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Esmeralda
Mia madre ha visto gli occhi del piccolo.
«Ti rendi conto adesso di crescere un figlio senza un padre?» mi urla addosso.
«L'ho fatto con lui perché volevo farlo, non devo dare spiegazioni a nessuno. Il figlio è mio e me lo cresco sola se è necessario» sto al suo tono.
Dopodiché vado in camera mia.
Il bimbo dov'è?
O mio Dio.
Dov'è?
Inizio a preoccuparmi seriamente.
Poi lo sento piangere.
Mia madre?
Sto per andare da lei però mi blocco appena vedo una scena tipo film.
La nonna che culla il nipotino in braccio.
Si è calmato.
Che adorabili.
Che si lamenta a fare allora?
Sto al suo gioco per un bel po' di tempo se è necessario.
Ritorno in camera mia e mi corico delicatamente sul letto.
Ho bisogno di dormire finalmente.
Non dormo già da una settimana ed è pesante sopportare il giorno adesso, che sembra non finire mai.






Gabriel
Mi sono stancato di fare la solita vita, sono stufo di star con Nica.
Tutti lo sanno che non l'ho mai amata e non la vorrò mai.
Prendo nuovamente il mio quaderno dove un tempo scrivevo sempre e solo di lei e ricomincio come se fosse la prima volta.
Potranno pur chiamarmi "femminuccia" ma a me non importa mai il parere degli altri.
Sono sempre stato un ragazzo 'forte' agli occhi degli altri e fragile dentro la mia stanza e così sarà per sempre.

"Ed eccomi qui.
Ero felice, davvero felice.
Con lei era tutto perfetto.
Il tempo non passava mai
e mi sentivo amato veramente.
Odiavo me stesso tempo fa ma grazie a lei volevo cambiare.
Volevo…
Ma ora che senso ha?
Tutto questo non può essere reale.
Era l'unica persona che riusciva ad abbattere i muri che ormai, mi stavano soffocando.
Volevo iniziare ad amarmi e invece…mi odio più di prima.
Sono cascato di nuovo nella stessa buca.
Mi sono fidato ancora.
La cosa peggiore? È che ho cercato di dar tutto me stesso per farcela.
Non mi è rimasto più nulla.
Un enorme vuoto si è impossessato di me.
Una voragine immensa sta scavando nel mio petto e ormai, del cuore nemmeno l'ombra.
Ma ho imparato una cosa:
L'unica persona che non mi lascerà mai, sono io.
Magari imparerò a conviverci.
O magari no, 
chi lo sa..."


Lei ormai si sta facendo la sua vita cazzo, quella che io non farò mai.
Poso la penna e butto tutto all'aria.
Forse, me lo merito.
O forse era proprio destino che doveva accadere.
Quando nascerà il bimbo io me ne andrò il più lontano possibile se il padre non sarà mio.
Ma ci rinuncio, non diventerò mai un bravo padre ugualmente.

io prima di te Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora