-Hai già le contrazioni?!
Chiese preoccupato Robert mentre guidava la Porsche, tenendo una mano sulla pancia di Aurora leggermente gonfia.
La donna sbuffò, passando le dita sulle numerose vene che c'erano sul dorso.
-Non sappiamo nemmeno se è maschio o femmina amore, sembri tu quello incinta tra noi due!
-Mi sono informato bene ieri notte, e da ciò che vedo potrebbe essere un maschietto.
Aurora roteò gli occhi.
-Oddio già mi immagino sentirmi emarginata mentre guardate le partite di calcio.
-Qua non siamo in Italia honey: noi guardiamo il baseball.
-Allora il calcio lo guarderà con me! Forza Roma!
Urlò picchiando le mani sul cruscotto, inneggiando a voce alta l'inno della sua squadra con una mano sul cuore. Robert sbuffò divertito, guidando tra quelle strade circondate da alberi dove a volte si intravedeva il mare.
-Dorothy e Marshall sono ancora dietro di noi?
La rosa voltandosi vide l'auto dei due coniugi seguirli, perciò diede conferma.
Fermandosi ad un semaforo lento più di un secolo Rob furbo lanciò uno sguardo languido al corpo ancora bellissimo della protagonista, facendo scivolare la mano lungo la coscia e poi premerla contro il fiore caldo.
Aurora irrigidendosi sospirò, mentre rabbrividiva quando sfiorava le labbra con le dita fino a entrare dentro di lei con una mano nei jeans. Si aggrappò al braccio dell'attore, stringendolo mentre muoveva il bacino ancora di più contro la sua mano mentre gemeva. La penetrava con tre dita, spingendo forte e muovendo il bacino a volte data l'erezione al culmine.
Aurora gli sbottonò i pantaloni, infilando la mano dentro ai boxer mentre la muoveva veloce lungo l'asta.
Erano così: partiva subito la fiamma dal nulla.
-Non voglio farti del male a letto, quindi vieni qui così ti salvi.
Ringhiò lui cattivo per la prima volta dato che il tocco della ragazza lo mandava su di giri.
La tirò per i capelli, inumidendole le labbra con la punta del membro, quando apri la bocca lui chiuse gli occhi coi denti digrignati. Le spingeva la testa, guidando con le sopracciglia aggrottate dal selvaggio piacere. A volte le dava degli schiaffi sulle natiche che la fecero piangere da quanto erano forti, ma poi si sarebbe vendicata.
Perché la vendetta è un piatto da spaccare in faccia.
Emetteva dei versi strozzati quando la spingeva fino alla fine, il membro le occupava la gola e boccheggiava. Finì il lavoretto con la bocca impastata dal suo liquido, sputandolo fuori dal finestrino dato che non voleva vomitare in quella bella macchina. Intanto i coniugi videro tutto da dietro, addirittura Dorothy spiava con un binocolo mentre ridevano.
-Questi due ci danno dentro più di noi!
-Ma scommetto che non hanno mai fatto e ricreato le regole del kamasutra!
Marshall e Dorothy batterono il cinque, mentre nella Porsche Aurora pensava a come ribellarsi. Quando si eccitava poteva diventare o un coccolo super cuccioloso ma che addolciva soltanto per ottenere ciò che voleva, oppure un diavolo incontenibile dalle maniere abbastanza forti.
Aurora intanto stava bevendo dalla bottiglietta d'acqua, facendo dei gargarismi per poi sputare sempre fuori dal finestrino.
-Che stai facendo?
-No sai, non vorrei entrare e sentirmi dire dalla receptionist: ben arrivata alito di sperma!
Robert tossì stupito dal suo uso delle parole, forse era la gravidanza che la rendeva così.
Svoltarono l'angolo, entrando in una strada che portava davanti all'albergo più bello che avessero mai visto: Farhampton Inn, a Long Island, un'isola della costa orientale degli Stati Uniti, situata di fronte agli Stati di New York e Connecticut.
Ed eccola là, la loro prossima dimora per una settimana fino al matrimonio:
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Until The Wheels Fall Off
RomanceSequel di Let's Hurt Tonight. "We see what we want." "Well, love has made me blind."