55. Mi capisci?

5.1K 287 13
                                    

Canzone per il capitolo

The one that got away - Katy Perry


Come se fossi colta da un lampo mi alzai uscendo dal mio nascondiglio.

-emm... Adam.- pronunciai il suo nome con cautela, moderando il volume della voce per non spaventarlo visto il momento di estrema fragilità.

Adam mi guardò stranito, restando ancora in ginocchio in mezzo al corridoio vuoto.

-Tu che ci fai qua?-

Guardarlo negli occhi non era facile, ne tanto meno rispondergli senza distogliere lo sguardo.

-Ero qui.-

-Da quanto tempo?-

Feci un po la vaga guardandomi in giro, gesto che faceva capire che non volevo rispondere proprio perchè la risposta non gli sarebbe piaciuta.

-Devo parlarti.- la mia voce non fu mai più seria di così.

-Bene.- disse lui, si alzò velocemente, e raccolse la maglietta da terra che utilizzò per asciugarsi la faccia, per poi rimettersela.

Feci per uscire e lui mi seguì silenzioso.

Parlare fuori sarebbe stato meglio, quel corridoio aveva un eco pazzesco, non mi piaceva l'idea che qualcuno potesse ascoltare. Avevo bisogno di parlargli.

Mi sedetti nel solito muretto del cortile, e lui fece lo stesso, tra noi c'era una distanza che non c'era mai stata prima di all'ora. Uno spazio vuoto tra noi che ci divideva, e ci teneva lontani.

-Ti chiedo scusa.- dissi io dopo momenti di silenzio che utilizzai per pensare bene a cosa dire.

-Scusa? e per cosa?-

-Per quello che ti sto facendo passare, per il male che ti sto causando.-

Lui abbassò la testa, come per constatare se il dolore che sentiva fosse vero, poi riprese a guardarmi.

-Perchè lo fai? Io veramente non capisco.-

-Devi sapere che tutto questo l'ho fatto solo per te, proprio perchè mi importa qualcosa.-

-Io sono importante per te e mi lasci? Ma che senso ha?-

Lui e le sue domande, il suo lato da detective riusciva sempre a mettermi alle strette.

-Rispondi solo a questa mia domanda.- disse ancora Adam.

Io annuì, concedendogliela.

-Tu mi ami?-

Non mi aspettavo una domanda del genere, non perchè non sapevo cosa rispondere, ma perchè per me era scontata, e per lui, se adesso me l'aveva posta, no.

-Si.- risposi immediatamente.

Io lo amavo, e sapevo che lo avrei amato per sempre, perchè quello che avevo dentro era così forte, quello che provavo per lui mi si era attaccato alla pelle e sapevo che non se ne sarebbe mai andato, quindi io lo amo, si, non c'era alcun dubbio su questo.

-E allora perchè mi fai questo?-

-Lo faccio appunto perchè ti amo.-

-Se mi ami perchè non possiamo stare insieme? E' quello che vogliamo entrambi, non negare che in questa maniera non soffri anche tu.-

-Non lo nego.- Dissi subito. -Non ho mai detto che questa situazione mi piaccia, io sto male, io mi sento morire ogni giorno, sbatto la testa in ogni muro e arrivo addirittura a desiderare che io non fossi mai esistita, perchè quello che faccio è solo assistere al dolore, è così e sarà sempre così, è successo una volta e succederà anche con te se non la finiamo subito.- La mia calma si trasformò in agitazione, quest'argomento mi faceva sentire così.

Con un cuore d'acciaioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora