Canzone consigliata: Confident (Demi Lovato)
Louis era lì, appena lo vidi mi salì il nervoso,così gli gridai ciò che si meritava sentirsi dire, me ne andai da lui, dirigendomi verso l'ascensore,ma lui mi restò appiccicato, cercando di fermarmi,ma non questa volta.
Proseguì dritta ignorandolo.
"Ehi! Dove stai andando,tu rimani qui."
A tal punto risposi con tono.
"Smettila di comandarmi,io non gioco ai tuoi giochetti."
Delle lacrime scesero,bagnando le mie guance,mi voltai schiacciando il pulsante del piano.
Le porte si chiusero lentamente; i miei occhi lucidi,gonfi di lacrime e ormai rossi, si distolsero dai suoi occhi profondi e azzurri come l'oceano.
Risalì al piano superiore,rinchiudendomi nel mio ufficio.
Louis's Pov:
La vidi andarsene dai miei occhi lentamente, era distrutta, i suoi occhi erano gonfi, rossi e lacrimanti.
Tutta colpa di quel cretino che racconta stronzate,ora se la vede con me.
Le mie mani si racchiusero in pugni,per poi batterli sul muro.
Tornai verso il banco,lo vidi, la rabbia ardeva nel mio corpo.
"Che cosa le hai detto?"
Aspettavo una risposta,ma non la ottenni.
Decisi d'interagire con le maniere forti.
Lo presi per il colletto della camicia e lo sollevai da terra.
"che cosa le hai detto."
" Ciò che tu non sei in grado di dirle."
"Stronzo."
"No tu lo sei nei suoi confronti ."
M 'innervosi,lo schiantai contro il muro.
"Devi imparare a farti gli affari tuoi Horan."
"E tu devi capire che lei non è fatta per te."
"Giuro che se le dici ancora qualcosa ti ammazzo."
"Non ho paura di te."
"Farò di tutto per licenziarti."
"E io farò di tutto per denunciarti."
" non ne sarei così convinto."
"Fidati,falle ancora qualcosa e avrai gravi conseguenze."
"Non devi toccarla, parlarle o scrivere sono stato chiaro?"
"Fanculo Tomlinson."
"Va al diavolo Horan."
Staccai le mie mani dal suo colletto,rimettendolo a terra.
Mi diressi verso le scale; non mi voltai, ma guardai semplicemente con la coda dell'occhio.
Si stava sistemando i vestiti.
Tornai nel mio ufficio, quello affianco al suo.
Camminavo lentamente, trascinando i piedi,ma arrivai di fianco a quella stanza luminosa.
La porta era semi aperta, lei era all'interno, mi avvicinai e la osservai
Stava piangendo,quelle lacrime percorrevano tutto il viso,facendo sciogliere il mascara che possedeva sulle ciglia, il naso rosso.
Era circondata da fazzoletti accartocciati su se stessi.
Un momento tragico.
Decisi di lasciarla in pace.
Così avanzai fino al mio ufficio, la porta scricchiolò, sbattè contro al muro,facendo rumore.
Mi sedetti sulla poltrona, con la testa tra le mani.
Riflettevo sui miei errori,su ciò che ho combinato fin ora, mi sentivo in colpa.
Ma poi mi fermai.
La sentivo singhiozzare dal muro accanto.
Era una sensazione orribile.
Così,non resistetti troppo a lungo,sentirla piangere,mi faceva male.
Mi alzai, lanciando le carte che avevo tra le mani, andai da lei.
Quella porta socchiusa ci divideva, l'aprì delicatamente,mi avvicinai a lei,sfiorai la sua spalla, ma lei s'irrigidì.
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Buon giorno carissime/i!
Vi volevo chiedere che cosa ne pensate di questa storia.
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Spero non vi stia spaventando!
Aspetto i vostri commenti
Vi voglio bene🙈❤️
Buona colazione
All the love 💕
|Martina|
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Shadows |L.T.| Fan Fiction (#wattys 2016)
FanficLouis Tomlinson, direttore della casa stilistica mondiale " Adidas", cerca nuovo personale. Ma dai suoi occhi c'era qualcosa di profondo... Magari amore e non solo odio, ma un amore così profondo da odiarsi. Sono gli sguardi che ci fregano. Quelli...