Nel corridoio si sentivano solo i loro passi.
Addirittura il rumore dei tacchi di Aurora, quel leggero ticchettio che scandiva i minuti, faceva impazzire Robert. Stava al suo fianco, tenendole la mano mentre pregustava i momenti che sarebbero susseguiti.
Camminavano lentamente, non c'era fretta.
Robert spostò lo sguardo sul profilo della rosa, ghignando mentre faceva scorrere gli occhi su ogni parte del corpo. Era la sua donna, finalmente si sentiva davvero felice e alla domanda numero uno abbiamo finalmente trovato la risposta, ma la scoprirete dopo. Insieme aprirono la porta, entrando nella sala che si illuminò per l'ultima volta sulla coppia felicemente insieme.
-Tesoro...
Aurora si voltò verso Robert, sensuale, puntando a farlo dannare con poco.
Lo vide avvicinarsi e toccarle la mano, con il pollice tracciava il dorso e mandava scariche elettriche lungo la spina dorsale. Baciandole gli occhi chiese di chiuderli e la pittrice obbedì, sentendo mentre le sollevava in aria la mano. Percepì qualcosa di freddo e confortevole scorrere lungo il dito, e quando riaprì gli occhi vide un bellissimo anello con il simbolo dell'infinito sopra, argenteo e violaceo con una spruzzatina di azzurro. A bocca aperta vide che anche lui ne possedeva uno uguale, così si coprì la bocca per l'ennesima sorpresa.
Sorrisero sincrozzati, Robert le accarezzò il viso per poi scendere sul collo.
Lascivo fece scorrere i polpastrelli sul petto, seguendo la scollatura fino a premere il dito sopra l'ombelico, esattamente dove il motivo della sua perdizione finiva. Come se stesse suonando il pianoforte tornò su, questa volta tenendo tra il pollice e l'indice la pelle del collo senza farle male. Aurora tratteneva il respiro sentendo una fiamma prendere forma dentro lo stomaco, attorcigliandosi dai brividi quando Robert le fece dimenticare tutto semplicemente sorridendo.
Con due passi erano già attaccati, le labbra giocavano sfiorandosi, prendendosi in giro a vicenda.
-Continuo a perdermi nei tuoi occhi.
Sussurrò, massaggiando il lobo dell'orecchio e poi respirando forte quando infilò tutta la mano dentro i capelli. Passò le dita tra le ciocche, sentendole lisce e fresche. Profumavano di un qualcosa che non conosceva ma che sicuramente lo mandava su di giri.
Downey spinse leggermente la nuca per incontrare quelle labbra morbide, mordicchiandole affamato.
Tirò il labbro inferiore, alzando lo sguardo con quelle iridi ambrate dai contorni verdi, le pupille dilatate poiché stava fissando l'unica persona che amava.
Respirò caldo ancora un po' su di lei, gettandosi a capofitto non appena Aurora ricambiò le coccole. Ora nella stanza risuonava solo il rumore dei loro baci perfetti, di come pressavano i volti per mangiarsi l'un l'altro fino a divorare il cuore.
Rob si irrigidì soddisfatto quando finalmente strinse i glutei, accarezzando quel vestito di seta e paillettes. Oh, amava quel vestito.
-Non ti servirà più.
Disse roco alzando la gonna corta.
La prese in braccio facendola volteggiare, portandola su in camera da letto.
Chiuse la porta, spegnendo le luci, lasciando al buio la loro nottata. Aurora venne messa a terra, giocosa appoggiò le mani sul muro, inclinando la testa per vedere l'ombra di Robert pressarla contro la parete. Come benzina sul fuoco fece alzare la gonna fino alla schiena, inginocchiandosi e mordendo quel fondoschiena sodo.
Con una mano risalì predatore verso il busto, graffiando lo sterno.
Sempre più eccitato passò a baciarle pezzo dopo pezzo la schiena, tracciando la cerniera che divideva la serata dal divenire più movimentata. Fece scendere la zip, guardando il vestito aprirsi, mentre le baciava il collo e le spalle.
Appena prima di lasciare il Versace a terra di tutta furia lanciò chissà dove la giacca e la maglietta, slacciandosi cintura e restando solamente in boxer dato che anche Aurora indossava solo delle mutandine.
La girò, scoprendole il seno mentre ringhiava, baciando la vena centrale del collo fino ad avvolgere con le labbra un capezzolo. La rosa inarcò la testa, mordendosi il labbro mentre lui intanto faceva scorrere il dito sulla fessura della sua femminilità.
Nel buio vide solo quel sorriso luminoso accendersi non appena la privò dell'intimo, afferrando una gamba e mettendosela sulla spalla. Robert la tenne ferma per il bacino, affondando la lingua dentro di lei.
Fece sempre più pressione, mandandola in paradiso mentre boccheggiava quando inserì un dito per darle piacere.
Ansimava dentro la ragazza, l'erezione diveniva sempre più incontrollabile.
Finì baciandole il clitoride, alzandosi mentre Aurora sentiva le gambe tremare.
La pittrice passò le mani sull'addome, spingendolo sopra il letto mentre a gattoni saliva sull'attore. In quel momento non voleva essere da nessuna parte, quello era il posto perfetto.
Robert accarezzò i fianchi, mettendosi a sedere mentre con una mano sul sedere la premeva contro la patta dura.
Muoveva il bacino per strusciarsi e farlo dannare fino all'inferno, Downey passava la lingua incandescente lungo la mandibola fino a farle il solletico.
Tornarono a baciarsi famelici, uno divorava l'altro, Aurora premeva le mani sulle guance, scombinando il ciuffo moro. L'uomo fece tintinnare i denti tra il bacio, come un coccodrillo le azzannò la lingua con la sua, dilaniando talmente forte da farla rotolare sotto di lui. Continuarono a rotolarsi tra le coperte, intrecciandosi come fili.
Pareva danzassero da quanto quel bacio li stava muovendo, toccandosi ovunque senza porsi un limite figuriamoci pensare.
Robert vinse il premio bloccandole i polsi, respirando affannosamente con tutti i capelli sulla fronte sudata. Si posizionò tra le gambe, facendo sentire l'eccitazione sessuale.
Cominciò a strusciarsi, creando ancora più calore, mordendo tutto ciò di commestibile su quel volto angelico.
Mise più pressione, inarcando la testa, erano fiammiferi.
-Si sta riscaldando, riesci a sentirlo?
Diede un colpo di reni, ringhiando dal piacere.
Ripeté la frase, continuando a spingere mentre Aurora serrava soltanto gli occhi senza rispondere.
Arrabbiandosi si mise in ginocchio, togliendo i boxer e lasciando libero quel desiderio così evidente che non riusciva più a contenere. Robert digrignava i denti, afferrando il volto della rosa e schiacciandolo per obbligarla a vederlo mentre passava la mano lungo l'asta per prepararsi a possederla.
Con un colpo d'affondo entrò dentro di lei, gridando dal piacere finalmente ottenuto, tenendola stretta mentre spingeva sempre più in profondità facendola urlare costantemente.
Sprofondavano dentro il materasso, Aurora non riusciva a chiudere la bocca per riprendersi che subito lui aumentava la velocità fino a farle perdere la voce. Usò le braccia per sostenersi, appoggiando la fronte su quella della ragazza, guardandola negli occhi per vedere ogni singola sfumatura, ogni singola stagione che passava dentro le iridi mentre aggrottava le sopracciglia spingendo.
Allacciò le braccia dietro il collo, implorandolo di dare il meglio di se fino a sentire la pelle bruciare dallo sforzo.
Di colpo rallentò le spinte, aspirando l'aria con i denti che mordevano il labbro inferiore, irrigidendosi sempre di più, pronto ad esplodere. Con un urlo e un'alzata di violini si sprigionò dentro di lei, cadendo a peso morto mentre sussultava quando gli ultimi colpi portarono Aurora a fare la stessa cosa.
Uscì con un bacio, portandola sopra di lui, offrendosi come materasso personale.
Si addormentarono accarezzandosi i capelli, ma questa verrà ricordata come l'ultima notte.*eh si, la canzone ci sta. Perdonate errori di battitura. Commentate e votate altrimenti vi crucio...*
Qua da Shinimal è tutto
Al prossimo capitolo.
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Until The Wheels Fall Off
RomanceSequel di Let's Hurt Tonight. "We see what we want." "Well, love has made me blind."