Aspettavo ansiosamente il suo arrivo.
Delle lacrime scesero dal mio viso.Ero sola.
Tremando dalla paura.
Quel bastardo mi starà osservando,guarderà ogni dettaglio,anche le mie lacrime.
Mi vedrà soffrire,e lui si divertirà.
Non ha capito nulla della vita.
La vita non si spreca,si vive di giorno in giorno per coltivare un futuro migliore,ricordando i momenti più belli del passato,ma il suo passato è ormai bruciato.
Non potevo muovermi,soltanto le dita delle mani,tutto il resto era fermo.
Il filo di ferro feriva i miei polsi, trattenendo il sangue fermo.
Le caviglie erano unite.
Il dolore aumentava ma non potevo ne liberami e nemmeno gridare.
Ero ormai senza speranza, ma un rumore, riuscì a ridarmi fiducia.
"Sono entrato. Dimmi in quale stanza sei e ti libererò."
Era Niall.
"Niall,non prendere l'ascensore,non farti vedere,copriti il viso con qualcosa, corri e non ti fermare mai, Louis starà guardando ogni singolo movimento,mi trovi al piano 5, una porta bianca,con scritto il mio nome,sono qui."
Risposi senza farmi vedere.
"Arrivo,non temere."
Rispose lui.
Dopo qualche minuto.
La porta si socchiuse,la luce del corridoio,penetró da quella piccola apertura.
Niall corse nascondendosi dietro alla scrivania, nel frattempo cercavo di distrarre il direttore.
Niall mi tolse il nastro dalla bocca,per poi concentrarsi sugli arti inferiori.
"Tomlinson,ti dico solo una cosa, io non mi merito tutto questo. Se ti diverti a vedermi piangere,sei un mostro. Addio ti odio veramente.non mi cercare per il resto della serata."
Gridavo con tutta la voce rimasta, piangevo come un fiume,il mio cuore era distrutto.
Niall mi prese per mano e mi portò all'esterno dell'edificio.
"Ma che diavolo gli è saltato in mente?
Chiama subito un avvocato e fagli causa."
Concluse Niall con un tono arrabbiato.
"Ma Niall è il mio direttore,non posso mi licenzierà."
"Non me ne frega niente di lui ,questo è illegale! Tu non devi stare al suo gioco."
"Non è facile."
"Martina,te lo dico da amico, dovresti farlo per il tuo benessere."
"Vedró di farlo. Ti ringrazio."
Risposi gentilmente al discorso.
"Non hai bisogno di tutto questo."
"Grazie Niall."
"Figurati."
La sua mano era ancora nella mia,pensavo che si sarebbe staccata,ma mi sbagliavo.
"Che stai aspettando? Vieni con me."
"Ma io pensavo di tornare a casa."
"Non se ne parla, tu a casa tua non ritorni, è pericoloso."
"E dove vado?"
"Seguimi,ti porto a casa mia."
Insistette lui stringendomi a sè.
Durante il viaggio chiusi gli occhi per poi addormentarmi in auto.
Al mio risveglio il cielo era ancora buio.
Mi voltai più volte per capire che ore erano,ma non trovai la sveglia.
Così cercai di alzarmi per scoprire la mia curiosità.
Mi alzai lentamente,senza svegliare Niall,ma il suo avambraccio mi stringeva,trattenendomi al sicuro,cercai di staccarlo dal mio corpo,ma fu impossibile.
Niall si svegliò,io ero in piedi.
"Dove stai andando?"
"Volevo sapere che ore erano."
"Sono le quattro."
Rimasi zitta.
"Ritorna qui."
Non gli diedi retta e scappai da casa.
"Ferma,non puoi andare,non sai nemmeno la strada."
Non lo ascoltai,avevo paura che mi facesse del male,ormai ero terrorizzata.
Lui mi raggiunse,io velocizzavo il passo, ma lui mi fermò sollevandomi da terra.
"Resta qui con me."
"No,voglio tornare a casa mia."
"È troppo pericoloso."
"Niall,devi portarmi a casa."
"Non posso."
"Mollami ci vado da sola."
"Calmati, non ti farò del male,voglio solo proteggerti."
"Niall,lasciami andare,perfavore."
Mi riaccompagnò a casa,assicurandosi di non essere inseguito da il suo acerrimo nemico,Louis Tomlinson.
Mi sdraiai sul letto,rimboccandomi le coperte,chiusi gli occhi cercando di dormire tranquilla.
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Hey!
Spero vi sia piaciuto!
Vi voglio bene.
All the love as always🙈❤️
|Martina|
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Shadows |L.T.| Fan Fiction (#wattys 2016)
FanfictionLouis Tomlinson, direttore della casa stilistica mondiale " Adidas", cerca nuovo personale. Ma dai suoi occhi c'era qualcosa di profondo... Magari amore e non solo odio, ma un amore così profondo da odiarsi. Sono gli sguardi che ci fregano. Quelli...