25. Per cosa?

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Canzone per il capitolo

Cry - Rihanna

Adam stava piangendo.

Alla mia vista, rifugiò il suo volto tra le sue braccia, per non farsi vedere, e per soffocare il pianto che gli risultava troppo difficile da far smettere.

Non mi ero mai ritrovata davanti a una scena del genere.

Adam sembrava distrutto, e io non avevo i mezzi ne le conoscenze base per consolare una persona, e rimettere insieme i pezzi.

Avevo paura ad avvicinarmi, non sapevo come avrebbe reagito, non sapevo cosa fare.

E poi perchè si trovava in questo stato?

Cosa lo avrebbe portato a stare così male?

Un nome mi balzò in mente, e sentivo in me un brutto presentimento.

Clarissa.

Ci era riuscita a ferirlo.

Una volta aver, apparentemente, trovato il motivo del suo pianto mi imposi di avvicinarmi, non potevo restare lì a guardarlo e starmene indifferente, dovevo fare e dire qualcosa.

Smisi di fare la bella statuina e subito mi precipitai nella panchina sedendomi accanto a lui.

Appena mi sedetti, i suoi singhiozzi diminuirono e iniziò lentamente a calmarsi.

Lo guardavo fisso negli occhi, aspettando che quelle lacrime si fermassero, mentre lui teneva lo sguardo lontano dal mio.

-Adam..- dissi quasi sussurrando poggiando la mia mano sul suo ginocchio.

Lui fece un sospiro pesante, chiuse gli occhi per trovare la calma, e mi prese la mano per stringerla.

Qualcosa dentro di me si... mosse, non saprei spiegare cosa fosse, ma ero troppo concentrata sul ragazzo che avevo davanti a me, e preoccupata e lui.

-Mi dispiace Adam.- Gli dissi tutto d'un fiato.

Stava così male per colpa di quella strega di Clarissa, e io non potevo che esserne dispiaciuta, anzi ci stavo male anch'io, perchè vederlo così era una delle cose più brutte che avrei potuto mai immaginare.

Subito si girò verso di me, guardandomi con un'espressione interrogativa.

Pensai che il motivo fosse il suo stupore nello scoprire che anch'io sapevo delle gesta della sua ragazza.

Ma non era così.

-Ti dispiace per cosa?- Aveva gli occhi lucidi e arrossati, in quel momento mi era difficile sostenere il suo sguardo più di ogni altra volta.

Come sarebbe  "per cosa"? Entrai in confusione.

-Per Clarissa.- Affermai con tono ovvio.

Immediatamente spalancò gli occhi, strinse forte la mia mano per qualche millisecondo per poi lasciarla e respingerla. Si alzò di scatto e si posizionò di fronte a me che ero ancora seduta, confusa per la situazione che si era creata.

-Che c'entra Clarissa?- Mi chiese con voce dura e tremante allo stesso tempo.

Smisi di guardarlo, solo allora capì di aver combinato un guaio, un grosso guaio.

Adam non sapeva, non sapeva del tradimento di Clarissa, avevo dato per scontato che fosse quello il motivo della sua tristezza, sbagliando di brutto.

Ma se non era per quello che stava così male, allora perchè?

-Hanna rispondi!- Si stava arrabbiando.

Con un cuore d'acciaioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora