Fermi! Non premete play. Vi avviso che sarà dura leggere con questo video in sottofondo, perciò se non vi ritenete pronti, allora non premete play. Se invece volete provare per sapere, allora fatelo.
Se siete pronti, ora potete avviare il video.
Quando Aurora tornò in casa, settimane dopo essere tornata ad amare Robert, avrebbe voluto trovare tutto tranne ciò che vide.
Perché il dolore può finire. Devi soltanto lasciarlo entrare tutto, e non puoi combatterlo.
Aprendo quella porta, vide l'appartamento di nuovo rovinato, ma non da fori di proiettile.
No.
Era un qualcosa che non ha colore, non ha vita, non ha sapore, che non è niente se non dolore.
Vide strisce di sangue per tutto il pavimento, sul muro c'erano graffi, segni rossi, era il set di un film horror.
Posò la mano sulla clavicola, sentendola pulsare. Le vene correvano sotto il suo tocco, il cuore pompava dal panico e non è forse questo il vuoto più grande!?
Tutto questo dolore, tutta questa agonia, questo brivido che ti prende e non ti lascerà mai più.
Non hai via di scampo.
Se soffri continuerai a soffrire, ancora e ancora, e non esiste magia che possa cambiare questo.
Robert non c'era, c'era soltanto il suo sangue.
Lo avevano preso.
Stava pagando il suo passato, o forse l'aveva già fatto e ora da qualche parte giaceva il suo cadavere.
Vide segni di lotta, tutto rotto.
Cadde in ginocchio urlando.
Gridando soltanto fino a sentire un drago in gola che sputava fiamme, rendeva cenere tutto ciò a cui credeva.
Ora era chissà dove lui, a morire.
L'aveva avvisata di stare fuori quel giorno, forse lui sapeva già il destino dove l'avrebbe portato.
A camminare con il destino rischi che ti getti tra le fauci dell'inferno senza pietà, e tu devi averla.
Aveva grida nella mente, dall'altra parte di Dio in una macchina nera Robert si dimenava, la bocca chiusa da una fascia che mordeva fino a strappare il tessuto.
Si dimenava, gridava sbattendo la testa contro il finestrino, urlava.
-AURORAAAAA!
Quella straziante richiesta di aiuto giunse al cuore della protagonista che tenne le mani su di esso.
Gli chiedeva, pregava di perdonarla, di divenire molto più di un organo.
Ma urlavano insieme, una linea invisibile che collegava quelle urla. Mise le mani sulle orecchie, per far tacere le urla di Robert dentro la sua testa, si guardava attorno e ad ogni striscia di sangue lo vedeva combattere e poi cadere.
Le lacrime scesero, bagnarono il sangue e Robert, anche se molto lontano da lei, riuscì a percepire quel pianto. Si dimenò ancora di più, le mani legate dietro la schiena, urlando, piangendo contro il finestrino, contro se stesso.
-DEVO TORNARE DA LEI, DEVO TORNARE DA LEI!!
Ripeteva gridando, conoscendo soltanto quella lingua.
Aurora cadde in ginocchio, ma quando alzò le mani sui palmi vide il sangue di Robert e tornò ad urlare. Immaginava se quel giorno lontano l'avesse ucciso in doccia, se adesso fosse dietro le sbarre.
E nessuna candela, nessun dispiacere, nessuna preghiera poteva farle dimenticare che tutto ciò che aveva...se n'èra andato.
C'erano continue urla, loro gridavano fino a creare un nuovo significato del dolore.
E non importa a nessuno se sia esagerato, se sia troppo, se queste grida siano il colpo di grazia. Perché quando hai la rabbia dentro, la vendetta, il suicidio, l'amore, allora vuoi che tutte le persone si sentano come te.
Perciò fa male a tutti, ad Aurora che se questo è amare allora non voleva più farlo.
A Robert che se questo significa sacrificarsi allora preferiva essere codardo per sempre.
Al diavolo che muove i fili delle nostre grida.
Fa così male, non riesci a respirare.
Le persone capiscono soltanto quello che le conviene, e ti incolpano per questo.
I due sentivano la guerra dentro alla testa, urlavano, Aurora restava immersa da quel sangue come minaccia che la morte, non ti permette mai di dire addio.
E mio Dio, ti senti come se avessi un buco nel cuore per l'eternità, e l'unica persona che permetteva di riempirlo ora è andata. Non era morto, lei lo percepiva, ma essere circondata dal suo sangue faceva lo stesso effetto.
Perciò ora toccava alzarsi e andarlo a cercare, ma se si è già a terra come puoi cadere ancora?
Pensava a sua madre, a tutti.
Alla compagnia che lei stessa aveva deciso di abbandonare per proteggerla da quei nemici di Robert, che ora, erano diventati i suoi.
Gonfiando il petto, sentivano l'aria che riempiva i polmoni pronti ad esplodere, e poi aprendo la bocca lasciare che il grido esca fuori e rompa il silenzio.
Non esiste modo per amare se non soffrire continuamente.
E l'urlo è l'unico modo che abbiamo per lasciar parlare il nostro dolore.
Quel mostro che teneva loro la mano, che non vedevano ma c'era sempre stato, ora mordeva. Dilaniava la pelle, le carni, strappava ogni emozione.
Aurora doveva alzarsi e cercarlo.
Un grido, due urla, e soltanto l'amore come scudo.*spero che il video abbia fatto il suo lavoro. Commentate e votate altrimenti vi crucio...*
Qua da Shinimal è tutto
Al prossimo capitolo.
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Until The Wheels Fall Off
RomanceSequel di Let's Hurt Tonight. "We see what we want." "Well, love has made me blind."