Capitolo settantuno.

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"Ti ho detto che mi sono fermato subito, potrei mai farle del male secondo te?" continua ad urlare Cam.

"Non lo so cazzo, non lo so, come hai potuto, é una ragazzina Cameron, ha solo sedici anni, capisci" urla Erik dando un pugno al muro.

"Basta, non é successo nulla, non mi ha fatta male, non voleva" dico piano cercando di calmare la situazione.

"Sam come stai?" chiede mio fratello

"Meglio, vi prego non urlate e non mi toccate" dico respirando ancora a fatica.

Ci stai riuscendo Sam, non ti stai facendo prendere dall ansia, non stai crollando.

"Vieni con me, prendiamo un po' d'aria fuori" si avvicina Daniel senza sfiorarmi nemmeno.

Mi alzo ed esco con lui, ci sediamo sugli scalini fuori casa, Daniel ha chiuso la porta ma nonostante ciò riesco ancora a sentire le urla dei ragazzi.

"Non ti avvicinerai mai piú a lei, mai piú te lo giuro, quando Harold lo verrà a sapere.."

"Non lo verrà a sapere, Erik ti prego, é passato quasi un anno, é stato quando Sam vi ha conosciuto, sai di cosa mi facevo e nonostante tutto mi sono fermato, mi sono pentito. Non levarmi la possibilità di stare con lei, non riuscirei a sopportarlo"

Daniel si alza infuriato ed entra in casa.

"Basta, ma non capite che peggiorate la situazione, sta cercando di superare un attacco di panico vi sembra facile? Decideremo come affrontare la cosa ma adesso smettetela, quando starà meglio ci spiegherà lei tutto" urla.

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Quando mi sono ripresa Erik ha deciso di accompagnarmi a casa, ora siamo fuori e sta cercando le parole giuste per affrontare l'argomento, se lo conosco bene.

"Io vado" dico

"Aspetta, senti, ti volevo chiedere se mi potessi spiegare bene la cosa di Cameron"

"Qualche settimana prima di conoscervi Jim portò la lettera, quella li di Meredith a casa, avevamo litigato e lui era uscito, cosi io la lessi. Quando tornò era fatto e ubriaco, io mi incazzai e lui anche, mi misi a letto e quando lui mi raggiunse e io gli urlai contro la rabbia prese il sopravvento ma non é andato oltre ad un bacio Erik, non é successo nulla" spiego tutto.

"Io non lo so, come fai a starci insieme dopo questo?"

"Siamo stati lontani per settimane, si é scusato, l'ho superata lentamente ma ci sono riuscita, basta mettere l'argomento in mezzo per favore"

"Va bene" dice non ancora del tutto convinto.

Entro in casa e vedo finalmente Lily sorridere mentre gioca con Harold, decido che é arrivato il momento di parlare con Chri, salgo e busso alla sua porta.

"Entra" dice semplicemente.

Entro e mi butto sul suo letto.

"Ti và di parlare un po'?" gli chiedo

"Sam la scuola non mi piace non c'é bisogno di parlarne"

"A chi piace? Vorrei solo capire cosa sta succedendo, mi dispiace, io non volevo trascurarti, sono successe molte cose e so che una buona sorella non ti avrebbe lasciato solo, permettimi di rimediare"

"C'é questo ragazzo con cui litigo di continuo, non é colpa mia, si diverte a provocarmi e sai come siamo noi, non ci teniamo nulla e allora finiamo sempre per litigare, ai professori non piace e quindi anche se studio mi mettono sempre due voti in meno"

"Hai provato a parlare con loro? Dire che é lui che ti provoca oppure parla una buona volta con questo"

"Sam, conosce molta gente, non di quelli buoni quindi se provo a parlargli"

"Odio dover dire questo, la mamma mi ammazzerebbe se fosse qui. Digli che sei mio fratello e che sono fidanzata con Cameron"

"Perché?"

"Tu digli semplicemente questo e mettiti a studiare di piú, meno casini, ok?"

"Ci proverò"

"E qualsiasi cosa sai dove sono" dico per finire abbracciandolo e lasciandolo solo.

Arrivo in salotto e Josh si avvicina a me.

"Tutto bene con Christian?" mi chiede.

Annuisco.

"Ho sentito cosa hai detto, cosa succede se dice il tuo nome? Sam, io non ho indagato perché i tuoi fratelli sono molto affezionati a voi e separarvi é fare un torto a tutti voi ma penso che inizierò a vedere anche altro, cosa succede se fanno il tuo nome, chi sei tu?"

Non c'é odio senza amore #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora