"20:30, Los Angeles.
parcheggio dipendenti.
Non mancare.
Tuo
Niall Horan.
Xxxx "Niall mi aveva scritto su un pezzo di carta un invito per questa sera.
Louis,mi stava quasi per scoprire,ma per fortuna non è a conoscenza di questo fatto.Era tardo pomeriggio e Louis non si era ancora fatto sentire dopo il nostro litigio.
Lo chiamai al telefono,ma non rispose.
Mi avviai verso il suo studio, era triste.
Il suo volto suscitò tristezza e sensi di colpa.
Mi affacciai dalla porta,ma una voce mi fermò.
"Vattene,non ti voglio."
" Louis."
"Ho detto che non ti voglio."
"Senti mi dispiace."
"No. Hai ragione."
"Non volevo offenderti."
"No, hai ragione,non ho capito nulla di te."
"Non era questo che intendevo."
"È inutile che ti scusi."
"Louis ti prego,scusami."
" non riesco."
"Vederti così mi fa stare male."
"Sto bene. Non ho bisogno di te."
"Voglio solo dirti una cosa."
"Cosa?"
"Che ti voglio sempre bene nonostante mi tratti male."
"Non è colpa mia."
"nemmeno mia."
"Non voglio continuare il discorso, vai a casa,rimango io qui."
"Sicuro,non vuoi che rimanga qui?"
"No. Ho bisogno di restare solo per riflettere."
"Buona notte Louis."
"Buona notte Martina."Era notte fonda, il cielo era blu scuro, la luna piena e il vento d'aria fredda sul viso.
"Eccomi scusa il ritardo!" Si scusò intimidito.
"Figurati."
"Mi scusi vero?"
"Sì Niall, ti scuso."
"Volevo trascorrere una serata diversa con te."
"Dove mi porti?"
"Pensavo in un pub che dici?"
"Direi che è perfetto."
Salì in macchina, chiusi la portiera.
Era una ranger rover nera.
I vetri erano scuri,non c'era alcun pericolo di essere visti."Allacciati la cintura, non voglio prendermi la responsabilità riguardate l' assenza di sicurezza!" Scherzó.
"Tranquillo,con me non correrai nessun rischio." Lo rassicurai con piccolo un sorriso.
Accese la radio.
Si sentiva la mia canzone preferita.
Dannazione.
Dovevo trattenermi,ma era una cosa impossibile.
"Fanculo a tutti."
"Che succede."
"Scusa,preparati ad ascoltare la mia voce stonata!"
"Oh.. Tranquilla ti faccio compagnia."
Disse prendendomi per la mano.
Le nostre voci s'unirono.L'auto si fermò, ci trovavamo in un parcheggio.
Un suono di clacson scatenó una discussione.
"Martina,aspettami qui. Arrivo subito."
Disse appoggiando la mano su un mio ginocchio.
"Mi hai fregato il posto cretino." Gridó
"Ma stai zitto."
"Ma ti sembra il modo di parcheggiare?"
"Senti sono arrivato prima io."
"Non credo proprio.
"Facciamola finta. Vai a cercartene un'altro."
"Vacci tu. Stupido idiota."
Vidi Niall arrabbiato, gesticolava e gridava come un pazzo,fino a mettere le mani addosso.
Uscì dalla porta,mi intromisi tra i due interessati.
"Adesso basta. Calmatevi entrambi,le mani non risolvono nulla."
Gridai sperando di farmi capire.
"Hai ragione."
"Forza andiamocene da qui."
Disse Niall.Quel ragazzo.
Sì proprio lui.
Il riccio, con occhi verdi.
Styles. Harry Edward Styles.
Era davanti a me.
Ha discusso con Niall.
Era vestito con un completo di Gucci, bianco decorato floreale.
Mi voltai e lo guardai per qualche secondo.
Niall mi osservava trattenendomi la vita.
Entrammo dalla porta d'ingresso,il pub era enorme, affollato.
La gente era ammassata, le voci mescolate crearono rumori acuti.
"Un tavolo per due,grazie"
"Seguitemi."
Era un tavolo rotondo in legno lavorato e decorato, il soffitto era alto e raffinato.
La musica.
Era una musica tipica, su cui danzavano fluttuando nello spazio rimasto.
"Che cosa prendi Martina?"
"Un cocktail al mango."
"Uh... Ottima scelta!"
"Tu Niall?"
"Birra irlandese."
"Deve essere buona."Il cameriere segnò le ordinazioni e si diresse verso la cassa.
"Ci vieni spesso?"
"No,solo in occasioni speciali."
"Come mai hai portato qui?"
" non lo so."
"Dai. Dì la verità."
"Perché mi mancava questo posto."
"Come va con il bar?"
"Bene dai, e tu con il signor Tomlinson?"
"Bene anche se certe volte potrei prenderlo a botte." Scherzai.
"Ehm.. Guarda chi c'è qui!"
Mi voltai, guardai nuovamente quell'ombra lontana mettendo a fuoco l'immagine.
"Niall,dobbiamo andare subito."
Enunciai battendo le mani sul tavolo,presi la borsa,spostai la sedia leggermente, nascondendomi dietro un angolo del muro.
"Che succede?"
Chiese spaventato.
"Portami via da qui."
Sussurrai al suo orecchio, nascondendomi dietro di lui.
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Buona notte ❤️
Spero vi sia piaciuto.
Vi voglio bene.
Grazie mille per i commenti precedenti
Sogni d'Horan
Spegnete le Louis
Non sono più onLiam
Harryvederci.All the love 💕
|Martina|
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Shadows |L.T.| Fan Fiction (#wattys 2016)
FanfictionLouis Tomlinson, direttore della casa stilistica mondiale " Adidas", cerca nuovo personale. Ma dai suoi occhi c'era qualcosa di profondo... Magari amore e non solo odio, ma un amore così profondo da odiarsi. Sono gli sguardi che ci fregano. Quelli...