Canzone consigliata: kill em with kindness - Selena Gomez.
5:23 del mattino... Si continuava con la solita routine,ancora una nottata di pioggia,ancora insonnia,ancora in solitudine.
Le giornate trascorrevano normalmente, senza far nulla e con la noia che quasi mi divora.
Era una settimana che Louis non veniva a lavoro, senza di lui era tutto così noioso e ripetitivo.
Lo volevo qui accanto a me,mentre diceva una delle sue battute che ti fanno sorridere,sentire quel respiro sul collo.
Vedere quei occhi così azzurri fissi sui miei,quel tocco sulla mia pelle capace di emettere brividi lungo il corpo.
Quelle labbra sottili assaggiare le mie.
Mi mancava sempre di piú giorno dopo giorno.Ero seduta sulla sulla sedia in pelle nera.
Era strano non averlo più attorno.
La malinconia è tanta,ma non dovevo cadere,dovevo continuare a lavorare per lui.
Il lavoro era davvero intenso,il commercio stava crescendo sempre di più.
Leggevo nuovi fogli posti sulla scrivania per essere compilati e firmati,quando una voce mi fermò immediatamente.La sua voce. Mi basta sentire la sua voce.
...sento la sua voce nella mia mente...
La sua voce mi fa venire la pelle d'oca.
Ha la voce più bella di sto mondo.
Giuro.Lui entrò dalla porta e mi osservò intensamente.
Per poi andarsene."Non puoi capire l'effetto che mi fa sentire il suono della tua voce. No, non puoi capire."
Dissi rincorrendolo"Ho bisogno di te. Mi manchi, mi manca il tuo sguardo, mi mancano le tue carezze..adesso avrei proprio bisogno di te. Soltanto te nessun altro."
Avanzò verso di me,avvolgendomi in un abbraccio.
I suoi non erano abbracci comuni,erano quelli coccolosi, quelli teneri, quelli che fanno passare tutto.
Mi respinsi da lui.
"Hai bisogno di me?""Sì,solamente di te."
"Soltanto ora te ne sei accorto?"
"Ascolta fammi spiegare..."
"Non mi devi spiegare nulla,dove cazzo eri quando avevo bisogno di te? Mi hai lasciato qui sola con tutto questo lavoro per un'intera settimana Louis."
"Hey... Lo so. Perdonami,la morte di mio nonno è stata straziante cerca di capire."
"Louis, capisco il tuo dolore,ma è ora che alzi il culo e inizi a vivere la tua vita."
"Sai una cosa?"
"non voglio sapere nulla Louis mi sei mancato tantissimo."
"Hai ragione."
"Io adoro le tue braccia avvolte alle mie,riesco a sentire il tuo calore,il tuo respiro ma soprattutto il battito del tuo cuore."
Lo strinsi forte a me,poi ci baciammo intensamente.
"Voglio che tu mi dica tutto quello che ti passa per la mente, che ti sieda accanto a me una sera qualsiasi e mi dica che non ce la fai, che tutto va storto, che hai paura, che sei felice, che hai visto la tua stella."
"La mia stella l'ho vista."
"Ah davvero?"
"Sì."
"E chi è?"
"Sei tu Louis.
Io ho bisogno di qualcuno che mi faccia ridere, di qualcuno che si incazzi se faccio qualcosa che non va. Bisogno di sentirmi amata, protetta, al sicuro.
Ho bisogno di sentirmi dire ogni tanto che sono bella e che sono brava in qualcosa anche se non è assolutamente vero. Ho bisogno di sentirmi adeguata, al posto giusto, come se non avessi nulla di sbagliato. Ho bisogno di qualcuno che accetti le mie piccole stranezze, i miei difetti, le mie incertezze e le mie paure.
Ho bisogno di qualcuno che mi dica
"Ti amo" almeno un paio di volte al giorno, per non farmelo scordare. Ho bisogno di credere nell'amore, nei sogni, nelle speranze e nei desideri, con qualcuno che mi aiuti a farlo. Ho bisogno di sentirmi utile, di fare qualcosa per far star bene l'altro.
Ho bisogno di qualcuno che mi aiuti a combattere il mio passato, che mi scriva lunghe lettere.
Non posso lamentarmi di essere sola, nessuno sarebbe mai disposto a darmi tutto questo."Beh io sì...Ascoltami io sono qui e non ti lascerò mai,non pensarlo mai."
"Sei diventato il raggio di sole che illumina le mie mattine, l'acqua che disseta le mie giornate e la luce che illumina le mie serate,non posso vivere senza te"
"Sarò sempre qui per te,come tu lo sei stata per me."
"Sei solo un bugiardo."
"Ma che stai dicendo?"
"Continui a ripeterlo ma quando ho bisogno di te non ci sei mai."
"Ah è così che la pensi?"
"So solo che sei ritornato quello di una volta, il solito menefreghista. Ti ho chiamato per tutta la settimana ma tu non rispondevi."
"Devi capire che sono cambiato,ricordi tutti i tuoi discorsi? Beh... Ficcateli nel culo,non sai che cosa vuoi dalla tua vita e commenti la mia,pensavo fossi diversa dalle altre."
Mi scesero le lacrime dagl'occhi.
Ma mi coprì con una mano per non far notare la mia fragilità.Dal corridoio provenivano grandi rumori;
mille voci assemblate tra di loro,come al mercato;
dei suoni di trombette,lo sgranocchio di patatine e popcorn, e la musica a palla,non era mai successo una cosa simile prima d'ora.Louis divenne furioso,pretendeva il silenzio e la tranquillità, almeno a lavoro.
"Che cos'è tutto questo baccano? Forza andate immediatamente a lavoro, o non vi pagherò gli stipendi a fine mese."
Disse convinto di sè.
Ma tre ragazzi si avvicinarono a lui e lo coinvolsero all'interno della festa.
"Mi spiegate che cos'è tutto questo per favore?"
"Louis,è la tua festa di ben tornato."
"Che cosa? A me non servono tutte ste cazzate... Forza ritornate a lavoro."
A tal punto intervenì.
"Hey,lo stanno facendo per te,lo vedi quanto ti vogliono bene? Sono qui tutte le mattine e tu che fai non li valorizzi nemmeno. Sai solo criticare la gente,comunque grazie sono stata io ad organizzarla e ti rovini tutto come al solito."
Mi guardava.
Era capace solo di questo.Poi mi prese per mano, i nostri nasi si toccavano l'uno con l'altro.
"Non ti merito "
Dissi con tono.e la musica divenne più acuta,lui s'intrufolò tra la folla e non lo vidi più,decidi di raggiungerlo,ma non vi era nemmeno la traccia né il suo profumo di lavanda.
Era come se fosse scomparso,l'ansia aumentava e non potevo permettermi di stare male ancora una volta.
Ha già sofferto troppo.Percorsi il corridoio pieno di personale impazzito,proseguì dritta per poi girare a sinistra.
Ma non lo trovai,così andai dalla parte opposta e vidi in lontananza qualcuno,
Mi avvicinai e...
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Eccomi...
Sono viva eh!
Scusatemi ma non riuscivo ad aggiornare in questi cinque giorni.
Mi scuso tanto!
E.. Lo so che mi odiate per il finale ma mi mancava finire così.
Perdonatemi per eventuali incomprensioni o errori,
Buona serata.
All the love.
|Martina|
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Shadows |L.T.| Fan Fiction (#wattys 2016)
FanfictionLouis Tomlinson, direttore della casa stilistica mondiale " Adidas", cerca nuovo personale. Ma dai suoi occhi c'era qualcosa di profondo... Magari amore e non solo odio, ma un amore così profondo da odiarsi. Sono gli sguardi che ci fregano. Quelli...