Era una giornata di maggio.
Il sole brillava nel cielo,riscaldando il mio viso.
Come tutte le mattine mi presentavo a lavoro.
"Buongiorno."
"Buon giorno." Ricambiarono i miei colleghi.
Bussai alla porta di Mr. Tomlinson.
"Prego."
"Buongiorno signor Tomlinson."
"Buongiorno zuccherino."
"È di buon umore oggi?"
"La causa è soltanto lei."
"Desidera un caffè macchiato come piace a lei?"
"Sì. Ma veda di sbrigarsi. Saranno guai seri." Raccomandó.
"Non si preoccupi,rispetto le promesse mantenute."
"Brava la mia bambolina." Commentò lui sistemandomi una ciocca di capelli.
"Perfettino!"
"Smettila! Forza sto aspettando il mio caffè." Disse sghignazzando.
Aprì la porta e mi avviai verso l'ascensore.
Il bar era aperto.
Niall era lì.
"Ehilà Horan!"
"Ciao bellissima."
I suoi occhi color mare, fissavano i miei.
"Fammi indovinare... Tomlinson ha chiesto un caffè macchiato!" Scherzó.
"Proprio così." Risposi.
"E per la ragazza più bella del reame?"
"Oh... Smettila."
Scoppiai a ridere,non riuscì a trattenermi.
Lui mi guardava ridere,le sue guance diventerò di un color rossiccio accompagnate da un sorriso scintillante.
"Sei silenziosa oggi,che ti è successo?"
"No,niente..."
"Ehi... Guarda ti puoi fidare di me."
"Credimi va tutto bene."
"D'accordo. Non insisto."
Ecco qui il caffè per il sinor Tomlinson." Disse porgendomi il vassoio.
Il caffè scottava,il fumo saliva,il profumo invogliava i miei gusti."Grazie, scappo imediatamente,o saranno guai seri per me."
"Ciao tesoro. Torna presto a farmi compagnia.
Portai il vassoio nello studio di Louis,
appoggiai il caffè sulla scrivania.
Mentre appoggiai il caffè bollente,notai un biglietto nascosto sotto la tazza.
La porta si aprì, presi il biglietto velocemente,ignorando la sua entrata.
"Che stai facendo?"
"Ho appoggiato il caffè sulla sua scrivania."
"Balle. Non dire bugie."
"È la verità."
"Ti ho visto lo sai?"
"Che cosa ho fatto. No adesso me lo dici!"
"Che cos'hai tra le mani?"
"Nulla."
"Ah davvero? Mostramele subito."
Si avvicinò a me, mi prese i polsi e mi fece sedere sulla sedia in un modo brusco.
" dove l'hai nascosto?"
"Cosa Louis,di che stai parlando?"
"So benissimo che sei abbastanza intelligente per capire ciò che intendo."
"Louis. Ti prego."
"No non ti perdono. Non mi inganni."
"Bevi il caffè che diventa freddo e devo riportare il vassoio."
"Il caffè lo bevo quando mi pare e tu non vai giù,ci vado io."
"No Louis. Non puoi!"
"Ah.. E perché no?"
"Perché... Perchè non è il caso che perdi tempo."
Cercai una scusa per impedirgli di andare.
"Sciocchezze."
"Louis ti prego non farlo."
" lo sapevo... Quel bastardo."
"Louis! Smettila!"
" devo solo chiarire alcune cose..."
"Louis,non costringermi a fare cose che non voglio."
"Poi smettere di parlare?"
"No."
"Cosa hai detto scusa?"
"Ho detto che non smetto di parlare."
"Allora ti farò smettere io."
"Louis ti prego. Ascoltami. Non voglio che gli fai del male,lui non c'entra nulla."
"Allora chi è stato a rubarmi la ragazza?"
"Tu non hai capito niente di me."
"E tu non hai capito con chi hai a che fare."
"Invece ho capito chi sei veramente."
"Non m'impedirai di andare dallo sfigato di sotto."
Mi spinse limitano da lui,io caddi a terra,ma mi rialzai immediatamente e lo fermai,impedendogli di andare da Niall.
Come?
Con un bacio profondo.
"Mi fai arrabbiare."
"E tu mi fai stare bene."
Commentò staccando leggermente le labbra dalle mie per sussurrare quella frase.
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Hey Girl!
Vi volevo ringraziare per le visualizzazioni.
Spero vi sia piaciuto il capitolo.
A stasera
All the Love.🙈❤️
|Martina |
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Shadows |L.T.| Fan Fiction (#wattys 2016)
FanfictionLouis Tomlinson, direttore della casa stilistica mondiale " Adidas", cerca nuovo personale. Ma dai suoi occhi c'era qualcosa di profondo... Magari amore e non solo odio, ma un amore così profondo da odiarsi. Sono gli sguardi che ci fregano. Quelli...