrebbe fatto di tutto per portarmi via, ma non poteva farcela.
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The Love In Your Eyes
Romance𝐃𝐚𝐫𝐤 𝐫𝐨𝐦𝐚𝐧𝐜𝐞 ✰ "A volte per chi amiamo dobbiamo buttarci a capofitto nel vuoto senza sapere cosa ci aspetta. Sconfiggendo le nostre paure e le nostre insicurezze. Tutto solo per amore." Trasferitasi a Manchester per condurre una vita nuo...