"Buonasera ragazzine" Dice papà a me e a Caroline.
"Prendi me oggi, lascia stare lei" dico, in lacrime, al mostro che mi trovo davanti per aiutare mia sorella.
"Ok" mi prende portandomi in camera.
Mi sveglio sudata e confusa, cosa ci faceva Caroline nel mio sogno? Forse per via della nostra somiglianza, scaccio subito il pensiero del incubo che ho fatto girandomi e trovando Cameron vicino a me che mi fissa.
"Che ci fai qui?" gli chiedo.
"Ti ricordo che è casa mia."
"Dai scemo, che ci fai nel mio letto?"
"Stanotte ti ho sentito urlare, sono venuto a controllare e tu mi hai chiesto di restare con te" dice.
"Davvero?"
"Si"
"Posso sapere che stavi sognando?"
"Non lo ricordo" mento.
"Ah senti ha chiamato Austin, viene qui oggi pomeriggio"
"Come mai?"
"Ha detto che ti deve parlare di Lola e Cris"
La cosa mi preoccupa, l'altro giorno li ho visti insieme, comunque annuisco e mi alzo dal letto per chiamare Lara.
"Che fai?" chiede Cam.
"Chiamo Lara"
"Chi?"
"La mamma dei bambini dove lavoro"
"Perché?"
"Ho bisogno di sapere come sta Caroline, ieri ha avuto un attacco di panico"
Il telefono squilla e Lara, piangendo, mi risponde.
'Chi è?'
'Lara sono io, Sam. Perché piangi?"
'Niente, non sto piangendo' mente 'Dimmi'
'Come sta Caroline?'
'Perchè?' chiede.
'Ieri ha avuto un attacco di panico e Stanotte ho fatto un sogno strano e niente volevo sapere se stava bene" dico sotto lo sguardo confuso e leggermente incazzato di Cameron.
'St-sta be-bene' balbetta leggermente.
'Devo venire? Lara è sicuro che è tutto ok?' chiedo preoccupata.
'No. Non venire. È tutto ok, ci vediamo oggi pomeriggio. Fermoo' si sente il telefono che cade.
Si sentono delle grida ma non si capisce cosa stanno dicendo.
Stacco e velocemente prendo dei vestiti da mettermi.
"Cosa stai facendo Sam?" urla Cameron.
Non so perché ma mi sento troppo agitata, avrei voglia di piangere ma non posso. Sta succedendo qualcosa in quella casa, lo so. Devo scoprire cosa.
"Cazzo fermati" mi blocca Cam.
"Devo andare da loro Cameron, sta succedendo qualcosa" dico.
"Ma cosa? Perché stai così? Cosa hai sognato stanotte? " mi tiene bloccata, inizia a farmi male.
"Cameron, mi stai facendo male, lasciami" lui allenta la presa.
"Dimmi cosa sta succedendo"
"Non lo so, sento solo che devo salvare quella bambina, non so da cosa ma so che devo farlo."
"Ti accompagno" dice.
Ci vestiamo velocemente, prendiamo la macchina e arriviamo fuori casa loro.
Un uomo, tutto incappucciato è appena uscito di casa correndo, non l'ho visto di viso ma ormai è troppo lontano per rincorrerlo.
Busso alla porta e Lara mi apre.
"Cosa ci fai tu qui? Ti avevo detto di non venire" dice tremando.
"Io vi voglio aiutare Lara"
"Lui ti farà del male"
"Lui chi?" chiedo.
"Tu" si rivolge a Cameron "È la tua fidanzata? Suppongo di sì, non farla avvicinare se le vuoi davvero bene. Non venite più qui" continua ancora piangendo.
"Lara ti prego."
"Trova un altro lavoro Sam" mentre dice queste parole una piccola Caroline che piange e trema corre nelle mie braccia.
"Ti prego, non te ne andare" dice la piccola.
"Non me ne andrò piccola, ti voglio bene"
"Lo dici davvero? Non mi farai del male dopo"
"Non potrei mai farti del male piccola ma che dici"
"Va bene Sam puoi rimanere ma quando ti dico una cosa devi farla, gli orari li sai, non ti voglio mai vedere prima e non te ne devi mai andare dopo, oggi pomeriggio puoi anche non venire, ci vediamo domani" dice.
Annuisco, saluto la piccola, saluto lei e andiamo via.
"Sam"
"Ti prego,non ne voglio parlare" lo interrompo prima che inizi a parlare.
"Si, lo so. Volevo dirti un altra cosa" dice insicuro.
"Cosa?" ferma l'auto.
" Io voglio davvero che tu diventa la mia fidanzata, ufficialmente però. Voglio che tu sia mia e tutti lo devono sapere e si, sicuramente inizieremo a litigare cento volte al giorno e sicuramente dovremmo andare contro tuo fratello, forse durerà solo un giorno, forse una settimana o un mese ma so che un altro giorno senza te non voglio passarlo e anche se non so ancora cosa sta succedendo in questo periodo io ti aiuterò a passarlo, ti aiuterò ad affrontare tutto. Tu mi piaci così come sei Sam, mi piaci testarda, stronza, mi piace quando cerchi di nascondere le tue emozioni e mi piace quando te ne fotti della gente. Mi piaci perché sei uguale a me, mi piaci perché sei la ragazza che ho sempre desiderato" dice tutto d'un fiato.
Non ci credo. È tutto un casino, sono confusa su tutto ma no su quello che provo per lui.
In tutta risposta lo bacio, un bacio casto, quasi senza malizia."Io a mio fratello non lo dico" rido.
"È tuo fratello"
"È il tuo migliore amico"
"Mi ammazzerà"
"Lo so"
Ripartiamo e dopo poco siamo a casa.
**
"Siediti e resta calma" dice Austin che non si decide a parlare.
"Dici dai" dico ansiosa.
"Praticamente, l'altro giorno hai visto che stavo parlando. Sto facendo finta di fare il doppio gioco" dice velocemente.
"Stai parlando come un analfabeta, puoi spiegarti meglio"
"Si sono assicurate che io stia della loro parte, loro non vogliono più renderti la vita un inferno, loro vogliono seriamente rovinartela per sempre. È sottinteso che non mi metterei mai contro la mia migliore amica per una pazza che me la da" si mette a ridere "E quindi niente, ovviamente ti anticiperò tutte le loro mosse e ti aiuterò, ma non devi far capire niente oppure è stato tutto inutile" finisce di raccontare il 'piano' di Cris e Lola.
Come possono essere tanto sceme da credere davvero che Austin stia dalla loro parte.
Ringrazio il mio migliore amico e lui mi avvisa che se ne deve andare, ci salutiamo velocemente e scendo per raggiungere Cameron in salone.
Sta parlando a telefono.
'Ti ho detto di no' dice.
...
'Eddy, non mi devi più chiamare, basta' stacca.
"Non pensi che sia arrivato il momento che io sappia chi è Eddy?" gli dico sedendomi accanto a lui.
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Non c'é odio senza amore #Wattys2019
RomanceSam, seconda di sette figli, ha sedici anni, ha sedici anni ed ha amici che sono come fratelli, nemici a scuola, rapporto stretto con l'alcool, ha sedici anni ma si comporta come i ragazzi più grandi, ha poca fiducia nel mondo ma infondo tanta spera...