56. Lasciarlo andare

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Canzone per il capitolo

All I need - Within Temptation

-Posso fare un'ultima richiesta?- Chiese avvicinandosi.

Non avevo motivo di negargliela, qualsiasi cosa essa fosse.

-Dimmi pure.-

-Posso abbracciarti?-

Lo guardai leggermente perplessa.

-Concedimi l'ultimo abbraccio e dopo non ti darò più nessun fastidio, farò come vuoi tu, solo ho bisogno di un secondo, l'ultimo, per favore.- Mi pregò.

Non potevo dire di no a quegli occhi, tanto difficili da decifrare.

-...si, ok.- dissi di si, poco sicura, non sapevo come avrei reagito.

Al mio consenso Adam si avvicinò ulteriormente, quando era vicino a me aspettò pochi momenti prima di avvolgere le sue braccia attorno al mio corpo. Non negai che al primo contatto sussultai impercettibilmente. Era molto che non avevo nessun tipo di contatto fisico con Adam, e mi era mancato, tremendamente.

Restai per alcuni secondi immobile, ma poi mi sciolsi dal mio stato di rigidità e ricambiai l'abbraccio, stringendolo come lui stringeva me.

Inutile parlare delle innumerevoli emozioni e sensazioni che si scatenarono contro di me in quel momento, provavo amore, rimorso, rabbia, paura, nostalgia, determinatezza, tante cose, troppe cose, non sapevo come stavo veramente, ero confusa.

Quell'abbraccio sarebbe dovuto durare solo un secondo, ma non fu così, avrei tanto voluto fermare il tempo, rimanere congelata in quel momento per poterlo vivere per l'eternità, non volevo lasciarlo, non lo volevamo entrambi.

Una lacrima amara rigò la mia guancia.

Assaporai quell'abbraccio come mai prima d'ora, sapevo che sarebbe stato l'ultimo, cercai di imprimere nella mia mente ogni dettaglio, anche il più minuzioso, il suo odore, il calore della sua pelle, il suo respiro.

Ogni punto di contatto tra il mio corpo ed il suo andava a fuoco, lo volevo più che mai ma lo avrei dovuto lasciare andare.

Adam si allontanò per sciogliere l'abbraccio, un ondata di gelo mi travolse a causa del suo distacco. Ero avvolta dai pensieri e senza pensarci minimamente, afferrai la sua maglia e lo rispinsi verso di me, obbligandolo a continuare quell'abbraccio.

Non ero pronta a lasciarlo andare.

Cercavo di rimandare, perchè non volevo davvero credere che quel momento fosse realmente arrivato.

Solo dopo pensai a quanto impulsiva e contraddittoria sia stata facendo quel gesto. Smisi di stringerlo e mi allontanai dal suo torace gradualmente.

Avevo la sua figura davanti a me, lo vedevo nella sua interezza, solo in quel momento mi accorsi che anche lui aveva il viso segnato da delle lacrime, proprio come me, anche se aveva il volto stravolto era bellissimo, lo era sempre.

Era arrivata l'ora.

Nessuno dei due proferiva parola, ci limitavamo a guardarci senza di dire niente.

-Addio Adam.- dissi io con una voce straziata che non riconobbi come mia.

In risposta Adam abbassò il capo, per poi farmi un piccolo gesto con la mano, non riusciva a parlare.

Non potevo più rimanere lì, così decisi di andare, indietreggiai piano tenendo sempre lo sguardo su Adam, per poi girarmi e allontanarmi definitivamente da lui, in tutti i sensi.

Con un cuore d'acciaioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora