Capitolo quarantadue.

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Tutto sistemato. Sono così contenta, é venuta davvero bene, mi sembra di vivere qui già da una vita.

Erik è andato via da poco, abbiamo svuotato e sistemato tutta la casa e per un paio di ore non ho pensato a mio padre.

I ragazzi hanno proposto di andare a ballare, sinceramente ne ho bisogno, devo mantenermi occupata, non voglio realmente pensare a niente.

Vado a prepararmi ed é strano avere casa tutta per me e girare come mi pare senza nessuno che urla, che entra in camera, é tutto molto tranquillo.

**

Siamo con due macchine, guidano Cody e Harold. Lui ovviamente non sa niente del gruppo, sa solo che sono degli amici di Cam.

Arriviamo fuori al locale e vedo ragazzi fuori sui 25 anni.
Qui c'è qualcosa che non va.

"Ragazzi, ma io posso entrare qui?" chiedo.

Cameron si guarda in torno.
"Cazzo ragazzi ma qui nemmeno io ci posso entrare, non ho ancora 21 anni" dice.

"Avevo dimenticato che voi eravate più piccoli, scusate. Tranquilli, venite con me, ci penso io" dice Cody.

Iniziamo a camminare ma improvvisamente mi fermo.
21 anni. Sono tutti troppo grandi, ho solo 16 anni.

'Cos'hai?" chiede Cameron.

"Cam, sono troppo grandi, non mi sentirei a mio agio" rispondo incerta.

Io e Can pensi siamo, più o meno, tornati insieme, con calma diciamo.

"Non vuoi entrare?" chiede ancora.

"Ragazzi, andiamo. Sam, tu resta vicino a noi e non preoccuparti. Ci divertiremo" ci interrompe Bryan.

Annuisco e vedo che i ragazzi vanno direttamente vicino i butta fuori. Non facciamo la fila?

"Cody" dice l'uomo.

"Zack, loro sono miei amici, facci entrare" dice Cody.

L'uomo annuisce.

"Aspettate" ci blocca "Lei non può entrare" mi indica.

Bene.

"Lei é con me" dice sempre Cody.

"Cody, sai che posto é questo, é piccola.m" dice Zack.

"Ragazzi non entro non fa niente" dico, non voglio che si creino discussioni qui fuori.

Avanti a noi passa un ragazzo con una pistola in tasca, Zack non lo blocca e non capisco il perché.

"Scusi ma perché non lo ferma? È armato" chiedo ma Daniel subito mi mette una mano sulla bocca impedendomi di parlare.

"Lui é Stefan, il fratello di Meredith, non provocarlo e non parlare con lui. Mai mettersi contro di lui, ok?" mi sussurra.

Annuisco.

Ma ovviamente Stefan torna indietro perché mi ha sentito e perché io sono una ragazza fortunata.

"Tu saresti?" mi dice Stefan.

"Non mi sembra che ti possa interessare" rispondo sotto le occhiate dei ragazzi che mi guardano malissimo.

Perché mi viene spontaneo rispondere male? Contieniti.

"Ragazzina tu non sai chi sono io?" continua.

"Oh si, sei il fratello della mia migliore amica" ironizzo, si, ironizzo perché sono stupida.

Adesso i ragazzi mi ammazzano me lo sento.

Non c'é odio senza amore #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora