33. Quella strana

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Canzone per il capitolo

Dancing in the dark - Rihanna


Esserci a vicenda, essere presente ognuno nella vita dell'altro, sostenersi reciprocamente.

Mi piaceva questa cosa.

Mi faceva sentire al sicuro, mi sentivo protetta in un certo senso perchè sapevo di non essere più sola, sapevo di avere qualcuno su cui contare. Non eravamo più io e la solitudine a braccetto, no, questa mia vecchia amica l'avevo sbattuta via da casa mia e ora restavamo io ed Adam.

Io e lui.

Che nonostante le mie innumerevoli stranezze, mi accettava.

A me bastava questo, nient'altro, solo la certezza di non essere sola, e sprofondare nel vuoto, nell'oscurità.

Si ero strana, molto strana agli occhi della gente, io non ci facevo assolutamente caso, ma poi Adam me lo faceva sempre notare, ci faceva su una risata, una lunga risata, e mi diceva come al suo solito -Tu sei strana forte-

Oltre all'episodio della portiera dell'auto, che non si era più ripetuto per la cronaca, ne sono verificati molti altri.

Un giorno, al bar della scuola, Adam mi chiese -Non ti trovo su facebook, che nome ti sei messa?- Aveva nelle mani quello che ora so era un cellulare.

Alla domanda, lo guardai non capendo cosa stava cercando di dirmi.

-Facebook?-

-Ah ho capito, sei una di quelle contro i social network e roba varia, cosa mai mi dovevo aspettare dalla mia amica stramba.-

Se fossi stata un manga giapponese avrei avuto un gigantesco punto interrogativo sulla testa.

-Mi dai il tuo numero?-

Altri punti interrogativi. Poi pensai di aver capito.

-2.- Era un numero che avevo sempre in testa, nonché anche il numero che si trovava nella targhetta trovata da Bea tempo addietro, da cui derivò il mio nome "Hanna".

-si poi.-

-no solo 2-

Lui mi guardò impassibile, preme un tasto dello strano aggeggio che teneva in mano e fa tu..tu..segreteria telefonica il numero da lei chiamato non .. e preme un'altro pulsante.

La prima cosa che pensai: Ma quella scatoletta sottile sa parlare o c'è qualcuno rinchiuso li dentro??

La seconda: E ora perchè Adam mi sta guardando male?

-Ma mi prendi per il culo!?-

Non sapevo che dire, anche perchè non capii subito cosa voleva dirmi con questa affermazione, come potevo io afferrarlo dal... dal sedere, era una cosa assurda.

Ero pessima.

-Ah ho capito, hai paura che ti stalkero, finiscila di fare la scema e dammi il tuo numero.-

-Non ho nessun numero.-

-Ma che stai dicendo? Adesso mi vuoi dire che non hai il telefono?-

-No non ho ...il telefono- dissi scandendo l'ultima parola, per paura di sbagliare la pronuncia di quella nuova parola.

Adam mi guardò imbambolato, -tu non mi freghi- poi si alzò di scatto. -dai su in piedi alzati, è l'ora della perquisizione-

Senza obbiettare mi alzo, chiedendomi il perchè di questo suo comportamento.

Con un cuore d'acciaioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora