Canzone per il capitolo
The Hills - The Weeknd
-E chi è che lo fa se no?-
Pensai più volte a quella domanda, e alla risposta. A quanto pare Adam mi conosceva meglio di come io conosca me me stessa. Sapeva e notava cose di me di cui in non mi ero mai accorta. Lui elogiava la mia forza, quella interiore, e compativa le mie debolezze.
Non mi ero mai guardata in questo modo.
Lui era riuscito a cogliere tutte le mie sfumature, aveva capito, che dietro la mia specie di corazza, dietro quello che facevo vedere alla gente si celava qualcosa. E si preoccupava per me.
Riflettendoci, l'unica persona che si è mai preoccupata per me è stata Beatrice, fu lei che senza pensarci più di tanto mi accolse nella sua vita, spendendo tutte le sue energie e il suo prezioso tempo per me, per la mia istruzione, ed è grazie a lei che ora sono qui.
Quando se ne andò lasciò in me un vuoto, prima qualcosa aveva un senso, almeno credo, poi il nulla. Ero solo io, avevo anche pensato di farla finita.
Ora in quei giorni, qualcosa mi ricordava quel periodo quando vivevo felice con Bea. Stavo per recuperare quel senso, che avevo perso, si lo stavo ritrovando.
Adam somigliava tanto alla mia Beatrice, aveva preso il suo posto, lui si preoccupava per me proprio come faceva lei, mai nessuno si era avvicinato a me come faceva lei, solo lui, in lui mi rivedo durante quegli anni felici.
E allora perchè avrei dovuto rifiutarlo?
Non avrebbe avuto senso, perchè respingere qualcuno che vuole solo farti del bene? Anch'io volevo il suo bene, e allora perchè non farci del bene a vicenda?
Si sarebbe andata così.
Questo fu il frutto di profonde riflessioni, che durarono molto più di un giorno. Ero si intelligente, ma per capire certe cose ci stavo molto, più del dovuto.
Nonostante questo tutte le mattine, Adam si presentava puntuale sotto casa mia, per darmi un passaggio a scuola, la stessa cosa succedeva al ritorno.
Era l'orario di uscita, appena fuori da quella scuola, vidi subito Adam poggiato sul cofano anteriore della sua auto che aspettava, c'era un po di vento e anche essendo lontano riuscivo benissimo a vedere, i suoi capelli ribelli mossi dalla corrente, e riuscii addirittura a sentire il suo dolce profumo che arrivò dritto nelle mie narici. Era come se fossi inebriata da tutti quei fattori che mi facevano sentire ubriaca. Adam era bello, era come se lo stessi vedendo per la prima volta, ma sapevo benissimo che non era così. Anche da questa distanza vedevo tutti quei particolari che lo rendevano unico. I suoi lineamenti, la sua espressione contratta per il vento che gli sbatteva in viso, la maglietta che per lo stesso motivo gli aderiva strettamente al petto mettendo in risalto tutti i suoi muscoli, gli stessi che gli stavano scoppiando nelle braccia, le sue posizioni, i suoi modi di atteggiarsi, le sue movenze, il suo respiro, i suoi battiti.
Mi tolsi di mente tutti quegli strani pensieri scrollando la testa, vedendo che Adam guardava verso la mia direzione, si era accorto della mia presenza, così mi avvicinai per entrare nella sua auto.
Eravamo dentro.
Prima che potessimo partire, passò davanti alla macchina una ragazza, aveva in mano un cibo molto ma molto invitante, il buon odore arrivò indistinto al mio naso, che prevalse sul cervello.
-Quello! Quello !! hai detto che si chiama frr, fro..- Avevo già chiesto ad Adam cosa fosse tempo fa, quel profumo mi aveva rapito fin dal primo momemento.
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Con un cuore d'acciaio
Ficção CientíficaL'amore, quello che tutti conoscono, riesce a cambiarti la vita, questo amore invece è in grado di dartela. L'amore che ho provato è diverso, perchè io sono diversa. Nessuno sapeva cosa avevo dentro, che il mio cuore non batteva, che non avevo ossa...