Capitolo tre.

8.2K 308 9
                                    

È arrivata l'ora di andare a scuola e oggi, come sempre, la voglia di andarci é pari a zero.

Arrivo fuori scuola e vado da Austin, appena mi vede mi abbraccia forte e subito mi sento meglio.

"Tutto bene?" domando.

"Si, ho litigato con Rosy ma niente di che"

"Perché? Cosa é successo?" ogni volta che litigano poi sono io quella in mezzo e non ho voglia di mettermi contro nessuno dei due.

"É convinta che mi piaccia Elisa e che io non voglio dirglielo" bene, pensavo fosse qualcosa di più serio

"E perché non vuoi dirle che ti piace?" chiedo

"Perché non mi piace" risponde

"Perché allora è convinta del contrario?" chiedo ancora più confusa

"Ah a saperlo"

Non ho il tempo di rispondere che suona la campana e ci salutiamo.

Mi avvicino al mio armadietto e ci trovo Cris e Cameron praticamente sopra, che si baciano e si toccano.
Faccio un colpo di tosse per farmi notare

"Ragazzi scusate ma esistono tanti posti e io dovrei prendere il libro dal mio armadietto" dico.

"Cosa c'é Sam, sei gelosa?" dice Cris.

"No in realtà ho solo fatto tardi per le lezioni e mi serve il libro" rido mentre la rispondo.

"Cameron andiamo" Dice a Cameron.

"Dobbiamo andare in classe e non insime" le risponde Cameron andandosene e ignorandomi completamente.

Cris si allontana dicendo "Sei una stronza, hai rovinato tutto" ma non le do molto peso, non mi interessa sinceramente.

Prima ora: Matematica

Bel modo di iniziare la giornata.
Mi siedo al mio solito posto e avanti a me si mette Cameron. Il prof in classe ancora non c'é quindi si gira dietro.

"Che c'é Sam? Volevi essere tu al posto di Cris stamattina?" Dice con un sorrisetto stampato in faccia

"Neanche se mi pagassero Cameron" rido io.

"Buongiorno Ragazzi" entra il prof e Cameron non intende girarsi avanti, anzi continua a parlare

"Dai Sam non ci credo neanche un po'. Sii sincera, almeno con te stessa" scherza.

"Hai ragione vorrei davvero scambiarmi saliva con te avanti ad un armadietto a caso" rispondo assecondandolo.

"Scommetto che lo sogni tutte le notti" ride.

"Che incubo" rido al pensiero.

Finalmente si gira avanti, con un sorrisetto malizioso.

***

Finalmente ho finito anche oggi con i corsi, sei ore e già non riesco più a sopportare nulla. Fuori scuola vedo Rosy incazzata e con gli occhi lucidi quindi le vado subito vicino

"Hey tu, ora vieni con me, sei invitata a casa mia." dico prima che si metta a piangere.

"Grazie" risponde debole.

La prendo per mano e ci andiamo a casa.

Bene, mi sono dimenticata le chiavi spero solo che ci sia qualcuno e infatti la porta si apre subito.

Ad aprirci é Cam, sono abituata a vederlo qui quindi non ci faccio caso e saliamo di sopra.

Appena chiudo la porta della mia camera Rosy scoppia in lacrime.

Non c'é odio senza amore #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora