[30] I Am a Tree

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Carson aveva intuito che i suoi genitori si stessero separando definitivamente, aveva dormito in roulotte da suo papà e sua mamma non c'era stata, inoltre l'aveva sentito parlare al telefono con degli avvocati, ma non voleva dirlo a suo papà, lo stava capendo.

"La mamma ha da fare, vengo a riprenderti io" disse lui osservandola sulla porta dell'asilo, Carson lo guardò e lo strinse forte, Derek aveva paura che avesse capito.

"Va bene, papà. A dopo".

"A dopo, ehi.. Guardami, bacio" disse Derek e glielo diede, vedeva che avesse lo sguardo più spento del solito e stava male nel vederla così.

Andò ad aspettare l'ascensore, quando si aprì e c'era Meredith.

Si mise dietro di lei avvicinandosi attaccando i loro corpi, voleva solo che lei sentisse quanto le piacesse e sapeva che lui piacesse a lei, voleva essere scelto, per forza.

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Addison non aveva chiuso occhio per tutta la notte, le era mancata Carson, aveva sentito l'avvocato e se entrambi davano il consenso, sarebbero intervenuti gli assistenti sociali per la custodia come deciso mesi prima.

Era stato quello a non averla fatta dormire, per questo stava andando da Richard a chiedere un giorno libero perché non voleva farsi vedere così né dai suoi colleghi né soprattutto da sua figlia.

"Hai una macchia di caffè sul camice" commentò Richard vedendola entrare, non era da Addison girare in quel modo.

"E tu hai un divano come letto" commentò lei, non se la passava bene.

"Non vorrai visitare i pazienti in tuta" commentò Richard, lei entrò nell'ufficio.

"Veramente vorrei un giorno di ferie".

"Un giorno di ferie per cosa?" domandò Richard.

"Per bere. Si, sento che ho un grande bisogno di bere. In realtà, avete bisogno di piangere, ma i miei dotti lacrimali sembrano essere troppo orgogliosi, quindi ho deciso di buttarmi sull'alcol" commentò Addison, Richard aveva capito che non andasse fra lei e Derek.

"Quindi oggi non nasceranno bambini?".

"No. Perché penso che anche Dio sappia che ho bisogno di riempirmi di alcol" commentò lei sedendosi vicino a lui sul divano.

"Ti va di parlarne, Addison, o vuoi ancora fare finta di niente e mostrarti felice con tua figlia?" commentò lui, sapeva che dovesse sfogarsi.

"Non vedo Carson da ieri apposta, é con suo padre... Tu perché vivi nel tuo ufficio?" domandò Addison cambiando discorso.

"Il matrimonio é duro" commentò lui.

"Beh, grazie al cielo, il mio é al capolinea" disse lei piegandosi in avanti e mettendosi le mani sul volto, Richard le mise una mano sulla spalla vedendola piangere.

"Non volevo questo per Carson... Ma é la cosa migliore".

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"Buongiorno. Benjamin Ruth" disse Derek entrando dal suo paziente con gli specializzandi della Bailey.

"Per me non sembra una buona giornata. Oggi mi operano al cervello e io ho paura. E mia sorella é tesa, quindi suda. Le finestre non si aprono e quindi non si respira dalla puzza" disse lui, Derek sapeva che fosse sincero al massimo per il tumore al cervello, c'era abituato ed era come vivere con Carson che era troppo sincera sempre.

"Benjamin" disse sua sorella.

"Sono stato scortese?".

"Lascia parlare i medici".

A MODO TUO; Grey's AnatomyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora