18. Curiosità

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Canzone per il capitolo

This is me - Demi lovato


Il corso d'arte che frequentavo insieme ad Adam si teneva ogni venerdì.

Pensavo continuamente al suo "forse dopo", dopo quando? Io ero impaziente di sapere, non sapevo come mai, ma tutto ciò che riguardava quel ragazzo mi affascinava e mi interessava in particolar modo, qualcun'altro non ci avrebbe dato tutto questo peso, ma l'attesa e la voglia di sapere mi stava uccidendo.

Passò la lezione.

Finì la giornata.

Passò il fine settimana.

Passarono 7 giorni.

Evidentemente dopo non era sinonimo di presto per lui.

In quella settimana attendevo con ansia che si decidesse a parlare, mi aveva come lasciato in sospeso, ero davvero interessata a cosa mi avrebbe detto, o forse aspettavo un pretesto per poter stare semplicemente con lui?!

Che strani pensieri che mi saltavano in testa durante quel periodo.

Era arrivato il tanto atteso venerdì e questa volta sapevo che avrei avuto l'occasione per poter dialogare con lui, sperando in nessun suo ripensamento.

Erano le 15.00, mi fermai sulla porta e osservai che tutti i corsisti erano già in aula seduti ognuno nello stesso posto della scorsa volta.

Qualcuno mi urtò violentemente da dietro arrivandomi addosso, mi spostai leggermente in avanti senza cadere, perchè sempre quel qualcuno mi tenne da un braccio per evitare che potessi arrivare sul pavimento.

Mi voltai ed era Adam.

-Ti ho fatta male?- mi chiese preoccupato mentre mi reggeva ancora dal braccio.

Eravamo vicinissimi.

Mi ripresi da un'apparente stato di stand by e mi misi eretta.

-No, no tranquillo non mi hai fatto niente.-

-Meno male, scusami, pensavo di fare tardi e mi sono messo a correre, non ti avevo proprio vista.-

Sembrava di buon umore.

-Fa niente.-

-Dai andiamo ai nostri posti.-

E così facemmo.

Anche quella volta avremmo dovuto disegnare, stavolta la professoressa Dunn, che indossava un grande fermaglio a fiore sul capo, portò uno stereo nel quale inserì un CD, subito mi venne in mente in pomeriggio movimentato passato a casa di Alice.

Era così rilassante disegnare con un sottofondo leggero di musica.

-Forse dopo?- ruppi inaspettatamente il silenzio.

Adam capendo che ce l'avevo con lui alzò la testa verso di me, prima guardandomi con aria interrogativa, forse non riuscendo a capire, poi evidentemente si ricordò e gli spuntò un dolce sorriso.

-Avanti. Cosa vuoi sapere?- si mise a mia disposizione, sembrava come se gli stessi facendo un'intervista.

-Che ci fai qui?- chiesi schietta.

Adam alzò gli occhi al cielo e si decise.

-Mi piace disegnare, che c'è di male?- fece spallucce.

-Questo lo avevo capito- mi guardò male -Solo non capisco perchè mi hai detto che non mi sarei dovuta iscrivere a nessun corso, per poi trovarti qua, è un po un contro senso...-

Con un cuore d'acciaioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora