28. Fare del bene

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Canzone per il capitolo

Lost it to trying (Paper Town mix) - Son Lux


-...come è andata la mostra?-

Dovevo davvero dirgli che la sua ragazza si era vendicata con me distruggendomi il quadro che avrei dovuto esporre, rovinando così la tanto attesa mostra?

Era passato troppo tempo da quando lui mi aveva posto la domanda, e ancora non sapevo cosa rispondere.

-E' andata...- dissi, ma non riuscì a completare la frase.

A questo punto Adam si insospettì e cominciò ad osservarmi per cercare di capire cosa c'era che non andava in me.

L'aria cominciava a mancare, e l'avere addosso quello sguardo intenso non aiutava per niente, l'ultima volta che avevo parlato con Adam di una cosa seria andò tutto male, e questa volta forse sarebbe stato meglio se me ne fossi stata zitta.

Strinsi in due pugni stretti le mie mani, che tenevo sulla scrivania, pronta ad andarmene e lasciare la risposta in sospeso.
Ma la mano calda che si posò improvvisamente sulla mia, avvolgendola, fermò il mio volere.

- Hei, qualsiasi cosa sia successa a me puoi dirla.- Disse dolcemente lui.

E in quel momento ero pronta a dirgli tutto, la sua mano riuscì a farmi sciogliere, a tranquillizzarmi e riuscire a trovare le parole giuste per raccontargli l'accaduto.

-La mostra non è andata esattamente come avevo programmato.-

Adam si mise comodo ad ascoltare, senza spostare la sua mano dalla mia, e mi incitava a continuare.

-Il mio quadro... l'ho trovato...-

-Che è successo al tuo quadro?- Scattò in avanti preoccupato, e mi stupì questa sua reazione.

- Distrutto.- La sua mano ora stringeva la mia.

-Come è potuto succedere?? Anzi chi è stato??- Sembrava arrabbiato mentre cercava di capire.

-Io ho una mia teoria...-

Lui stese zitto.

- Sei sicura che è stata lei?

Mi morsi il labbro inferiore e annuii con lo sguardo basso.

-Come fai a dirlo ?-

- Me l'ha praticamente detto.-

Mi lasciò la mano, abbandonandola e si alzò all'improvviso con rabbia -Quella Stronza!- disse ad alta voce.

- Non era abbastanza tutto quello che ha già fatto? E ora questo?? Perchè se l'è presa con te?-

Faceva avanti e indietro da un lato all'altro della sua camera come un matto.

- Mi fa schifo! Mi ha sempre fatto schifo! Cadere così in basso. Ma meno male che questa psicopatica me la sono tolta dal...-

Lui si sfogava, e io lo ascoltavo in silenzio ancora in quella sedia, quasi sconvolta dalle sue parole. Era la prima volta che avevo davanti a me una scena del genere.

-Hanna mi dispiace tantissimo.- disse sprofondando nel soffice materasso del suo letto.

-Me la sono cercata, in fondo se non fosse stato per me voi sareste stati ancora una coppia a quest'ora.- ammisi.

- No Hanna, io anzi ti ringrazio, sono stato cieco, ho aperto gli occhi troppo tardi, sapevo da tempo che io e Clarissa non eravamo proprio perfetti insieme, ma mi rifiutavo ad accettarlo. Se non me lo avessi detto tu ora, l'avrei saputo tra chissà quanto tempo, o anche mai. Quindi grazie.-

Con un cuore d'acciaioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora