Epilogo.

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"Signora stia tranquilla, fa quello che abbiamo detto ieri ed andrà tutto bene. Buon Natale, ci vediamo settimana prossima al solito orario" dico staccando il telefono.

"Neanche a Natale i pazienti ti lasciano libera eh?" dice mio marito aprendo appena un po' gli occhi.

"Non volevo svegliarti, scusa, ma gli psicologi non vanno in vacanza" rido leggermente, girandomi verso di lui.

"Buon natale e buon anniversario rompipalle" dice baciandomi e stringendomi a lui.

"É arrivato Babbo Natale" dice una vocina stridula entrando dalla porta e saltando sul nostro letto.

"Oh allora dovremmo alzarci, anche perché tra un po' arrivano tutti eh" dico.

"Andiamo mamma, papà su veloci" dice la piccola Jennifer con i suoi occhioni verdi.

"Neanche il giorno del nostro anniversario staremo mai tranquilli"

"Non é colpa mia se hai deciso di farti avanti proprio a Natale" dico ridendo e alzandomi dal letto.

"Ah io?"

"Si tu, mister 'ti vedo solo come la sorellina del mio migliore amico' "

"Per quanto ancora hai intenzione di ripeterlo?"

"Ah per molto tempo" rido.

"Jenny va a chiamare i tuoi fratelli" urlo mentre vado in cucina per iniziare a preparare il pranzo per la grande famiglia.

Ed eccoli, uno ad uno.

"Mamma potresti dire a questa piccola peste di non urlare?" dice Maggie.

"Zitta che anche tu sei stata bambina ed eri terribile" le risponde Lily

"Ok donnine aiutatemi a cucinare" già é tardi, mi servirà una mano.

"Io non voglio" dice Jenny.

"Oh no, tu vieni a giocare con papà fuori. Jordan, vieni?"

"Certo Cam, se hai ancora fiato, considerando che ormai sei un vecchietto"

"Un giorno mi spiegherete questa bizzarra famiglia, non capisco mai perché io vi chiamo mamma e papà, Maggie mamma e Cam, Lily e Jordan sono uguali ma diversi perché maschio e femmina" continua a parlare Jenny uscendo fuori a giardino, gesticolando e con lo sguardo confuso come sempre, facendo ridere tutti noi.

"Ci credi che ha già quattro anni?" dice Maggie

"Ci credete che io ho 30 anni? I 'piccoli gemellini' -dico facendo le virgolette- ne hanno 18 e tu piccola ne hai 15, stiamo invecchiando"

"Hey chi é che sta invecchiando, qui siamo tutti giovani" dice Harold entrando dalla porta con un bimbo sulle spalle.

"A ma non si usa più bussare?" dico prendendo il piccolo in braccio e riempiendolo di baci.

"Lasciate stare il mio piccolo ometto" dice mia cognata entrando con la figlia più piccola tra le braccia.

"Ah no, lui é solo di zia Sam"

"No, tu non me lo ruberai" dice con fare teatrale quella che da anni ormai é entrata a far parte della famiglia.

"Stiamo arrivando" eccoli.

"Chi é quella pazza che urla fuori casa mia?"

"La tua sorellina" Violet entra nella stanza con Matt e la sua bambina che non é più tanto una bambina.

"Oh vieni qui" dico abbracciandola forte.

"Dove sono gli altri?" chiede Matt.

"Uomini e bambini andate a farvi una partita con Cam, Jenny e Jordan fuori, gli altri stanno per arrivare. Voi aiutatemi qui" dico.

Non c'é odio senza amore #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora