45. Si o no?

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Canzone per il capitolo

Real and true - Future ft Miley Cyrus ft Mr Hudson


Il mio primo bacio.

Fu una cosa talmente improvvisa che non riuscivo a ancora a crederci, per me era impensabile arrivare a quel punto, non avrei mai immaginato che Adam, quell'Adam, quello protettivo del quasi incidente, quello furioso e antipatico della lite con l'armadietto, quello orgoglioso, quello tenace, quello sensibile, quello talentuoso, divertente, quello amorevole, finisse per nutrire qualcosa nei miei confronti, io, che in confronto a lui non potevo descrivermi con cotanti aggettivi.

Però una cosa l'avevo capita, io ero cambiata, e se ero quella che in quel momento guardavo allo specchio era solo merito di Adam. Quel bacio è come se mi abbia svegliata, io mi ostinavo a credere di non poter capire i "sentimenti", credevo che fosse impossibile per me essendo totalmente diversa dalla gente normale, ma escludevo il fatto che io potessi imparare a riconoscerli e provarli realmente.

Il fatto stesso che sentivo quelle strane sensazioni quando stavo con Adam, era simbolo di questo mio continuo cambiamento, prima non mi succedeva, prima non mi sentivo così, non potevo ignorare i perpetui cambiamenti che vedevo in me, sia fisici che mentali, ora era come se stavo cominciando a vivere, a fare sul serio.

Le parole di Adam, e quel bacio, mi fecero capire, che anch'io potevo essere come lui, e che l'amore non era così complicato come lo credevo, al contrario era una delle cose più semplici che esistano, io potevo comprenderlo, potevo sentirlo per davvero, ora lo sapevo, sapevo cosa era e lo riconoscevo alla perfezione, avrei dovuto capirlo fin dall'inizio, lo sapevo nel profondo, ma lo negavo a me stessa, l'amore per me era lui.

Non lo avrei più negato, ero pronta a farmi investire da tutte le sensazioni e emozioni umane, non ero sola, con Adam avrei avuto l'aiuto necessario per vivere al meglio, senza tralasciare niente. Io potevo essere innamorata, felice, arrabbiata, triste, lo sentivo, sentivo le differenze, al dire la verità le avevo sempre sentite, ma non credevo di esserne capace, così mi arrendevo all'idea di essere solo una fredda macchina apatica, senza cuore, senza emozioni.

Ma così non era.

Io ero viva.

-Sai Adam in questo periodo sembra diverso,  sorride di più ed è sempre di buono umore, e non è da lui, sai cosa intendo, lo conosciamo tutti com'è- disse Alice ridendo, ma con tono curioso, mi faceva questa domanda come se io c'entrassi qualcosa.

La scuola era ricominciata, ed io e lei stavamo nel cortile per ricreazione.

-ah si?- dissi io, facendo finta niente, al dire la verità io sapevo perchè, fu dal quel bacio che sorridevo spesso anch'io, sarà un'effetto dell'amore? Probabile.

Alice si concentra su di me -Anche tu in questo periodo, sei strana, sei sempre felice, e solitamente non lo dai tanto a vedere.-

-umh, davvero?-

Mi lanciò un'occhiataccia e poi attaccò con i suoi soliti discorsi -Ma dai Hanna finiscila di fare così, sono sicura che voi mi nascondete qualcosa, le occhiatine fra di voi sono sempre di più, poi lui parla sempre e solo con te, e di te! A casa non la finisce più, e poi state sempre insieme, e da qualche giorno a questa parte anche più vicini, dimmelo, sono tutti indizi più che incriminatori!!-

Era così evidente?

-In effetti è successa una cosa.- Alice era la mia unica amica e confidente più fidata, non chè sorella di Adam , non potevo tenerglielo nascosto, anche perchè non ci sarebbe stato niente di male, non doveva essere un segreto, così le raccontai l'accaduto di qualche notte fa.

-Lo sapevo!- Le brillavano gli occhi.

-se lo sapevi perchè me lo hai chiesto?-

-Lo volevo sentire da te, e poi mi mancavano i particolari- mi fece l'occhiolino. -Quindi ora state insieme?-

Titubai nel darle la risposta, quel bacio, il ti amo, lo stare insieme significava che io e Adam eravamo una coppia?

-io...-

Mi fermai perchè non vidi più niente, qualcuno mi aveva coperto gli occhi con le sue mani, inizialmente non capivo chi era, ma poi mi concentrai sull'odore che emanava, ed ero più che certa che fosse Adam.

-Di che si parla belle donzelle?- infatti.

Adam  lasciò che potessi riutilizzare la mia vista e mi stampò un bacio sulla guancia.

-Di questo!- esclamò Alice indicando noi due.

-Non capisco a cosa tu ti stia riferendo.- Disse con tono giocoso lui afferrandomi la vita da dietro e abbracciandomi mentre parlava con la sorella.

-Avevo chiesto ad Hanna una domanda, ma poi sei arrivato tue e non è arrivata a rispondermi, quindi lo chiedo a te, perchè devo assolutamente saperlo.-

-Cosa ti ha chiesto questa pazza?- Chiese rivolgendosi a me.

Guardai Alice e poi lui -Se stiamo veramente insieme...- faccio un sorriso smorzato, cercando di maschera l'ansia che si accumulava in me nell'attesa della fatidica risposta. Volevo saperlo anch'io.

-Ma che domande sono?!- Adam mollò la presa su di me e mi si affiancò, guardando me e Alice severamente, guadagnandosi delle facce preoccupate e spaventate.

Poi sbuffò sonoramente, mi prese per il fianco e mi attirò a se in un colpo solo. -Non è ovvio?- Poi sfociò in una risata.

Lo aveva detto.

Alice accennò un breve sorriso inizialmente poi si scagliò contro il fratello per picchiarlo. -Mi si è fermato il cuore sei un cretino!- 

Quando pensò che le botte siano state abbastanza, si congedò lasciando me e Adam da soli.

-Sai che scherzavo vero?- mi domandò lui, mettendomi una paura pazzesca, cosa voleva dire che scherzava?

-eh cosa?- I pensieri più orribili si fecero largo nella mia mente, sentivo quasi le gambe cedere.

-L'ho detto solo per far contenta mia sorella e farla andare via.- la sua espressione impassibile contro la mia pietrificata, si lasciò poi scappare un piccolo sorrisetto, che poi si trasformò in una fragorosa risata.

Non capivo cosa ci fosse da ridere, quello che aveva detto era orribile.

-Anche questo era uno scherzo! Non ce la faccio a essere così cattivo con te, scusa Hanna- e mi abbracciò.

-Io non ci sto capendo più niente,  è impossibile capire quando scherzi o no, quindi rispondi sinceramente... stiamo insieme, si o no?- Era quella l'unica cosa che mi interessava, e i suoi "scherzi", di pessimo gusto per quanto mi riguardava, non facevano altro che peggiorare la situazione.

-Davvero me lo stai chiedendo?-

Annuii.

-Si, Hanna si! Dal momento in cui ci siamo dati quel meraviglioso bacio, si-

-Veramente?-

-Solo se lo vuoi anche tu...- mi lanciò un'occhiata intimorita.

-si che lo voglio.- dissi più certa che mai, era quello che volevo.

Adam mi si parò davanti, avanzava verso di me facendomi indietreggiare, fino a che non mi fu impossibile, dato il muretto dietro di me. Quando non ebbi più via di uscita, non che volessi andarmene, le nostre labbra ebbero un secondo incontro. Il suo sapore, così buono che sapevo che non ne avrei mai avuto abbastanza.

Si, era decisamente quello che volevo.

-Allora da adesso tu sei mia.- sussurrò seducentemente al mio orecchio per poi continuare a baciarmi, una serie di baci che avrei desiderato non finissero mai. Lo amavo veramente.






Con un cuore d'acciaioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora