37. La nostra notte

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Canzone per il capitolo

We are young - Fun ft Janelle Monàe


Messaggio da Alice:

-Buongiornoo, tra poco passiamo a prenderti, non dimenticarti niente! :)) -

No che non mi dimenticavo niente, ero già pronta da una buona mezz'ora, e avevo messo tutti i borsoni davanti alla porta, controllando più volte per essere sicura di non scordare niente.

I giorni passarono velocemente, e insieme ad essi anche i mesi volarono come niente, maggio e la bella stagione arrivarono in un batter d'occhio, e Adam, Alice e altri ragazzi con cui avevo stretto amicizia, un tipo di amicizia poco paragonabile con quella che c'era con i primi due, avevano organizzato un weekend in spiaggia.

Udii il suono di un clacson, il segnale che il mio gruppetto era arrivato e mi stava aspettando, mi caricai in spalla i borsoni, pieni di cose che credevo non utilizzare tutte, e raggiunsi l'auto, immediatamente Adam scese e mi raggiunse.

-Dammi, potevi avvertire che salivo ad aiutarti.-disse afferrando la borsa più voluminosa, portandola al posto mio.

-Ma non c'era alcun bisogno, ce la faccio!- Dissi io caricando i bagagli nel retro dell'auto. La macchina, una grandissima Jeep, non apparteneva ad Adam, ma ad un suo amico, oltre a questa accodata dietro c'era un altra auto, saremmo stata una grande comitiva.

Io e Adam entrammo nei posti di dietro della jeep verde militare.

-Siamo tutti?- Chiese il conducente.

-Vediamo un po, uno, quattro, sei... siamo al completo- contò Alice, che era seduta davanti, accanto a Manuel, lo stesso ragazzo che la accompagnò al ballo, da allora erano sempre insieme, non si separavano mai.

-Partiamo!!-

Erano tutti entusiasti e carichi per questo viaggio, lo organizzavamo da settimane, e dopo averlo rimandato più volte per il cattivo tempo, ora finalmente c'eravamo.

-Quando arriviamo?- Disse Alice spazientita.

Erano passate cinque ore e la destinazione era ancora lontana.

-Te l'ho già detto, la baia è molto lontana, arriveremo verso le 6 del pomeriggio.-

Tutti sbuffarono. Tranne me.

Io stavo bene ed ero perfettamente a mio agio, anzi se stato fosse per me, non mi sarei mai stancata di guardare i fantastici e sempre diversi paesaggi che si sostituivano di volta in volta dal finestrino che avevo accanto.

-Cosa faremo quando arriveremo?- Chiese sempre Alice, in qualche modo doveva ammazzare il tempo.

-Avevamo pensato di passare dal paese, farci un giro e divertirci in un locale.-

-Quindi si balla! e poi?-

-E poi raggiungiamo la spiaggia.-

-E poi?-

-E poi non lo so-

-E poi? Ahii!!- Adam si sporse in avanti e le diede un colpo alla nuca. Tutti lo ringraziarono silenziosamente.

-Perchè lo hai fatto??-

-Per farti capire che devi stare zitta.-

-Ok allora dormo.-

E da quel momento, in auto regnò la pace.

Come aveva non previsto Manuel arrivammo a destinazione intorno alle 7.00, il sole calava e si stava facendo buio, si incominciavano già ad intravedere alcune stelle.

Con un cuore d'acciaioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora