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«Amore, sono qui» urla Daniel dalla cucina.
Gli dico che adesso devo uscire per andare ad informarmi per un lavoro, lui annuisce e mi da un bacio sulla guancia.
Io e il mio ragazzo ci conosciamo da ben due anni e nessuno fin adesso è riuscito a separarci, abbiamo un rapporto veramente forte e grande.
Da poco abbiamo deciso di trasferirci qui a Bologna insieme ai miei genitori per trovare un lavoro ma nessuna risposta. Pazienza aspetterò ancora qualche giorno per una chiamata.
«Esmeralda stai tranquilla che lo troverai prima o poi un lavoro, non è poi così grave starne senza per un po', amore di mamma»
«Si che lo è, abbiamo deciso di acquistare un locale al quale aprire un hotel di lusso e per fare ciò occorre un lavoro»
Mi dice che può chiederlo a mio padre ma rifiuto e attacco la chiamata.
Decido di iscrivermi in palestra, giusto un po' per snellire il mio corpo.
Mi dice tutti i prezzi per i prossimi mesi e direi che non è male andarci tutte le volte che voglio.
«Quindi ci vediamo domani mattina»
«Arrivederci»
Ricevo una chiamata da Daniel e corro subito in casa, certi uomini non sanno cucinare e invece di imparare qualcosa decidono di dar fuoco la casa.
Non ho scelto il mio uomo per la sua personalità o per il suo corpo ma per il dolce carattere che ha e so bene che nel mondo ne esistono uno su dieci.
«Ascolta, mi hanno inviato un messaggio quelli del collage dicendo che ti aspettano il 15 settembre. Ci andrai giusto?»
Dovrebbe pur sapere che l'aspettavo da parecchio tempo. Finalmente frequenterò una nuova scuola.
«Certo che ci andrò»
Non sembro molto convinta ma lo sono tantissimo.
Ora mi dovrei organizzare con la scuola e la palestra.
Racconto tutto a mia madre e per qualche secondo non risponde delle sue azioni dopodiché mi abbraccia fortissimo e mi augura di fare del mio meglio per ottenere un diploma da urlo.
                               ***
L'indomani mattina la sveglia suona molto presto. È l'ora di iniziare a preparare e affrontare questa giornata in meglio possibile, decido di mettermi qualcosa di sportivo e mi inizio a in camminare per il mio primo giorno di palestra, ma ci andrò a piedi visto che non è tanto lontano da casa mia.
Metto le cuffiette e inizio a muovermi con una leggera corsetta e per un attimo chiudo gli occhi e mi libero dai miei pensieri che fino a poco fa mi allontanavano dal mondo.
«Ops, scusami tanto»
Apro gli occhi e mi ritrovo con il culo per terra e un ragazzo sopra di me.
Tolgo le cuffiette e mi metto ad urlare. «Chi cazzo sei!»
«Io chi sono? Mi vieni addosso e lo vuoi sapere da me?»
«Non guardavo la strada, scusami» e adesso mi tocca anche scusarmi per non aver visto dove stavo andando, potevo anche sbattere contro un palo e invece eccomi qui sotto a un uomo.
Tanto a lui che importa? Io mi sono fatta male mica lui.
«Tutto apposto?»
Ora fa la finta di preoccuparsi? No, non lo scuso.
«Puoi toglierti per favore?» lo supplico di levarsi.
«Mh, certo. Potevi anche dirlo prima» mi fa l'occhiolino quasi come lui ci stesse provando.
Ora che lo guardo per bene noto che ha dei bellissimi capelli castani, soprattutto il ciuffo che gli arriva quasi vicino all'occhio sinistro e degli occhi color verde smeraldo. Mi sembra quasi un sogno tutto ciò.
Mi aiuta ad alzarmi e poi va via senza scusarsi.

io prima di te Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora