E quindi?

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Aurora si svegliò di colpo, ma non riuscì ad alzarsi più di tanto dato che le faceva male tutto il corpo. Strofinò le nocche contro gli occhi, puntellandosi sui gomiti per guardarsi attorno: era nell'ospedale più vicino al suo paese, dista dieci minuti.
Sentendo qualcosa di appiccicoso sul fianco alzò la maglietta, vedendo un'enorme cerotto bianco che premeva dove Antonio aveva affondato il coltello. Ricadde di getto indietro, vedendo la madre avvicinarsi cauta.
-Te l'avevo detto di non uscire.
Disse un po' dolce e un po' stizzita, non era di certo la prima volta che la portava in quell'ospedale.
Aurora sorrise, passando una mano tra i capelli e prendendo una decisone su due piedi, quando provava dolore lei aveva la brutta abitudine di accumulare molta energia, e di conseguenza idee pazze.
-Voglio andare dal parrucchiere.
-Non è il momento questo Aury.
Con quel tono era tornata a quand'era piccina e faceva la piccola ribelle contro di lei.
Sbuffò, lanciando le coperte a terra dato che stava morendo di caldo.
-Antonio come sta?
-Peggio di te, la polizia ha visto il video delle telecamere e visto che ha iniziato lui, lui va nei guai.
La rosa vittoriosa sorrise, allungando un braccio per prendere un bicchiere d'acqua.
-Il tuo salvataggio non ha fatto molto scalpore, oramai siamo tutti abituati.
-Come sempre.
Disse mandando giù il liquido puro.
-Ti piace essere l'eroina di turno, vero?
-In effetti sì mamma, e dovresti andarne fiera.
Capì troppo tardi che non stava scherzando affatto, così deglutì.
-Non è un gioco Aurora, potrai essere forte quanto vuoi, ma oggi quel coltello è finito nel fianco e magari domani finirà nel cuore!
Abbassò lo sguardo: la sgridata della mamma è la sgridata della mamma c'è poco da fare.
-Voleva vendicarsi per quello che avevo fatto, ricordi?
-Oh, in quel periodo mi hai deluso come poche cose al mondo figliola.
La pittrice serrò le labbra, quell'argomento ogni volta le feriva entrambe. Quando faceva parte della banda di vandali, quando tornava a casa piena di sangue o lividi, quando tornava a casa con una birra in mano e se ne fregava altamente, ecco, sua madre le urlava contro il suo disappunto.
In quel periodo avevano litigato moltissimo, il padre anche, alla fine riuscirono a salvarla, ma per la ragazza ricordare quei due occhi pieni di delusione dopo tanti anni le aprì ferite mai chiuse.
-Se non lottavo sarei morta, madre.
A testa bassa indurì la voce.
-Lo so, e hai fatto bene a difenderti, ma non ricadere nelle vecchie abitudini ti prego.
In quel periodo veniva anche presa in giro da tutte le sue compagne di classe da come si vestiva, da come parlava, dicevano che era troppo maschiaccio. Aurora se ne fregava altamente, ma dentro il suo animo buono ne risentiva e mai l'aveva confessato alla mamma per risparmiarle un altro dolore.
-Non succederà, sono cambiata adesso.
L'abbracciò piano, tossendo leggermente e la cuoca se ne accorse infatti le rivolse uno sguardo sospettoso.
-Stai male mamma?
Aveva fatto la stessa domanda ad un'altra persona, e per colpa di quella domanda ora si ritrovava in Italia. Strinse forte le lenzuola senza accorgersene, da quella domanda ora si aspettava una sola risposta.
-È la vecchiaia che si fa sentire.
Tossì ancora, chinandosi.
Aurora digrignò i denti capendo come sarebbe andata a finire, tirandosi i capelli.
-Ma non voglio morire finché non ti vedrò felice.
Pochi giorni dopo era già fuori, dal parrucchiere.
Si fece togliere quel maledetto rosa dalla cute, guardandosi allo specchio dopo tantissimi anni coi suoi capelli naturali. Passò le dita tra quelle ciocche marroni, con sfumature ramate sotto i raggi del sole. Era come avere un nuovo colore, abituata a vedere sempre quel maledettissimo rosa. Ghignò allo specchio quando finì il suo lavoro, passandosi la mano tra il ciuffo bello alto che puntava all'indietro. Stava bene, le piaceva.
Voleva cambiare vita, dimenticando la vecchia Aurora innamorata persa, anche se Robert resterà per sempre nel suo cuore.
Quel ciuffo sembrava una fiamma, ma per noi resterà sempre una rosa dai petali stupendi.
Prima di uscire però si fece colorare poche ciocche del colore che la caratterizzava, restava pur sempre una parte di lei, non voleva averne nostalgia. Come da lasciare una traccia del passato ora che voleva andarsene nel futuro.
E non le importava di avere di nuovo il taglio che aveva da adolescente, era l'ultimo dei suoi problemi.
Tornando a casa trovò una busta nella cassetta delle lettere. L'aprì con cautela, sul palmo della mano uscì una qualcosa forte abbastanza da farla cadere a terra.
Boccheggiando rigirò tra le dita quella targa militare, con sopra inciso un nome che le scatenava dentro l'impossibile: Robert Downey Jr.
Dietro c'era il simbolo dell'esercito americano, nell'altra targa invece il numero che aveva come soldato, dietro un aereo militare. Quei due ciondoli legati da una catena che subito si mise al collo, cercando di annusare l'odore che tanto le mancava. Analizzò da cima a fondo la busta, riuscendo soltanto a trovare un biglietto minuscolo con scritto:
Come back
-Torna indietro...
Nessuna firma, ma soltanto lo stile di scrittura le fece tribulare il cuore.
Con rabbia stracciò la busta, strappandola con i denti, stufa di essere bersaglio di scherzi così puerili. L'unica cosa che non stracciò fu la collana e il bigliettino. Entrò in casa stringendo i ciondoli al petto, dando un bacio al foglietto e mettendolo nel cassetto del comodino.
E se fosse vero?
L'unica risposta era tornare indietro a New York, ma aveva detto addio a tutti, spezzando loro il cuore.
Passò la mano tra il ciuffo come adorava fare, sbuffando, passando l'intera nottata a fissare quel nome inciso a fuoco nel metallo.
Purtroppo la storia si ripete, così Aurora corse nella camera degli ospiti quando sentì un tonfo netto. Vide sua madre a terra caduta dal letto, non riusciva più a rialzarsi. La rosa non sapendo cosa fare chiamò i soccorsi che le portarono entrambe all'ospedale.
Non ancora, non di nuovo.
E quindi eccoci qua: con Aurora che stava sorvegliando la madre sul lettino.
Sapete come andrà a finire, ma non quanto sarà il dolore.
Nella vita perdi...e quindi?





*oh si, accadrà. Commentate e votate altrimenti vi crucio...*
Qua da Shinimal è tutto
Al prossimo capitolo.

comunque il nuovo taglio di Aury è come quello della cazzutissima P!nk in True Love

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comunque il nuovo taglio di Aury è come quello della cazzutissima P!nk in True Love

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