Capitolo cinquantuno.

3.6K 170 17
                                    

"Dylan mi ha lasciata" dice Rosy in piena crisi di pianto.

Entro subito chiudendo la porta dietro di me e l'abbraccio forte a me.

"Andiamo in camera tua" dico quando vedo Matt che la guarda preoccupato.

Lei annuisce e ci chiudiamo in camera.

"Smettila di piangere e spiegami cosa succede" le dico dolcemente.

Lei cerca di asciugarsi le lacrime che ancora le cadono lungo le guance.

"Lui ha detto che si e stancato di me, che non mi ama più, che non vuole vedermi, non vuole sentirmi. Non so cosa fare Sam io lo amo, io non posso, non posso perdonarlo una seconda volta, non può dirmi di non amarmi più così, da un giorno all'altro. Io sono disperata, sto troppo male fa un male indescrivibile, sento un vuoto dentro, un vuoto troppo grande"

"Hey calmati, fa male, lo so ma passerà, sei forte e lo supererai, io sarò qui con te.
Ascoltami, fara male e non voglio mentirti, soffrirai e piangerai ma dopo sarai ancora più bella e forte, devi riprendere la tua vita in mano, rinziare a scendere, a stare con i tuoi amici, devi cercare di dimenticare Rosy, devi cercare di ritornare alla tua vita senza di lui e ricordare che non era poi cosi brutta e vuota e lo so, so che non avevi mai provato nulla di cosi forte ma so anche che hai degli amici che non si sono dimenticati di te"

"Ti voglio bene" dice abbracciandomi.

Restiamo abbracciate finché, stanca del pianto, si addormenta.

Squilla il telefono e per non farla svegliare rispondo velocemente.

'Sam ho bisogno di te, puoi venire a casa?' dice una vicina che appartiene sicuramente a Violet.

'Sto arrivando' dico subito.

Esco silenziosamente dalla camera e senza salutare nessuno esco veloce da casa.

Fortuna vuole che il pullman per arrivare a casa mia è proprio qui fuori.

In neanche 10 minuti sono a casa ed entro velocemente andando subito in camera di Violet.

"Cosa succede?"

"Matt dice che non è ancora pronto a fare il padre, mi ha lasciata sola, ci ha lasciati soli. Io non voglio che il bambino cresca senza un padre Sam, non voglio" dice scoppiando a piangere.

"Non succederà, troveremo un modo, ti prometto che andrà tutto bene" dico abbracciandola.

Ho il numero di Matt e dopo gli manderò un messaggio per vederci, devo risolvere questo casino.

Bussano la porta e insistono non dandomi il tempo di aprire.

"Scusa" le dico uscendo per andare a vedere chi è.

Mi trovo Jeremy davanti.

"Cosa vuoi?" dico subito.

"Questo è da parte di una tua cara amica e volevo portartela io di persona" dice dandomi una lettera e andando via.

Apro la lettera, la scrittura è quella di Cris.

L'avevo quasi dimenticata, lei, Lola il loro piano ma cosa c'entra Jeremy e perché lo hanno messo in mezzo, che ne sanno loro?

'Ciao Sam, credevi davvero che ci eravamo dimenticate di te? No però in questo periodo abbiamo pensato un po' a cosa fare, abbiamo chiesto un aiuto a chi credevamo nostro amico ma a quanto pare sbagliavamo, dovevamo pensare che lui in realtà non era dalla nostra parte quindi perché non vai a casa del tuo migliore amico e vedi un po' come sta?'

Austin, mi disse che le assecondava per vedere cosa volevano farmi ma l'avranno scoperto, che cosa gli hanno fatto?

"Violet devo andare un attimo da Austin, guarda i bambini per favore" le dico uscendo di casa.

Corro da lui e busso alla porta.

Appena apre sembra tutto normale.

"Cosa ci fai qui?" dice.

Gli mostro la lettera.

"Non è successo niente, sto bene" dice in contemporanea al campanello che inizia a suonare.

Va ad aprire e ci sono una decina poliziotti.

"Buonasera" dice Austin quasi fosse una domanda.

"Andate a vedere di sopra" dice uno agli altri che iniziano a camminare per casa, sembra di stare in un film "Ci hanno fatto una denuncia, un numero sconosciuto ci ha chiamato e ci hanno informato del crimine che è stato commesso in questa casa" continua il poliziotto informandoci di ciò che stava succedendo.

"Cosa?" urliamo io ed Austin insieme.

"Se non avete fatto nulla non troveranno nulla, tranquilli" dice ancora il poliziotto raggiungendo gli altri.

Troveranno qualcosa, Cris ci ha fatto trovare entrambi qui per un motivo.

"Ragazzi, venire di sopra" ci chiama lui.

Cazzo.

Andiamo di sopra e ciò che troviamo ci sconvolge.

Un coltello pieno di sangue sul letto di Austin.

Lo faremo esaminare per vedere le impronte ma ora voi due venite con me in centrale.

Non c'é odio senza amore #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora