52. Non possiamo

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Canzone per il capitolo

Say Something - A Great Big World ft Christina Aguilera

Ritrovarmelo di fronte mi colse totalmente alla sprovvista, non mi sentivo abbastanza pronta per affrontarlo.

Adam mi teneva stretta nella sua presa stringendomi la spalla, provai a dimenarmi, ma lui mi afferrò anche dall'altra parte, facendomi intendere che quella volta non l'avrei fatta franca molto facilmente.

Non ero affatto tranquilla, tentai di liberarmi, ma lui non me lo lasciava fare, quel ragazzo era pazzesco, riusciva a rendermi inerme solo con la sua presenza, se fossi stato in uno stato mentale normale, sarei già dall'altra parte della strada. E al contrario, lui, quando voleva veramente qualcosa gli usciva una forza sovrumana, voleva me, e me avrebbe avuto, e infatti ero lì, incapace di scappare.

-Hanna ferma, non scappare.-

-No..io devo andare.-dissi evitando di incontrare il suo sguardo fermo.

-No, tu adesso stai qua e mi dici cosa sta succedendo.-

-Non succede niente, cosa vuoi che succeda.- dissi vagamente, non capivo nemmeno io il perchè dicevo così.

-Sicura?Davvero non c'è niente che non va?- Domandò Adam ironico.

Io annuii sfoderando il più finto dei sorrisi, niente andava bene, e lo sapevamo entrambi.

-Ah, quindi secondo te è tutto nella norma, è normale il tuo comportamento, è normale che mi eviti da tutti questi giorni, senza darmi alcuna spiegazione.- ora era furioso.

-No non è normale.- Dissi io a bassa voce.

-E allora spiegami, perchè io sto impazzendo, mi sono sforzato tanto di capire il vero problema ma non ci arrivo da solo.-

Non avevo via d'uscita, dovevo parlare, ora o mai più.

-Ok, te lo dico.-

Adam si tenne pronto, sapeva in fondo che quello che stavo per dirgli non era una cosa bella, ma in cuor suo sperava che non fosse niente di grave.

-Ti ascolto.- Abbandonò la presa e mi lasciò libera di parlare.

Mi guardai in torno prima, eravamo in un vicolo, non passava mai nessuno di li, ai nostri lati solo palazzi, non c'era nessuno oltre noi, questo mi rassicurò, ero pronta.

-Fu da quando sul tetto mi hai detto tutte quelle cose.-

-Quali cose?-

-Lo sai... il fatto della famiglia, del futuro, che sono la ragazza della tua..vita e tutte quelle cose là, e io...-

-Ti sei spaventata?- Mi chiese, non lasciandomi finire. -Lo sapevo, e che ero preso dal momento, e mi sentivo di dirtele, sapevo che dovevo stare zitto, stiamo insieme da poco, e ti capisco, non c'è alcun motivo di correre, e poi..-

-No Adam.-

-Cosa no?-

-Non sono spaventata.-

Avevo totalmente scordato il discorso che mi ero preparata, dicevo quello che mi sentivo.

-E allora cosa, non capisco.-

-solo..non posso.-

-Non puoi?-

-Non possiamo, intendo il futuro e...- non sapevo come continuare, per la disperazione mi misi le mani in testa, mentre mi muovevo freneticamente per il nervoso.

Lottavo contro me stessa, perchè una parte di me non voleva perderlo, ma sapeva che quel momento era molto vicino, anzi vicinissimo.

-Non possiamo, stop.-

Con un cuore d'acciaioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora