Tornarono a casa ancora con i ricordi di quel bacio, uno che rimarrà unico senza averne altri che potranno soltanto essere migliori. L'attico li accolse in gran splendore, illuminandosi per la rinascita della coppia di New York. Robert non la smetteva di dirle quanto valeva per lui, di coccolarla come una regina. Le accarezzò i capelli, facendola sedere e pettinandoli con le dita. Aurora alzò la testa per guardarlo mentre lavorava come un parrucchiere, sorridendo quando lo vide abbassarsi per darle un bacio.
-Lascia fare a me.
Restò seduta su quella sedia per un paio di minuti, le dita lunghe del suo uomo si districavano anche quando i nodi erano difficili e ben complessi, quando le faceva male bastava che alzasse una mano per ricevere carezze e baci sulla nuca come scuse.
Robert prese delle ciocche rosa, iniziando ad incrociarle ad una ad una.
-Ecco fatto!
Esclamò, dandole uno specchio per farle vedere quelle due treccie ai lati della testa, legate dietro, sulla nuca. Le aveva fatto una corona di capelli, era bravissimo.
Aurora si alzò, alzando gli angoli della bocca per farlo sorridere mentre la guardava incantato. Vide i suoi occhi scuri dipingersi di lacrime quando passò un dito sulle cicatrici che le aveva lasciato, purtroppo rovinandole per sempre il corpo.
Era sul punto di scoppiare a piangere, per questo lo calmò subito con un caldo abbraccio.
-Mi dispiace....
Mugugnò, tirando su con il naso come i bambini. Aurora gli fece posare la testa sul suo petto, appoggiando il mento tra il suo ciuffo morbido per accarezzarlo tutto.
-Guariranno vedrai.
Lo rassicurò, lasciando un bacio leggero sulla punta del ciuffo, scompigliandolo tutto per farlo ridere di nuovo. Robert alzò il capo, quei pochissimi centimetri di differenza che li dividevano si fecero più evidenti quando si avvicinò tanto da far sfiorare i nasi. Si morse un labbro ancora in lacrime, passando le mani sui fianchi fino alle costole.
Fermandosi di colpo guardò prima nel mare più limpido, gemendo soddisfatto quando strinse le forme da capogiro facendole inarcare la testa.
Si inumidì le labbra con la lingua, baciandola piano, lasciando sentire con una scossa di brividi la pelle che si staccava l'un l'altra, facendola spostare quando strinse i seni ancora più forte. La prese in braccio mentre continuavano a baciarsi, fradici della loro pioggia. Quando giunsero in bagno Robert tentò di non spezzarsi la schiena quando si spogliò tenendola in braccio solo con la forza del bacino.
Con il respiro già pesante le tolse giacca, maglione e reggiseno, mettendola a terra.
Si inginocchiò, lasciando dei baci sulle cosce, ginocchia e caviglie, accompagnando la discesa dei pantaloni assieme all'intimo.
Si fronteggiarono nudi, Rob guardò il suo corpo.
-Dovrò ringraziare chi ti ha fatto così bella.
Disse, dandole una scossa di brividi quando posò soltanto le mani sui fianchi. Aurora passò le mani leggere lungo le spalle larghe fino ai capelli, avvicinandosi finché toccò i pettorali con i seni.
L'attore si morse un labbro ancora per trattenere quei complimenti servizievoli, con gli occhi che non lasciavano quel corpo da maratoneta.
Passò i pollici sulla pancia dalla pelle sensibile, facendola ridere mentre ispezionava gli addominali in bella vista.
-Qualcuno ha fatto tanta palestra, ragazza.
La rosa ricambiò le carezze, seducendolo soltanto con le mani leggere che sfioravano la sua pelle ardente. Robert fece scorrere l'acqua nella vasca, sedendosi sul bordo mentre lei restava in piedi di fronte a lui.
Baciò il fianco più vicino, passando senza alcuna malizia la mano aperta sui glutei sodi. La guardava dal basso, baciandole il ventre e passando come seta le mani ruvide che graffiavano quella pelle morbida come petali di rosa.
La ragazza capì che quel giorno voleva amarla dolce, da gentiluomo, come quasi sempre aveva fatto. Non la toccò dove di solito un uomo tocca sempre, la riempì solo di baci e carezze nelle zone non proibite.
E anche se, abbassando di molto lo sguardo, si capiva che voleva farle di tutto e di più, per farla sentire tranquilla e davvero amata resistette all'istinto e normale impulso maschile.
Quando la vasca si riempì entrarono insieme, dandole la mano per non farla scivolare. Robert appoggiò la schiena contro la parete più vicina, allargando le gambe quando Aurora volle sedersi sul sui grembo. Con l'acqua calda che rilassava i corpi, tornarono a baciarsi, muovendosi dolcemente quando si accarezzavano i volti o i capelli, bagnandosi tutti.
Rob lasciò le braccia ferme sulla vita, lasciandosi fare ogni cosa dalla sua donna.
Ansimò contro quel collo fragile quando la rosa passò all'attacco, iniziando a dargli piacere muovendo la mano su e giù lungo la sua virilità.
Aurora guardò attentamente ogni sfumatura che cambiava colore quando incrementava la velocità, facendogli aggrottare leggermente le sopracciglia e scoprendo un pochino i denti.
-Sei così speciale tesoro.
I cuori pompavano regolari, ponendo fine a quel bagno finché uscirono rilassati. Si lasciò avvolgere dall'accappatoio, sorridendo compiaciuta mentre le baciava la spalla fino al collo, circondandole la vita con le braccia gocciolanti. Camminarono appiccicati fino alla camera da letto, dove si asciugarono un secondo per poi spogliarsi di nuovo. Robert quando la fece distendere sul letto si pose una domanda che tutti gli uomini con un cuore dovrebbero farsi:
È nuda perché la amo...o la amo perché è nuda?
Decise che la risposta si sarebbe rivelata quella stessa notte, salendo a gattoni sopra di lei e baciandola con dolce passione. Con le mani ben ferme ai lati della testa affondò nelle sue carni, raggiungendo le stelle più luminose.
Come seta era quel continuo sfregare, leggero si mosse facendola sentire al sicuro, non usata come oggetto dalla maggior parte degli uomini. Spinse piano, lasciandola abituarsi, facendola resistere quando provava dolore o piacere.
-Stai bene con me?
Chiese con voce trafelata dalla lussuria, da quella sensazione ogni volta che facevano l'amore la quale gli offuscava la vista.
Aurora chiuse gli occhi, schiudendo le labbra morbide e rosee per far uscire gemiti e parole indistinte.
-Sempre.
Rispose, ribaltando le situazioni e iniziando a muovere il bacino come voleva lei. Robert le accarezzò il collo chiedendole con uno sguardo un bacio lungo tutta la notte, afferrandole il fondoschiena quando cercava un appiglio al piacere.
Aurora si aggrappava ai pettorali, facendolo sedere mentre si muoveva ancora più forte, creando gemiti come quadri.
Robert le lasciò fare tutto ciò che voleva, abbracciandola quando scrollò i fianchi sfinita chiedendogli di uscire. Restarono abbracciati a raccontarsi cose, accarezzandosi leggeri.
Quindi, ragazzo mio:
È nuda perché la ami...o la ami perché è nuda?
*perdono for gli errori ma non ho tempo. Commentate e votate altrimenti vi crucio...*
Qua da Shinimal è tutto
Al prossimo capitolo.
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Until The Wheels Fall Off
RomanceSequel di Let's Hurt Tonight. "We see what we want." "Well, love has made me blind."