Capitolo cinquantaquattro.

2.2K 111 21
                                    

"Mamma" sento una vocina nel letto.
Apro gli occhi e mi trovo Maggie davanti che ripete la parola mamma.

"Amore, io sono Sam" la prendo in braccio.

Lei annuisce "Mamma lem" ride e mi abbraccia.

"Che succede qui?" si sveglia Cameron e si alza leggermente con il busto.

"Maggie io sono Sam, no mamma"

Il suo visino si rattrista "Ma-mamma" ripete ancora una volta.

"Hey è ancora piccola, lasciala stare" mi sorride Cam, alzandosi e iniziando a vestirsi.

"Dove vai?" gli chiedo.

"A fare colazione? Su vestiti"

Mi alzo anch'io prendo la piccola e scendiamo giù.

Dormono ancora tutti, tranne Harold che è a lavoro, nonostante siano già le 10.

Oggi ho intenzione di andare a parlare con Rosy e penso che ne approfitto adesso visto che tutti dormono e c'è qui Cam.

"Puoi restare con i ragazzi? Vorrei andare a chiarire delle cose da Ro" gli chiedo.

"Certo"

Vado di sopra a mettermi qualcosa addosso e scendo.

Arrivo con il pullman da Rosy.

Busso e mi apre lei, già vestita.

"Hey" mi saluta.

"Dobbiamo parlare"

Lei si sposta per farmi entrare e andiamo in camera sua.

"Dimmi"

"Ho saputo che hai fatto pace con Dylan, vuoi farti prendere in giro ancora a lungo? Questi non sono fatti miei però. La cosa che mi interessa è che tu mi chiami solo per fatti tuoi, praticamente mi usi, le amiche si stanno vicine sempre, mai una volta da quando mamma non c'è più che mi sei stata vicina e che mi hai aiutata, te ne sei andata nel momento più difficile della mia vita. Non sai più nulla di me come io non so più nulla di te, so solo le cose brutte che ti succedono ma no le belle, volevo davvero provare a riavvicinarmi, ci conosciamo da una vita intera e non sai quanto mi faccia male tutto questo" dico velocemente e con le lacrime agli occhi.

"Beh penso che ormai sia chiaro, non siamo più amiche" dice con una freddezza che non immaginavo nemmeno potesse avere.

Non vale neanche più la pena combattere e provarci a quanto pare.

Mi alzo e vado via prima che scoppi a piangere.

Torno a casa a piedi, con le cuffie nelle orecchie a pensare un po' a tutta la nostra amicizia ma ovviamente, come se non bastasse, vado a sbattere contro la magnifica Cris che non vedevo da almeno un mese.

"Guarda un po' chi si vede, l'orfana" ride.

La ignoro e continuo a camminare.

"Senza palle, proprio come tua madre, senza palle ma di palle ne prendeva a volontà"

Mi giro e le do uno schiaffo "Come cazzo ti permetti di parlare di mia madre"

"Come ti permetti di mettermi le mani addosso"

"Cosa vuoi fare adesso? Chiamare tuo padre? Oh che paura, sto tremando"

"Te la farò pagare" dice girando i tacchi e andando via.

Come si dice, se il buongiorno si vede dal mattino e meglio che torno a dormire.

Tornata a casa vedo Lily piangere e Cameron vicino che cerca di consolarla.

"Cosa succede?" le vado incontro.

"È venuta la ragazza di ieri a casa, la sorella del tuo finto fidanzato, mi ha chiesto se c'eri e quando le ho detto di no, che non sapevo dov'eri mi ha dato uno schiaffo ed è andata via prima che Cameron le potesse dire qualcosa" piange la piccola.

Io la uccido.

Chiamo Stefan.

'Amore dimmi tutto'

'Quella brutta stronza di tua sorella ha messo le mani addosso a mia sorella, ha solo 5 anni ma come cazzo si permette, io l' ammazzo, non me ne frega più nulla del piano o no'

'Calma, calma, le parlo io'

'Ma anche no, deve avere una lezione, ti ho solo avvisato.' stacco.

"Tu non vai da nessuna parte" dice Cameron

Lo ignoro e faccio una chiamata.

'Erik, ci possiamo vederci con quelle tue amiche tra dieci minuti?'

'Perché?'

'Si o no?'

'Ok, dove?'

'Fuori casa mia' stacco.

"Sam, perché vuoi morire? Io non ti lascio andare e sono sicuro che nemmeno Erik sapendo cosa vuoi fare ti farà andare" dice Cameron.

"Sta di fatto che tu non decidi per me e neanche Erik"

"Hai dei bambini di cui occuparti, non fare stronzate non possono stare senza te"

Bussa alla porta, com'è possibile? Erano già dietro l'angolo?

"Sarà meglio che sia tornata quella.." dice una voce mentre apro la porta. Meredith.

Bene, evito di andare io da lei.

"Eccomi, mi volevi?" dico minacciosa.

"Si, devo parlarti di mio fratello"

"Prima però devo parlarti di mia sorella, come ti sei permessa di metterle le mani addosso?  È piccola cazzo"

"La prossima volta potrei spararla se non ti calmi un po' " sorride cattiva.

"Che devi dirmi?" cerco di mantenere la calma.

"Ho visto Stefan insieme ad un'altra" cosa? È scemo?

"Come?" mi fingo incazzata e triste

"Già, mi sembrava giusto avvisarti" si avvia verso la porta "Buon litigio" sussurra andandosene, credeva che non la sentissi?

Chiamo di nuovo Stefan.

'Cosa c'è? Hai cambiato idea?' risponde.

'È venuta qui e mi ha detto che ti ha vista insieme ad un'altra'

'Gelosa?'

'No ma penso che da buona finta fidanzata ti posso dire che sei una testa di cazzo, come ti viene in mente di farti vedere insieme ad un' altra?'

'Non sono stato con nessuna, il suo scopo è farci litigare, ripeto: le parlo io' stacca.

Gentile staccare cosi.

"Erik" sento la voce di Cam e la porta aprirsi.

Mi avvicino alla porta e appena vedo Erik lo abbraccio, mi sento veramente stressata.

"Come mai sei solo?" gli chiedo, anche se le sue amiche non mi servono più.

"Immaginavo che volessi fare una cazzata e non mi sembrava il caso"

Bene, si fidano tutti di me.

"Samm" sento una voce urlare "Vieni sopra, Sammm"

"Scusate" dico salendo le scale.

"Ho fatto pace con Matt, grazie, grazie" dice Violet appena arrivo al piano di sopra.

Sono molto contenta per lei, finalmente un po' di pace.

"Ah, c'è Harold a telefono"

'Dimmi' rispondo.

'Mi hanno licenziato'

'Cosa?'

'Mi hanno licenziato'

'E adesso?'

'Non lo so'

Mi sento male, come faremo adesso? Come vivremo? Non abbiamo soldi.

Non c'é odio senza amore #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora