Canzone per il capitolo
She will be loved - Maroon 5
"io penso di amarti"
"io penso di amarti"
"io penso di amarti"
Era pazzesco come potevano risuonare dolci queste parole ed essere allo stesso tempo pericolosissime.
Quella era una confessione, Adam con quella frase, così semplice e breve aveva tirato fuori un sacco di cose, sentimenti troppo grandi e importanti per una come me.
Ora mi fissava, si era tolto un gran peso, un fardello che tenne sulle spalle per troppo tempo, e ora si era liberato, nel suo viso leggevo un pizzico di sollievo mischiato a paura, una paura derivante dal mio perpetuo silenzio. L'attesa lo stava uccidendo, vedevo che fremeva nell'aspettare una mia risposta, che molto probabilmente non sarebbe arrivata, non lo facevo apposta per tenerlo nelle spine, io non sapevo davvero che dire o che pensare.
Dopo la sensazione di gioia immensa che mi pervase all'inizio si fece spazio in me,occupando ogni angolo della mia coscienza, puro panico.
-Hanna...- disse lui cercando di scuotermi dal mio momento di trans, ma inutilmente, la paura prese il sopravvento.
-Scusa Adam.- con la voce strozzata mi alzai a razzo dal letto dove ero prima seduta e raggiunsi in meno di un secondo la finestra, scomparendo al di là di essa.
Non ero pronta a rispondere alle sue parole.
Non ero pronta ad amare.
Amore, questa semplice parola complicava tutto, l'amore non è semplice, se lo era io l'avrei di sicuro facilmente compresa fin da subito, invece non era così, questa cosa di cui tutti parlano, che tutti bramano e contemplano, io non la capivo, non riuscivo a comprenderla proprio perchè è cosa umana, io non lo ero, e non sarebbe mai stata cosa per me.
Per questo scappai, facevo così quando qualcosa era troppo per me, andavo via, era già successo molte volte, più recentemente alla famigerata mostra d'arte, poi alla partenza di Adam, e ora.
Era meglio così, era meglio allontanarsi.
-Hanna!!- Gridò Adam sporgendosi dalla finestra, io ero già alla fine del giardino. -Hanna torna qua!!-
Stavo per andare, ma un tonfo mi fece rigirare verso la casa, lui uscì dalla finestra, arrampicandosi maldestramente all'albero per poi cadere sul prato di fondo schiena. Mi fermai preoccupata dalla sua caduta, ma la preoccupazione sparì all'istante vedendolo alzarsi da terra velocemente senza segni di dolore o acciacco, non si era fatto niente, per fortuna.
L'attimo di distrazione mi fece scordare cosa stavo facendo, Adam correva verso di me.
Non dovevo farlo avvicinare, dovevo allontanarmi, andare il più lontano possibile da quel ragazzo che diceva di amarmi.
Iniziai a correre, e non smisi più. Di tanto in tanto mi giravo per controllare se Adam riusciva ancora a tenermi testa, così fu fino alla fine della stradina di fronte a casa sua, appena girai l'angolo e non gli fui più visibile aumentai il passo e scomparii nella nebbia.
Mentre correvo piccole goccioline di acqua cominciarono scendere dal cielo e a bagnarmi leggermente, dovevo assolutamente arrivare a casa, se la pioggia avesse rinforzato non sapevo cosa sarebbe successo. La paura moltiplicata per due mi fece correre ancora più veloce mentre la pioggia sempre più forte mi bagnava il viso.
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Con un cuore d'acciaio
Ciencia FicciónL'amore, quello che tutti conoscono, riesce a cambiarti la vita, questo amore invece è in grado di dartela. L'amore che ho provato è diverso, perchè io sono diversa. Nessuno sapeva cosa avevo dentro, che il mio cuore non batteva, che non avevo ossa...