"Buongiorno dormiglione, come ti senti?" a parlare é Rosy.
Non so neanche che ci faccio qui, di ieri sera non mi ricordo niente, almeno non dopo aver preso il bicchiere del ragazzo.
"Mh Rosy, ho combinato qualcosa ieri?" le chiedo incerta.
"Mah, ti dirò niente di che eh, cioè oltre che dire a Cameron che é uno stronzo e che lo odi, a Cris che sa fare solo la puttana, Austin ti voleva portare via e gli hai tirato due schiaffi, poi penso basta..ah, no, si hai baciato Trevor, il migliore amico di Logan, quello che gioca a football" ride
"E questo lo chiami niente? Merda."
"Tranquilla, non sei andata a letto con nessuno almeno, anche se.."
Smette di parlare"Se?" la obbligo a continuare.
"Stavi per andare da Cameron a chiedergli di farlo me lo hai detto a me. Hai detto 'ho voglia di Cameron, sai cosa faccio ora? Ora vado da lui e gli dico che lo voglio' fortunatamente ti ho bloccato in tempo e ti ho portata qui" continua a ridere e a me scoppia la testa.
"Bene, non devo più ubriacarmi." affermo.
"Si, lo hai detto anche l'ultima volta" mi ricorda
"Okay, ho fame e mi fa male la testa" cambio discorso.
"Andiamo a fare colazione e poi ti prendi un medicinale per il mal di testa"
Scendiamo di sotto e c'é il fratello di Rosy, Matt. È un po' come un fratello maggiore per me, sono cresciuta anche un po' qui. È un bel ragazzo, scuro sia di occhi che di capelli e anche di carnagione, é l'opposto della sorella quasi, anche se sono gemelli.
"Hey Matt" lo saluto.
"Buongiorno, come ti senti? Ieri eri proprio mal ridotta" ride, accompagnato dalla sorella.
"Ah-ah simpatici, davvero. Comunque, a parte il mal di testa, tutto bene ma ho fame quindi se non volete farmi morire andiamo."
Lui sorride, mi da un bacio sulla guancia e sale di sopra mentre noi andiamo a fare colazione***
Dopo aver fatto colazione e dopo pranzo sono tornata a casa, mia mamma mi ha fatto la solita ramanzina 'Non devi più bere' 'Non devi più fumare' 'Quando vai a ballare devi stare attenta' e le solite cose.
Ho voglia di andare un po' in giro, anche se fuori diluvia, quindi mi do una sistemata.
"Mamma io esco" avviso.
"Sammmm" la sento urlare dalla cameretta di Maggie
Vado lì.
"Che cosa vuoi?" le chiedo.
"Non puoi uscire" mi risponde tranquilla, ma io ora sono tutto tranne che tranquilla.
"E perché poi?" Da quanto non posso uscire quando voglio?
"Io devo uscire e devi guardare Maggie, portare Lily da un amichetta e Christian da un amico" la sua voce sembra quasi tremare.
"E sentiamo dove devi andare alle 8 di sera cara mamma" la mia voce era diventata ancora più rigida.
" Ehm da, da Giada, quella mia amica" mente.
"Ah si? Giada? Non la vedi da 2 anni mamma, 2 anni, dimmi la verità per una volta."
Io e mia madre non abbiamo mai avuto un bel rapporto, abbiamo sempre litigato e ci siamo sempre urlate contro, non sono mai andata da lei nei momenti in cui avevo bisogno di un abbraccio e vale lo stesso discorso per lei.
"Beh, io devo uscire con un amico"
La guardo in silenzio, senza proferire parola ma con uno sguardo che di certo le sta facendo capire tutto.
É quasi un ora che cammino e continuo a non credere al fatto che dopo tutto quello che abbiamo passato esca con un uomo, un uomo che non conosce poiché sono sicura di questo, mi chiedo come faccia a fidarsi di un estraneo se nemmeno dell'uomo che mi ha messo al mondo potevamo fidarci?
Mio padre, non ne parlo mai. Mi manca? Forse sarebbe stato così se fosse stato il tipo di padre che ti racconta le favole quando tu mette a letto, che ti insegna ad andare in bici, a nuotare, se fosse stato un padre amorevole o che semplicemente nel momento del bisogno ti dava un abbraccio o una carezza, ma no, di certo non è stato quel tipo di padre che una bambina vorrebbe.
"Cosa ci fai qui tutta sola?" una voce troppo conosciuta interrompe i miei pensieri, peccato che ora io non si proprio dell umore giusto.
"Che vuoi?" gli rispondo con molta delicatezza devo dire.
"Non si risponde ad una domanda con un altra domanda piccola" mi provoca
"Senti Cameron non sono dell umore adatto, né per parlare, né per litigare o cose del genere" chiarisco subito.
"Allora camminiamo solo, in silenzio, come due estranei vicini per caso"
"Ma come Cameron non hai niente di meglio da fare che camminare con me?" gli chiedo
"Direi di no, sono appena uscito dalla camera di Cris e stavo andando a casa. Ma fare un giro non mi dispiace" mi risponde tranquillissimo.
"Non ti voglio vicino a me Cameron, vattene"
"Ma si può sapere che cazzo ti ho fatto?" domanda incazzato, si é fermato bloccandomi il polso e allontanando quasi la distanza tra di noi.
"Niente, non mi hai fatto niente sono solo nervosa, preferisco stare sola" mi stacco.
Il mio tono di voce non era più così duro, sono solo stanca di tutto questo.
"Beh allora staremo da soli insieme"
Sbuffo ma non dico nient'altro, so che è inutile continuare a discutere, è troppo testardo per convincerlo a cambiare idea.
Guardo il telefono per levare la musica e vedo dieci messaggi
'Torna subito a casa'
'Sam ti devo parlare torna a casa'
'Devi tornare subito a casa, ti giuro che ti metto in punizione a vita'
Tutti da mamma e mi scoccio anche di leggerli tanto sono tutti uguali, non ho intenzione di tornare a casa oggi penso che andrò in un bar e poi vedrò dove dormire, magari chiamo Rosy.
Ci fermiamo avanti ad un bar e Cameron insiste a stare con me.
"Qualcosa di forte" dico al barista, che annuisce e si allontana per un attimo
"Non dovresti bere sai?" mi rimprovera Cameron.
"Sisi lo so, però smettila di fare il noioso ora grazie."
Sento il telefono vibrare e leggo sullo schermo il nome di Austin.
'Dimmi'
'Emily é in ospedale' dice soltanto
Il telefono mi cade dalle mani e sento già le lacrime che provano a scendere.
Emily è la sorella di Austin, ha 10 anni e l'ho vista nascere e crescere.***
Cam mi ha subito accompagnata in ospedale ed ora sono vicino ad Austin che mi ha spiegato che mentre Emily giocava é caduta dalle scale svenendo, ha preso una brutta botta alla testa e se non si sveglia entro un paio d'ore entrerà in coma. Abbiamo chiamato anche Rosy e sta venendo anche lei, vederla in questo stato mi fa stare malissimo, proprio come se qui ora ci fosse una delle mie sorelle.
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Non c'é odio senza amore #Wattys2019
RomanceSam, seconda di sette figli, ha sedici anni, ha sedici anni ed ha amici che sono come fratelli, nemici a scuola, rapporto stretto con l'alcool, ha sedici anni ma si comporta come i ragazzi più grandi, ha poca fiducia nel mondo ma infondo tanta spera...