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Gabriel
Ci troviamo in casa di quel verme. Daniel.
Sentiamo un pianto.
Prendo Esmeralda dal polso e la porto verso il suono.
Apro delicatamente la porta.
Non per paura.
Non per mancanza di coraggio.
Ma per non far scappare quel mongolo.
Ed eccolo lì che dorme.
Ma tu guarda a stu strunz.
(Ma tu guarda a questo stronzo)
Il bambino?
Esmeralda mi fa segno di non far rumore mentre lei prende il bimbo ed esce da questa topaia.
Ancora dorme.
Gli do un pugno sul naso e gli esce subito sangue.
Si sveglia di scatto.
«Chi cazzo sei?» mi urla.
«Non urlarmi addosso, chiaro?» grido più forte di lui.
Come cazzo si permette?
Nessuno ha il diritto di urlarmi di sopra, soprattutto lui che non è nessuno.
Gli do un altro pugno e si addormenta. Meglio per lui.
Scendo velocemente da loro e li riporto a casa.










Esmeralda
Gabriel mi ha fatto troppo soffrire, ma ora come ora non so come ringraziarlo per aver salvato Andy.
Io credevo che era stato proprio lui a rubarlo, invece no.
Sicuramente Daniel l'ha fatto per gelosia, oppure perché credeva che era suo figlio?
«Ti ringrazio di vero cuore» pronuncio spontaneamente quando spunta.
«Non voglio essere ringraziato a parole» pronuncia.
Mi prende il viso tra le mani e mi bacia.
Mi ritrovo in casa sua, sono veramente felice che lui abbia fatto questo gesto per prendere nuovamente la mia fiducia.
«Ho messo Andy sul letto, con due cuscini ai lati, in modo tale da non farlo cadere»
«Stai tranquilla, adesso ci vado io, se vuoi puoi anche riposarti»
Faccio come mi ha detto.
«Grazie ancora Gabriel» gli do un bacio.
Non so più cosa siamo ma nonostante tutto provo ancora qualcosa per lui.

io prima di te Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora