Canzone consigliata: In un altra vita Ludovico Enaudi.
ATTENZIONE ⚠️ questo capitolo è drammatico ,procuratevi fazzoletti e respirate prima di leggerlo,lasciatevi trasportare dalla musica e dalle parole scritte.
DOVETE LEGGERE CON LA CANZONE .Lei s'irrigidì,così mi sedetti sulla scrivania le sistemai la ciocca di capelli che nascondeva il suo viso.
Il segno nero del mascara le disegnò delle lunghe strisce sugli zigomi.
Le lacrime scendevano ancora,piene di dolore.
Così decisi di chiarire la situazione,vederla piangere mi rattristava.
"Ehi,perché stai piangendo?"
Lei non esitò a parlare.
Rimaneva lì,seduta con le mani sugli occhi per nascondersi.
"Lo sai che non devi piangere per me?"
I suoi occhi scintillavano nella luce,le mani scivolarono lungo il corpo, non parlò ancora,ma alzó lo sguardo,per poi riabbassarlo.
Così mi avvicinai a lei,delicatamente con una mano le sollevai il mento,cosicché potesse guardarmi negli occhi,mentre con l'altra asciugai le lacrime che bagnavano il suo viso.
Lei si lasciò toccare,non si irrigidì,né si rifiutò.
Afferrò la mia mano e poi parlò addolorata singhiozzando.
"Dimmi che non è vero."
L'abbracciai,il suo viso, si appoggiò al mio torace,io, strisciai le mani sulla sua schiena con lo scopo di tranquillizzarla.
Restammo qualche minuto in tale posizione,poi si sollevò lentamente.
La guardavo, non toglievo occhio da lei.
"Ti ho bagnato la maglia."
Disse dispiaciuta.
"La maglietta può aspettare di essere lavata,piuttosto, chiariamo qualche cosa di più importante."
" è vero ciò che ha detto Horan?"
"La mia dolcezza deve capire che certe volte le persone dicono la verità mentre altre dicono solo scemenze."
"Non comprendo."
"Dai,insomma te l'ho fatto capire!"
"Louis,voglio che lo spieghi chiaramente."
"D'accordo... Hai vinto."
"Forza ti sto ascoltando."
"È una lunga storia,centra con il mio passato,vedi, non sempre si evitano gli errori."
"Quindi mi stai dicendo che è vero."
"Aspetta, in questa cosa, c'entra mio padre."
"Tuo padre?"
"Si."
"Perché?"
"Non lo so,non voglio discuterne ora."
"Louis, lo so,forse non vuoi dirmi tutta la storia,per non farmi stare male,ma se questa è la verità devo saperla."
"Ti prego,non raccontare nulla."
"Non lo farò."
Guardai l'orologio.
"Non riesco a dirlo, vedi ho troppa rabbia in me,non dovrei dirlo."
"Louis."
"Te lo racconterò con calma e nel occasione opportuna."
"Perché devi sempre cambiare discorso?"
"Perché io sono fatto così e resterò così."
Si alzò e si diresse verso la porta,afferrò la maniglia,per poi aprirla.
"Aspetta,non andartene."
"Che cosa devo sapere ancora?"
"Devi sapere che tu sei diversa da tutte le altre ragazze."
"Ora mi fai anche i complimenti?"
"Non ti farò mai del male."
"È con questo cosa vorresti dire?"
"Che non vai via senza avermi salutato."
Mi avvicinai a lei, la spinsi delicatamente,lei si appoggiò alla porta facendola chiudere.
La guardai,era più bella del sole.
Finì per baciarla.
"Ti prego,basta."
Pronunciò.
Mi allontanai da lei,permettendole di uscire dall'ufficio.
Le sue labbra si muovevano, anche se mentiva, sapevo che voleva ancora uno dei miei baci perché i suoi occhi profondi non mentivano.|| E ci scambiavamo gli sguardi nei corridoi come ci si scambiano le opinioni, con la paura di parlare un po' troppo abbassavamo lo sguardo e ce ne stavamo in silenzio.||
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Hi!
Eccomi qui con un nuovo e dramatico
Capitolo.
Spero vi sia piaciuto.
Vi auguro una bellissima serata.
All the love.
|Martina|
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Shadows |L.T.| Fan Fiction (#wattys 2016)
FanfictionLouis Tomlinson, direttore della casa stilistica mondiale " Adidas", cerca nuovo personale. Ma dai suoi occhi c'era qualcosa di profondo... Magari amore e non solo odio, ma un amore così profondo da odiarsi. Sono gli sguardi che ci fregano. Quelli...