Capitolo diciasette.

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"Dillo che lui ti piace" urla il mio presunto migliore amico.

"Ma lui chi?" non capisco, seriamente.

"Sam, Cameron, il migliore amico di tuo fratello ti ricorda qualcosa?"

Inizio a ridere, come può pensare che mi piaccia?

Non capisco perché ne sia così convinto.

"É una stronzata Austin lo sai vero?" affermo "Parlando di cose serie, come va con Carly?" cerco di cambiare discorso.

"Ci siamo lasciati" dice tranquillo.

"Cosa? Perché? Quanto? La devo picchiare?"

"Calmati, l'ho lasciata io qualche giorno dopo quella festa in cui ti ubriacasti un sacco, non so se ricordi" dice.

Quella in cui ci baciamo, si mi ricordo.

"Si ma perché?"

"Mi sono reso conto che non mi piaceva piú di tanto, é noiosa."

"Carly? Noiosa? Ma stiamo parlando della stessa persona?"

É simpaticissima.

"Si beh, non é il mio tipo." dice "Stediamoci un po', ho sonno"continua stendendosi sul letto.

Siamo faccia a faccia e solo ora mi rendo conto che é davvero carino, questa carnagione chiara, gli occhi azzurri, i capelli biondi é un mix tra un tedesco e un americano ma é comunque un gran bel ragazzo.

"Sam" sussurra.

"Si?" parlo a voce bassa.

"Sei davvero bella"

"Anche tu" ammetto.

Le sue labbra sono carnose e di un rosa chiarissimo.

Aspetta, ma perché gli fisso le labbra e perché lui fa lo stesso? Non riesco a distogliere lo sguardo, cazzo.

La sua mano mi accarezza il fianco.

Sam non fare quello che stai pensando di fare che ti picchio, basta.

"Fanculo tutti"dice il biondo prima di poggiare le sue labbra sulle mie.

Non lo respingo ma dovrei e subito.

È tutto così sbagliato, é il mio migliore amico.

Non riesco a staccarmi da lui e non é solo il suo braccio stretto in vita ad impedirmelo.

Queste furono le parole che pensai a quella festa e che penso anche ora.
Non so perché non riesco a staccarmi da lui, mi fa stare così bene, ma é il mio migliore amico e so già che rovinerei tutto se facessi qualcosa con lui.

Si stacca, riapro gli occhi e mi rendo conto che é leggermente rosso in viso, questo mi fa sorridere.

"Scusa" dice.

"Non scusarti" sussurro.

Lui sorride e mi accarezza il viso con la mano mentre si avvicina nuovamente alle mie labbra e ci sono due parti di me al momento.

Una che mi urla di non farlo, che é il mio migliore amico, che lo farò soffrire e so che ha ragione.
L'altra parte dice di farlo, perché mi fa stare bene, é l'unico ragazzo con cui posso parlare di tutto, non ho paura mai di niente quando sono con lui e ha visto tutti i miei cambiamenti anche quando non erano cambiamenti positivi, è stato accanto a me nei momenti più brutti, é uno dei pochi a sapere tutta la mia storia.

Si e una parte di te ti dice di farlo così che non pensi a Cameron.

Cosa? Ma no.

"Cosa stiamo facendo?" mi chiede tra un bacio e un altro.

Non c'é odio senza amore #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora