Canzone per il capitolo
Never gonna leave this bed - Maroon 5
Credevo proprio di non essermi mai sentita così felice prima di quel momento, mi sentivo completa, sentivo di aver sistemato tutto e di aver trovato finalmente un equilibrio decente.
Dalla mia parte c'era lui, potevo contare su di lui per qualunque cosa, avevo la felicità e l'armonia sufficiente per andare avanti, più un buon motivo, non ero sola, ero amata, e anch'io amavo, niente e nessuno ci avrebbe separato.
Il pensiero dell'essere una macchina non mi toccava, perchè avevo finalmente capito, per vivere normalmente dovevo sembrare il più possibile normale, e niente del mio passato e del mio segreto doveva emergere, per il mio bene e quello delle persone che mi circondavano.
La mia bocca era sigillata, e stavo attenta pur di non tradirmi, dovevo dimenticarmi cosa ero veramente, dovevo far finta di essere come tutti gli altri, solo così sarei stata tranquilla, e nessuno avrebbe sospettato niente.
Da quando misi piede in quella città ero decisa a cominciare una nuova vita, ero una persona diversa, oltre alle mie imposizioni, io mi sentivo diversa, e questo mi aiutò molto di più.
Lì nessuno conosceva l'Hanna delle campagne e dei boschi, l'Hanna della città era invece una persona come tutte le altre, una persona nuova, una ragazza senza passato e segreti oscuri.
Quello che stavo vivendo con Adam era un sogno, nei miei pensieri c'era costantemente lui, anche la scuola, cominciava a non importare più di tanto, era lui l'unica cosa importante, non riuscivo a fare a meno di pensarlo quando ero sola, e a guardarlo quando era nei dintorni.
Quel pomeriggio ero a casa dei Mitchel, potevo anche cominciare a considerarla come una seconda abitazione per me, se non ero a scuola o a casa mia, ero lì, in fondo le persone più importanti della mia vita vivevano proprio lì.
Adam quando mi invitava da lui, veniva sempre preceduto dalla sorella Alice. Quindi una volta finito con lei, sarei passata dal fratello.
-Ormai sei la mia modella di fiducia.- disse Alice.
Era ormai consuetudine, ogni volta che lei doveva confezionare un nuovo abito entravo in gioco io, ero parte del suo lavoro, entrai così tanto nell'ottica della moda, che iniziai anche ad aiutarla dandole dei consigli sul figurino e anche a cucire qualcosa, per essere utile per i tempi.
-Mi piace aiutarti lo sai.-
- sai, sei l'unica che abbia mai accettato di aiutarmi.- parlava mentre stava bene attenta ai pezzi di stoffa, che appuntava con degli spilli sopra il mio corpo.
- in che senso?-
-intendo ad aiutarmi offrendoti di fare la "modella"-
-L'unica?-
-Gia, prima che ti incontrassi, ho chiesto a quasi tutta la scuola, ma mi guadagnai da ognuna solo tante risate in faccia.-
-Ma come scusa, e tutte le tue amiche?- Alice non era una solitaria, era sempre piena di persone in giro, non ci credevo che nel momento del bisogno le hanno tutte voltato le spalle.
Lei si mise a ridere, non era una delle sue solite risate ricche di allegria.
-Amiche... si certo.-
La guardai per incitarla a raccontarmi.
-Come se non esistessero, ci sono fisicamente, perchè non hanno voglia di cercarsi altre compagnie, ma non sono mai state delle vere amiche, nessuno di loro, e me ne sono accorta quando puntualmente avevano tutte di meglio da fare quando per una volta avevo bisogno di un favore da parte loro.- Non ero completamente abituata a vedere Alice parlare in quella maniera, io conoscevo solo il suo lato allegro e felice.
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Con un cuore d'acciaio
Science FictionL'amore, quello che tutti conoscono, riesce a cambiarti la vita, questo amore invece è in grado di dartela. L'amore che ho provato è diverso, perchè io sono diversa. Nessuno sapeva cosa avevo dentro, che il mio cuore non batteva, che non avevo ossa...