Festa

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-È incredibile, non riesco ancora a crederci!
Esclamò Aurora, facendo tintinnare i tacchi del vestito quando saltellava sulla platea. Dei camerieri spuntati dal nulla avevano portato tavoli e sedie bianche, tutto pareva richiamare la classica atmosfera di un bar italiano. Robert andò verso un contatore e premette una levetta, facendo calare fili di luce come a Natale dal soffitto aperto. Intanto i Coldplay si erano calmati, suonando qualcosa di più calmo rilassando la festa.
Talmente era felice che si dimenticò di quanto desse fastidio il vestito argenteo da alcuni riflessi dorati, lasciando volteggiare le maniche larghe quando tornava in pista da ballo per danzare.
-Chi ha organizzato tutto questo?
La compagnia si strinse attorno al tavolino, bevendo quei cocktail dall'aspetto afrodisiaco.
-Noi! Quando ti chiudevi nel tuo ufficio a parlare con i clienti partiva automaticamente la nostra riunione su come pianificare la festa.
-Poi ovviamente hanno coinvolto anche gli altri.
Aggiunse Giulia che faceva la timidona con Ronald, il povero irlandese piano piano faceva conoscenza di tutta la combriccola. I suoi occhi verde smeraldo sognanti fissavano i Coldplay cantare Everglow in santa pace, quando volevano andarsene andavano non c'era alcun problema.
-E non è tutto, rimane ancora un regalo.
Amanda e Robert si abbassarono un secondo, tirando da sotto la tovaglia un sacchetto tutto decorato. Aurora trepidante lo prese tremando, delicata fece scorrere via il fiocco per tirare fuori una scatoletta in pelle sintetica.
-Ragazzi sul serio...è davvero troppo...io..
Balbettò imbarazzata, passando il dorso della mano sugli occhi per togliere le lacrime. L'attore mise un braccio attorno alle spalle, stringendola mentre la incoraggiava ad aprire il regalo.
Gli occhi di giada tornarono ad illuminarsi quando vide, appoggiata accuratamente su un cuscinetto, una bellissima collana dal ciondolo letteralmente azzeccato.
-Qualcuno ci ha rivelato che ti piace tanto il mare, perciò è stato facile.
Rigirò tra le dita quella splendida barca a vela intersecata in un cerchio, assieme a lei tintinnava libera la coda di balena. Era di oro finissimo, da indossare praticamente subito.
Aurora sentì le mani di Robert alzarle delicato i capelli per permetterle di agganciarsi la collanina, felicissima batté le mani come una bimba a Natale.
Rabbrividì sentendo il freddo materiale a contatto con il petto semi-scoperto, ma non ci badò neppure quando Downey lanciava occhiate fameliche alla scollatura perfetta da farlo impazzire ad ogni costo. Incrociò le gambe per evitare di farsi scoprire, abbottonando la giacca grigia in tinta con il completo da uomo, tranne per la maglia colorata.
Strinse ancora di più le gambe osservando una goccia di mojito correre sensuale sul collo e poi giù fino allo sterno, venendo spazzata via dal dito così piccolo e fragile della bella Aurora. Stava andando a fuoco sia dentro che fuori, soprattutto perché il sangue iniziava a colare verso il basso ventre.
Si grattò il mento sbarbato pur di distrarsi, ma accidentalmente, o forse no, la rosa sfiorò il suo ginocchio con la gamba nuda, facendolo dannare. Robert di scatto artigliò quella coscia perfetta, facendola sussultare ma allo stesso tempo scambiando un'occhiata divertita.
La pittrice rise sotto i baffi, allungando il collo per vederlo in difficoltà senza precedenti.
Eccome se si stava divertendo!
-Che ne dite se balliamo? Fix You è una delle mie preferite.
Le sedie strisciarono sul pavimento, tutti si recarono davanti alla band che stava suonando l'ultima, così Aurora lo prese per mano accompagnandolo al centro.
Robert continuava a tirarsi giù la giacca, mettendo le mani sui fianchi e irrigidendosi da quanto la stava desiderando.
-Abbiamo un piccolo problema, vero?
Sussurrò al suo orecchio sensuale, mordendogli il lobo mentre lenta accarezzava le spalle tremanti. Si muovevano lenti, la ragazza provò a farlo avvicinare ancora un pochino ma l'uomo chiaramente lo prese come un invito troppo veloce.
-Oddio, forse è meglio se stai un po' lontano!
Commentò ridacchiando quando Rob la sbatté sul bacino ansimando, nascondendo l'eccitazione tra le gambe di Aurora che subito lo fece indietreggiare. Aveva la bocca tappata per evitare di scoppiare a ridere, ma al tempo stesso si stava immaginando cosa sarebbe successo a casa, da soli.
Guardò i suoi occhi cangianti pieni di desiderio lussurioso, a stento tratteneva le mani venose dal stringerle i glutei.
Inclinò la testa per affondare le labbra sulla guancia, allacciando le braccia dietro la schiena, continuando quel lento che lo stava portando verso il baratro.
-Non potevi vestirti in un'altro modo?
Si lamentò stringendo i denti quando il ritmo della canzone costrinse tutti a stringersi fino a farsi del male. Ora Aurora a stento lo controllava dal strapparle di dosso quella meraviglia, notando il leggero strusciarsi contro il suo fiore.
-Pensa ad altro.
Serviva a poco.
Successivamente mangiarono una torta a forma di rosa ma colorata dai colori dell'arcobaleno, tutto merito dello zucchero e del cioccolato bianco sostenuti dal pan di spagna.
Finalmente quando la festa finì, Robert praticamente la portò di corsa a casa, dove sarebbero iniziati i giochi.
-Adesso abbiamo festeggiato il tuo compleanno, manca San Valentino.
Sussurrò roco.

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Qua da Shinimal è tutto
Al prossimo capitolo.

*Qua da Shinimal è tutto Al prossimo capitolo

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