Capitolo sedici.

4.8K 226 5
                                    

La luce del mattino é la cosa più fastidiosa del mondo, i miei occhi non hanno proprio intenzione di aprirsi, sto così calda qui. Un attimo chi è che mi sta abbracciando? Mi obbligo ad aprire gli occhi, sbattendo più volte le palpebre per abituarmi alla luce forte. Perché é a petto nudo? Cazzo. Dorne ancora, alzo un po' la coperta ed é solo in boxer.

"Buongiorno piccola, cosa stai curiosando lì sotto?" Dice il moro con la voce impastata dal sonno.

"Buongiorno, perché sono qui? E perché siamo nudi?" dico inpanicata e anche un po' rossa per l'imbarazzo.

"Nudi?" Urla anche lui arlamato, alza un po' la coperta "Siamo solo in intimo?" mi chiede maliziosamente.

"Non ti ricordi niente?" domando.

"No" ride.

"Che cazzo ridi?"

"Calma piccola, non penso abbiamo fatto qualcosa" mi guarda.

"Perché ne sei così sicuro?"

Anche se penso che gli attacchi di panico non mi avrebbero fatto uno sconto solo perché ubriaca, quindi anch'io penso non sia successo nulla.

"Hai 16 anni compiuti ieri, sei vergine no? E qui non c'é nessuna macchia di sangue"

Certo, giusto, più o meno. Non saprò ma se sono andata a letto con lui.

"Sam, non sei vergine vero?" mi chiede ancora guardandomi.

"No" dico imbarazzata.

"Beh, decidiamo che non é successo niente, no? Tanto noi siamo solo amici e non ci sarà mai niente tra noi, facciamo finta che é tutto normale e stamattina eravamo vestiti." dice tranquillo lui.

Un tuffo al cuore, non so perché ma queste parole hanno uno strano effetto su di me, anche il suo sguardo é strano forse per il risveglio brusco.

Gli do un ultima occhiata e mi chiudo in bagno per fare una doccia, spero davvero che non sia successo niente, non sarò vergine ma diciamo che é come se lo fossi.

***

"Filone?" chiede Cameron mentre andiamo verso scuola.

"Cameron, dobbiamo andare a lezione" lo rimprovero ridendo.

"Dai é il tuo secondo giorno da sedicenne non fare la noiosa" mi convince, come sempre.

"Dove andiamo?" gli chiedo.

"Dove vuoi andare?"

"In un bar, ho fame" rido.

Beh non abbiamo fatto colazione é normale che io abbia fame no? Lui ride, accende la radio e andiamo verso un bar.

Iniziamo a cantare e ridere insieme, finché non arriviamo.

Questo bar é enorme.

Ci sediamo in uno dei tavolini e subito il cameriere ci viene vicino, un ragazzo alto, un bel ragazzo devo dire e inoltre mi fissa. Cosa si guarda?

"La smetti di fissarla? Possiamo ordinare?" dice Cameron, sembra infastidito e mi fa scappare una risatina.

"Cosa desideri tesoro?" dice il cameriere, non so perché mi ha chiamato tesoro e non so neanche perché Cam sta stringendo i pugni, ma la cosa mi diverte.

"Un cappuccino e un cornetto a cioccolata" gli sorrido.

"Va bene bellezza" dice prima di rivolgersi a Cameron "Tu che vuoi?" gli dice indifferente.

"Uguale, ah e tu? Tu lo vuoi un pugno in faccia?" gli risponde.

"Calmo amico a lei non sembra dar fastidio, vero piccola ?" Ops, mi ha chiamata piccola.

Non c'é odio senza amore #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora