Brian

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-Sai, credo sia giunta l'ora di cercar lavoro.
Disse Aurora mentre beveva una birra al Lord Green appena sotto casa.
-Quindi vuoi trasferirti a New York, eh?
Rispose Giulia con lo sguardo fisso contro l'entrata del pub. La rosa si voltò con il braccio sullo schienale del divanetto su cui era seduta, vedendo solo gente che andava e veniva.
-Che c'è da guardare?
Chiese lei curiosa, guardando sospettosa la sua migliore amica che ovviamente negò subito senza pensarci.
-Nulla, ma rispondi alla mia domanda.
Aurora sorrise muovendo la testa in segno di assenso, capendo al volo la sua agitazione. Si morse un labbro e restò a guardarla in quel modo perverso per un bel po' di minuti finché l'amica si stufò.
-Non sto aspettando nessuno, tantomeno un ragazzo.
Non appena lo disse qualcuno si avvicinò al loro tavolo, e guarda caso apparteneva proprio all'universo maschile.
-Ciao, sono Brian piacere di conoscerti.
Era alto più di uno e ottanta, fisico da surfista, occhi verdi e capelli lunghi castani chiaro. La pittrice guardò prima Giulia che cercava di convincersi di essere invisibile, le fece l'occhiolino per poi stringere la mano al suddetto Brian.
Fece un sorriso troppo euforico dato che adorava quelle situazioni.
-Aurora, molto piacere.
Lo spilungone si sedette casualmente di fianco all'amica, ordinando lo stesso vino che aveva preso lei. La cuoca si sporse verso di loro sempre con quell'aria da curiosona che avrebbe fatto l'interrogatorio a Giulia non appena tornate a casa.
Che classica scena da serie televisiva.
-Allora piccioncini, da quanto state insieme?
Esordì con il mento appoggiato sulle mani unite.
Il ragazzo fece una risatina, passandosi una mano fra i capelli visibilmente imbarazzato.
-Ah, beh è da qualche settimana sai, stiamo provando.
Spiegò con un tono da ragazzino che non piacque molto alla rosa, la quale, da buona migliore amica, nel corso della conversazione spesso si fermava ad ispezionare ogni singolo comportamento di Brian e come guardava Giulia.
Fece una minuziosa ed accurata osservazione del fisico e del portamento, passando poi alla sua amica per vedere come si sentiva in sua presenza e sopratutto guardando il suo sguardo per accertarsi se fosse innamorata o meno.
-Tu che fai invece?
Chiese lui, risvegliandola dai suoi pensieri da detective in azione.
-Oh beh, sono nuova in questa città e vorrei tanto trovare lavoro. Diciamo che mi considero una pittrice anche se facevo la barista un tempo.
Il ragazzo esplose in un sorriso enorme, attirando l'attenzione delle due ragazze.
-Ma è fantastico! C'è un mio amico che lavora in uno studio artistico e sta cercando proprio nuovo personale!
Ma quanto possa essere bellissimo il destino a New York. Aurora iniziò davvero a sentirsi interessata al discorso anche se non rinunciava mai a lanciare frecciatine contro Giulia la quale era in super imbarazzo.
-Ottimo direi, dove si trova?
-Tre isolati dal grattacielo dove abita Robert Downey Jr, lo conosci vero?
La ragazza trattene un sussulto e deglutì senza far rumore, sbattendo le palpebre più volte prima di rispondere.
-Veramente no, mai sentito.
Diede un calcio a Giulia che ora la stava deridendo senza farsi vedere da Brian, facendole boccacce e quant'altro.
-È un attore famosissimo, lo incontrerai un giorno ne sono sicuro.
Lei strinse la bocca.
-Mh, ne dubito, ma come mai conosci dove abita?
Dio mio se era pessima la sua recitazione, non era fatta per mentire. Sudori freddi, palpitazioni e tremolio dato che non voleva far sapere a tutti che era fidanzata con lui, ne andava della sua reputazione e sopratutto perché tutti pensavano che fosse ancora sposato con Stella.
-Beh, una volta l'ho visto entrare in quel grattacielo con sua moglie perciò ho capito subito.
Strinse forte il bordo del tavolo.
-Quando?
Brian ci pensò su.
-Sarà stato due giorni fa circa, era mattina presto, perché lo chiedi?
Esattamente quando il pomeriggio di due giorni fa era a casa sua ed erano andati a letto. Aurora sapeva che doveva stare con sua moglie per via del bambino, ma lui le aveva sempre detto che si incontravano solo dal dottore.
Fu difficile tenere a bada il sospetto e fingere indifferenza.
-Solo curiosità.
Sfregò le mani, guardando di sbieco Giulia che aveva capito la situazione e stava già pensando a come aiutarla.
-Che ne dici di mostrarci lo studio domani?
Brian la guardò un attimo.
-Ma tu non devi essere in tribunale?
L'amica balbettò e si scambiò un sacco di occhiate piene di parole silenziose con la pittrice che le fece segno con le mani di inventarsi qualcosa.
-No, mi sostituisce il giudice Logan che ha molta più esperienza di me per quel caso.
-Perfetto. Allora facciamo domani mattina alle dieci? Vi vengo a prendere in macchina.
Aurora finse un sorriso sbilenco.
-Va benissimo, grazie è stato un piacere conoscerti
Si strinsero la mano e il surfista non perse occasione per dare a Giulia un bacio a stampo, scusandosi di avere un impegno e uscendo fuori dal Lord Green.
Inutile dire che quando le due ragazze tornarono a casa ignorarono Zed e Romeo per urlarsi contro, la classica scenata di panico di due donne.
-Non mi avevi mai detto che eri fidanzata!
Iniziò lei puntandole il dito contro.
-E tu non mi avevi mai detto che Robert si vedeva ancora con Stella!!
Si finse offesa.
-Io non ho detto parola!
-Ma l'ho capito dalla tua agitazione Aurora, e non venirmi a dire che sua moglie è pure incinta!
La rosa si morse il labbro inferiore e esitò sul posto, facendo la tipica espressione di uno che ammette ma non vuole dirlo.
Giulia si coprì il volto con le mani.
-Non ci posso credere. E adesso che fai?
-Gli andrò a parlare questo è certo, si vedranno solo per via della gravidanza non sospetto di nulla.
La riccia si avvicinò a lei di molto, mettendo le mani sui fianchi per farle giurare ciò che stava dicendo.
-Sicura?
Col cavolo.
-Sicura.
Sospirarono all'unisono, iniziando a camminare per il salotto per prendere i propri pigiami sparsi chissà dove.
-Brian non mi convince molto.
Giulia alzò un sopracciglio.
-Almeno ti ha trovato lavoro, e forse anche nuovi amici che ne sai.
Ed era vero che di amici ne avrebbe trovati, ma il suo unico pensiero che brulicava nella mente era una semplice domanda che però nascondeva mille complessi mentali.
Sospettava di Robert o no?

*e si, mi sta influenzando questo modo alla serie tv americana degli anni novanta, ma la amerete. Commentate e votate altrimenti vi crucio...*
Qua da Shinimal è tutto
Al prossimo capitolo.

*Qua da Shinimal è tutto Al prossimo capitolo

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