21. Non lo merita

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Canzone per il capitolo

Final warning - Skylar Grey

Ero sconvolta per la scena che evevo davanti poco prima, non me lo sarei mai aspettato, proprio io dovevo scoprire una cosa del genere?

Ero sicura che Adam non ne era a conoscenza, e io ora che lo sapevo non avevo idea su che fare, Adam doveva sapere, Clarissa lo aveva tradito per lo più con un suo amico, al solo pensiero mi vennero... i brividi? Si una strana sensazione alla pelle, erano brividi quelli, mai provati.

Correvo verso la mia aula, il più lontana possibile da quello schifo. Lo dicevo che non mi convinceva Clarissa, ma non pensavo che sarebbe arrivata a fare una cosa così spregevole. Non potevo avere idea dei motivi che l'avrebbero spinta a fare ciò, ma aveva tradito Adam, quello che chiamava "il suo amore" e che sbaciucchiava ogni giorno.

Per quanto ne sapevo non si dovrebbe fare una cosa del genere alla persona che si ama, Bea mi aveva insegnato che l'amore è il sentimento più importante e grande che esista, non sapevo di conoscerlo, sicuramente non l'avrei mai provato, ma quello che era appena successo mi suggeriva che nell'aria non esisteva niente con il nome amore.

Aprì la porta violentemente, quasi senza accorgermene e restai impalata davanti alla porta, con la classe e la professoressa che mi fissavano per l'improvvisa irruzione.

-Stai bene, Reyes?-

La domanda della prof mi fece tornare alla realtà, dovevo avere la faccia sconvolta, tutti mi guardavano preoccupati.

Scossi il capo e posai il libro di Biologia, che fortunatamente mi ricordai di raccogliere da terra, sulla cattedra. -Si professoressa, non si preoccupi.- risposi cercando di assumere un'espressione più tranquilla possibile, e andai al mio posto.

La lezione proseguì ma io non ascoltai nemmeno una parola, non riuscivo a concentrarmi su nient'altro tranne sul caso Adam/Clarissa/Mattew.

Come avrei voluto che la professoressa non avesse scelto proprio me per prendere il suo dannato libro.

-Sicura che è tutto ok?-

La campanella di fine ora era suonata ed Adam si era avvicinato a me per parlarmi, ed io non me n'ero neanche accorta.

Sembrava preoccupato.

Averlo lì non mi aiutava completamente, nella mia testa scorrevano le immagini di Mattew e Clarissa insieme, e no, sicuramente non era tutto ok.

-...si.- accennai, volevo sembrare più convincente, ma la mia voce mi tradì.

-No, c'è qualcosa che non va, lo so.- Come faceva ad esserne così certo?

Non potevo di certo dirglielo. Immaginai tutte le reazioni possibili alla notizia che sicuramente lo sconvolgerà e che gli spezzerà il cuore. Non avrei potuto vederlo in quel modo, non volevo essere io a dirglielo, non avrei potuto vederlo stare male, ero sicura che sarebbe stato così.

Adam era una persona dolce e sensibile, anche se si ostinava a nasconderlo sotto la sua dura corazza, molti ci cascavano, ma io l'avevo capito.

-Allora?-

lo guardai, e cancellai dal mio volto la strana espressione che portavo, e ne stampai un sorriso, abbastanza credibile.

-SI!- dissi stavolta più sicura.

Mi osservò assottigliando gli occhi - Tu non me la conti giusta.- disse.

E se ne andò.

Le lezioni finirono e io volevo solo rintanarmi nella mio piccolo appartamento e non vedere nessuno.

Ero a metà strada, camminavo a passo svelto nel marciapiede seguendo la via che mi avrebbe finalmente portata a casa.

Sentii un clacson che suonava ripetutamente, e un motore mi sfrecciò accanto.

Mi fermai subito sul posto, guardando quel motore nero che facendo inversione a U salì sul marciapiede e accelerò nella mia direzione.

Ferma ero e ferma rimasi.

Sembrava mi stesse per venire addosso, ma a 5 cm da me si fermò bruscamente, facendo fischiare le ruote alla frenata.

La moto era ferma di fronte a me e mi sbarrava la strada, rimasi immobile, cosa stava succedendo?

Il conducente si sfilò il casco scuro dalla testa, portandosi la chioma nera indietro con un rapido movimento del collo.

Tutto potevo immaginarmi tranne questo.

Era Clarissa, quella Clarissa, mi aveva seguita.

Si alzò in piedi rapidamente, e con uno scatto violentò buttò a terra il suo casco. Mi fissava con le sopracciglia aggrottate, era arrabbiata.

-Tu! Hanna!-

Eravamo l'una di fronte all'altra, mentre lei sputava veleno è teneva i pugni stretti, io restavo impassibile.

-Mi dispiace,ma hai visto qualcosa che non avresti dovuto assolutamente vedere.- diceva seccata.

-Nessuno avrebbe dovuto scoprirlo, ne tanto meno tu!- alzò nettamente la voce al "tu" puntando l'indice verso di me e spingendomi leggermente con lo stesso.

-Cosa fai stai zitta?-

-Non ho niente da dir...- mi interruppe nuovamente.

-Ecco bravissima! E' questo che devi fare : NON DIRE NIENTE! Non voglio che Adam mi lasci, quindi dimentica tutto e stai zitta! Dovrebbe essere facile per te, no?-

-io..-

-tu cosa? Cerca di stare lontana da Adam, e non ti azzardare a dire una parola, altrimenti te ne pentirai, fidati.-

Quella era una minaccia.

Clarissa mi stava minacciando.

-Tu cosa? cosa vuoi?-
riprese a parlare, sembrava una pazza.

-Quello che hai fatto...-

-Quello che ho fatto è fatto-

Niente, era più forte di lei, non riusciva a farmi completare neanche una frase, parlava solo lei.

-E poi non sono affari tuoi, non puoi e non devi mischiarti nei miei affari- le scappò un sorrisetto.

Io ero seriamente senza parole.

La ragazza si chinò per riprendersi il casco, ora un po più ammaccato di prima, e montò in sella.

-Attenta a quello che fai cara, addio!- e con un rombo scappò via, lasciandomi immersa in una nuvola di fumo e smog.

Clarissa era una persona orribile, ne ero più che certa ormai. Non voleva che dicessi niente ad Adam, a quanto pare lei desiderava mantenere stabile la sua relazione con lui, e non voleva che si sapesse in giro quello che ha fatto.

Non dovevo dire niente, e anche se volessi, forse non avrei mai il coraggio per farlo davvero.

Ma come facevo a guardarli insieme, belli e sorridenti, nascondendo a me stessa di sapere quello che c'era sotto? Come facevo a vedere Adam insieme a qualcuno che non lo meritava affatto.

Adam non lo meritava.

Ma non meritava nemmeno di essere ferito.

Avrei voluto sparire, e cancellare totalmente questa storia, non avevo chiesto io di starne in mezzo.









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