[4] Make Me Lose Control

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Carson aveva passato la settimana dividendosi fra la camera d'albergo di sua mamma e la roulotte di suo papà, vedendoli insieme solamente in ospedale e non sapendo cosa le sarebbe successo, se fosse rimasta a Seattle o se fosse tornata a New York.

Li aveva visti insieme solamente al suo compleanno qualche sera prima, Derek era andato nella camera d'hotel di Addison e le avevano fatto fare una torta, nonostante subito avessero puntato su Cars, la bambina disse di no.

Entrambi sapevano che Carson stesse soffrendo quella situazione, Addison aveva provato con la psicologa a New York, ma la bambina non si apriva, preferiva vederli quelle poche volte insieme senza litigare e così Addison le fece la torta a tema di "Alla ricerca di Nemo" e nulla era andato storto.

"Papà?" chiese Carson a sua mamma tenendole la mano entrando in ospedale.

"Vediamo se lo troviamo, andiamo" le disse facendola ridere, Addison la guardò, era felice di averli lì, ma sapeva che non sarebbe stato semplice riprendersi Derek.

"... Invitare Satana a Seattle" sentì Addison entrando in ascensore con la bambina, ovviamente Derek stava parlando male di lei con il capo.

"Satana?".

"Papà!" urlò Carson e lui si voltò sorridendo e prendendola in braccio.

"Inizi a pesare eh" disse lui facendola ridere.

"Buongiorno" disse Addison.

"Carson, saluta" le disse Derek e lei guardò l'uomo vicino a lui.

"Ciao" disse sorridendo.

"Ciao a te" disse Richard sorridendo.

"Bel cappello, Richard" commentò Addison.

"É Satana che parla" commentò Derek.

"In realtà preferisco essere chiamata la sovrana di tutti gli inferi" commentò Addison.

"Cosa ci fai ancora qui?" chiese Derek, non aveva capito quando se ne sarebbe andata.

"Le ho chiesto di restare. Visto che il chirurgo di pediatria é andato in maternità e visto che forse siete due genitori e litigate davanti alla bambina" Derek guardò Carson che giocava con i suoi capelli.

"Non capisce tutto".

"Derek mi serve un tuo parere, raggiungimi in reparto" Derek disse di sì, Carson salutò sua mamma e lui la doveva portare all'asilo.

"Non ti autorizzo ad operare" disse a Richard.

"Metterò a posto i documenti. Ciao bella" disse e Carson lo salutò.

"É tuo amico?" chiese.

"É il mio capo... Mi sei mancata questa notte" disse baciandola e lei sorrise abbracciandolo, Derek la strinse, sapeva che avesse bisogno di quel contatto fisico più di tutti.

Carson quasi non lo voleva lasciare neanche una volta arrivata sull'ingresso per l'asilo, Derek la osservò mentre non voleva lasciarlo.

"Ti vengo a riprendere, devo lavorare, stellina" disse lui e Carson annuì, nonostante volesse stare con lui.

"Ma mi manchi".

"Hai il tuo pupazzo apposta, se ti manco io oppure la mamma c'é questo, torno presto" le disse lui, anche se era una bugia, ma doveva dirglielo così.

Derek sapeva benissimo che il fare il medico e il fare il padre fossero due cose che pesavano insieme, perché toglieva tanto tempo a sua figlia e rimediava nei momenti in cui potesse farlo, ma sapeva che non c'era altra scelta che lavorare per poter permettersi di vivere.

A MODO TUO; Grey's AnatomyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora