Canzone per il capitolo
Thinking Out Loud - Ed Sheeran
Avevo smesso di pesarci per un po, ma la frase di Adam, anche se detta senza alcuna importanza, mi fece riflettere. La mia diversità, il non essere umana, alla pari di tutti, mi pesava. Mi pesava camminare tra la gente, e sapere di non poter mai essere come loro, di poter trascorrere una vita normale, di poter fare quelle semplici cose che ti rendono umano, mi pesava tenermi solo per me questo fardello. Ma sapevo che nessuno avrebbe capito.
Bea era un caso a se. Lei diceva che ero speciale, no secondo me lei lo era davvero, lei era speciale.
La tentazione di mollare tutto e ritornare alla buon vecchia solitudine, di vivere tra le montagne, nel bosco, al riparo da occhi indiscreti che non capirebbero, era forte. Ma poi mi venivano in mente le sue parole, lei parlava di "un posto", dovevo trovare il mio posto, ma io non facevo altro che sentirmi sempre e costantemente fuori luogo. Lei diceva anche che ho tanto da dare, tanto da fare, per me e per gli altri, ma non sapevo in che modo, non sapevo da cosa cominciare, come attuare in concreto tutto quello che voleva da me.
Io ero solo confusa. Non sapevo cosa ero, e mi sentivo sola.
Sola, nel senso, che non avevo nessuno che potesse capirmi. La mia non era una vera e propria solitudine, avevo Alice e Adam, questo mi sollevava, ed era l'unica cosa che riusciva a farmi andare avanti, che mi spingeva, e mi teneva la testa ferma sulla strada che avevo di fronte, senza farmi voltare. Si ero fortunata ad avere loro.
Forse nel "dare agli altri", per "altri", intendeva proprio loro.
Ma cosa fare? Cosa avrei mai potuto dargli? Io non avevo niente, io non ero niente.
Ma Beatrice voleva che io andassi avanti con la mia vita, non potevo, anche se volevo mollare tutto, e spegnermi nella mia assoluta solitudine, sarei andata avanti.
Non lo facevo solo per me stessa, ma anche per quelle persone che erano entrate nella mia esistenza, non potevo lasciarle così.
Dovevo andare avanti.
driiin
Messaggio da Adam:
-Tra 20 minuti passo ;) -
Ma che ore erano???
E io ero davanti alla finestra a perdermi in questi pensieri che ultimamente non fanno altro che farmi perdere la concezione del tempo. Che stupida.
Tra pochissimo sarebbe cominciato il ballo e io non mi ero ancora preparata.
Alice mi spiegò per bene come sistemarmi per l'occasione, vale a dire come acconciare i capelli e come truccarmi a dovere, e per non sbagliare mi diede anche delle riviste di moda. Titubai un po nel poggiare quella matita nera sul mio viso, anche a sistemare i capelli.
Ma poco dopo ero pronta. Lo specchio rispecchiava la mia intera figura, e quasi non riuscivo a credere che quella lì ero davvero io.
Il vestito che indossavo era bianco, lungo con uno spacco al lato della gamba, e un corpetto a cuore ricamato senza spalline. I capelli erano acconciati con un elegante chignon, ai piedi un alto tacco decolte, e al collo una brillante collana, il tutto offerto generosamente dalla bella e buona Alice.
Non mi ero mai vista in quel modo. Mi persi a osservare la mia immagine.
driiin
messaggio da Adam:
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Con un cuore d'acciaio
Science FictionL'amore, quello che tutti conoscono, riesce a cambiarti la vita, questo amore invece è in grado di dartela. L'amore che ho provato è diverso, perchè io sono diversa. Nessuno sapeva cosa avevo dentro, che il mio cuore non batteva, che non avevo ossa...